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Pagine preziose

Salim el Katami
e altre fiabe berbere

di Zemourì Abdelkadere e Antonella Antonelli
immagini di Lucia Sforza

Un piccolo scrigno di preziose gocce colorate e scintillanti questo nuovo volumetto della collana “Zefiro”, edita dalla Sinnos, una piccola e originale casa editrice.

Zemourì Abdelkader è berbero, e - anche se da anni vive a Roma - torna spesso nella sua terra, a raccogliere fiabe, immagini, tradizioni.
Antonella Antonelli, sua moglie, attraverso la sua opera, scritta con uno stile semplice e scorrevole, ha voluto far conoscere personaggi e simboli dell'antico e fiero popolo cui appartiene il marito.
E ha deciso di aiutarlo nella stesura di questo libro, nella scelta e nella ricerca delle fiabe e nella traduzione italiana.

La Sinnos Editrice, nata nel 1990 a Roma, è una cooperativa sociale Onlus, con il fine del reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e che porta avanti un’opera davvero meritoria, diffondendo la conoscenza della cultura di molti paesi tra adulti e bambini.

Tutti i popoli ci sono un po' più vicini grazie a questi libri.

Con le sue pubblicazioni promuove l’educazione all’intercultura e la conoscenza di problematiche legate all’emarginazione sociale e al mondo dei diritti.

   

All'interno di questo volume prendono vita alcune magnifiche fiabe berbere, originarie della Regione dell’Aures, in Algeria.

Esse sono popolate da principi, capi, principesse, streghe e tribù berbere: nell'aura di magia e in situazioni incredibili, aleggia la cultura di un popolo gelosamente custode delle proprie specificità.
Sono fiabe che si possono leggere ai propri bambini e capaci di far riassaporare l’infanzia agli adulti; che ricreano l’atmosfera di un mondo fatato e lontano, ma che aiutano anche a comprendere tutto quanto sta dietro ai racconti che ci raccontano il mondo, le tradizioni e i valori dello splendido e antico popolo berbero.

Storie che hanno una loro natura propria, perché originate da un popolo titolare di una propria identità specifica, capace di raccontare attraverso di esse e non altri tipi di storie;

Il tutto è arricchito dalle delicate ed evocative illustrazioni di Lucia Sforza, che formano proprio un tutt'uno con i testi delle fiabe, e da un approfondimento sul popolo berbero, che chiude il volume.

Le sei fiabe raccolte in questo volume, riportate in italiano con testo in caratteri arabi a fronte, sono una bella occasione, da cogliere al volo, per avviarsi alla conoscenza del mondo, delle tradizioni e della cultura di questo popolo affascinante.

      

Così leggiamo nell'Introduzione a cura di Antonella Antonelli:

“È stata la curiosità che mi ha spinto a chiedere e farmi raccontare da mio marito le fiabe che avevano raccontato a lui da bambino.
Ascoltandole, mi sono innamorata di quei personaggi e della cultura berbera; ho quindi iniziato un lavoro di ricerca, appassionandomi sempre più a quel mondo, che si è trasformato poi in un richiamo ad andare di persona in quei luoghi.
Spinta da questa passione, ho percorso quindi un cammino per arrivare alle parole, ai villaggi, ai canti di un popolo antico e fiero.
Mentre mio marito Lamine (è il nome con cui viene chiamato in famiglia Abdelkader) ha riscoperto e ritrovato il profumo dell'infanzia, la bellezza delle tradizioni e l'orgoglio del suo essere berbero.”


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)