f

Arte

Centro Culturale Zerouno, Barletta

Dieci minuti di silenzio

Per dieci minuti, nel cuore del centro urbano, il mondo si ferma
un attimo per ascoltare il silenzio di quattro diversi tratti artistici
creati da mani differenti: Paolo Battistutta, Franco Cattapan,
Luigia Cuttin e Daniela Veronese

Una vita dinamica quella attuale, intrisa di media e cultura, ricolma di faccende da sbrigare, appuntamenti e problemi da risolvere: con ‘dieci minuti di silenzio’ si può leggere parte di un buon libro, riflettere e risolvere un grande pensiero, godere di un’opera d’arte, comprendere, chiarirsi.

Per dieci minuti, fino al 19 marzo, nel cuore del centro urbano, il mondo si ferma un attimo per ascoltare il silenzio di quattro diversi tratti artistici creati da mani differenti. In silenzio, abbagliati da luci ad occhi di bue, accompagnati da musica jazz, il mondo si siede e sta a guardare ed ascoltare, lontano dalla routine e dalla mescolanza disordinata. volti da ricercare e scovare in stralci di colori intensi e grandiosi per Paolo Battistutta, corpi che si estrapolano da narrazioni pittoriche per Franco Cattapan, bimbi inseriti in una dimensione astrusa e trasognata e per questo incantevole per Luigia Cuttin e nudi eleganti e mai volgari in Daniela Veronese.

Paolo Battistutta non parte da un’idea definita e definitiva poiché si avvicina all’arte per libero sfogo personale ed ogni figura emerge dalle combinazioni cromatiche naturali espresse con spontaneità straordinaria. Il colore assume un ruolo fondamentale poiché dal calibrare i toni viene fuori l’immagine: tutto parte dall’istinto primordiale che avvicina l’artista alla tela poi, lentamente, si affianca il colore e da lì emerge l’oggetto figurativo.

Franco Cattapan si destreggia in una figurazione complessa ed articolata in cui i personaggi vengono fuori da una narrazione pittorica in cui rintracciare i tratti di ciò che l’artista intende dire.

   

Luigia Cuttin approfondisce una ricerca diversa e leggiadra in cui i bimbi sono i protagonisti di un mondo fantastico dove giocano, osservano, vivono. Una ricerca speciale e particolareggiata dei soggetti che parte dalla sfera privata e professionale e che si evolve in una dimensione genuina che è il mondo che rappresenta. Daniela Veronese esprime con semplicità ed eleganza corpi nudi di donne mai volgari o rozzi, sempre definiti e concreti e per questo raffinatissimi. La sensualità nascosta della donna emerge nel tratteggio lineare ed esile che si inserisce in un campo abbozzato dalla pennellata meno decisa ed informale.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)