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Anniversari

Per i 200 anni dalla nascita

Giuseppe Verdi









Un anno dedicato al grande musicista e patriota
(prima parte)

La vita sorrise al Verdi bambino: subito furono scoperte la sua vocazione e le capacità musicali dall’organista Provesi.

Barezzi, presidente della società filarmonica di Busseto, siamo nell’anno 1832, paga a Verdi gli studi di musica a Milano.

Tornato a casa, era nato a Roncole vicino Busseto, Verdi insegna alla Civica Scuola di Musica e sposa Margherita, figlia del suo benefattore.

Crudele destino, due suoi figli muoiono e anche Margherita lo lascia, vittima di un’encefalite.

Immerso nel lavoro, sulla spinta dell’impresario Morelli, compone il Nabucco: grande accoglienza alla Scala, dove fu rappresentato nel 1842, anche grazie al talento di una nota cantante, Giuseppina Strapponi, che sarà la sua seconda moglie.

Di nuovo torna serenità e successo e ben presto la sua musica, la sua persona, le sue idee furono identificate con il movimento politico del Risorgimento.

Il Governo austriaco riconosceva nelle note del Maestro significati patriottici fortemente evocativi alla ribellione; e quell’idea era vieppiù rafforzata dal crescente “W Verdi” pronunciato dai cittadini per sottolineare l’aspirazione a vedere Vittorio Emanuele Re di un’Italia compiuta.

Quale effetto ebbe il Nabucco sulla vita del musicista e della nazione è presto detto.

Verdi si servì di un’ispirazione biblica: La prigionia degli Israeliti narrata in un racconto del Vecchio Testamento, e il verso iniziale del lavoro “Va pensiero sull’ali dorate” fu il marchio dell’opera verdiana: la potenza emotiva del coro degli schiavi ebrei riuscì ad unire il sentimento e l’aspirazione unitaria del pubblico italiano e a promuovere definitivamente Verdi eroe patriottico.

Successo e ricchezza non modificarono il carattere e la vita quotidiana di Verdi.

Lavorò e viaggiò a lungo. I suoi melodrammi furono sempre fortemente ancorati all’attualità politica e sociale del suo tempo, quell’800 ricco di fermenti e di invenzioni, e culla di particolarissime personalità nei diversi campi dell’arte e della scienza.

Mori serenamente, chiedendo un funerale semplice e silenzioso da svolgersi alle prime luci dell’alba; e molte furono le persone raccolte per lungo tempo ai bordi delle strade per dare l’ultimo saluto al Maestro…” Va pensiero sull’ali dorate”… il silenzio mutò repentino, rispettoso, sofferto, sommesso, corale nel canto di quel verso interiorizzato come speranza del futuro.

al prossimo numero la seconda parte
“L’800: il tempo di Verdi”


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)