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Cinema

Spazio Oberdan
e museo interattivo del cinema – Milano

Cesare Zavattini
Genio Contemporaneo


Realizzata in collaborazione con la Pinacoteca di Brera e l’archivio Cesare Zavattini di Reggio Emilia, un’iniziativa per riscoprire il genio e l’attualità di quello che è stato per oltre 40 anni uno dei maggiori artefici del cinema e della cultura italiani. La manifestazione, che avrà luogo dal 31 maggio al 30 giugno, è strettamente legata alla mostra “A tutti i pittori ho chiesto l’autoritratto. Zavattini e i maestri del Novecento” in corso presso la Pinacoteca di Brera sino all’8 settembre 2013. La rassegna intende infatti dare testimonianza della vulcanica creatività di Zavattini, noto più come sceneggiatore e inventore del neorealismo ma che in realtà fu anche poeta, pittore, narratore, commediografo, giornalista, insomma artista e autore estremamente poliedrico. Il programma dell’iniziativa si articola in due parti. La prima è costituita dalle proiezioni di lungometraggi, corti e documentari scritti da Zavattini o realizzati su di lui o da suoi film ispirati. In tutto 29 titoli, a cui vanno aggiunte 24 brevi testimonianze filmate in cui è l’artista stesso a raccontarsi. La seconda rimanda invece alla grande sensibilità di Zavattini nei confronti del mondo dei bambini.

   

Inoltre, per tre settimane, dal 10 al 28 giugno, un campus per bambini e ragazzi realizzato presso il MIC-Museo Interattivo del Cinema in collaborazione con Pinacoteca di Brera e con la partecipazione di Museo Poldi Pezzoli, Parco Nord Milano e Gallerie d’Italia. Miracolo a Milano! sarà un campus itinerante sulle orme di Cesare Zavattini, alla scoperta di luoghi ed esperienze, dal cinema, all’arte, alla natura e, a partire da Miracolo a Milano, della città.

Il campus nasce da un’idea del MIC, ma è reso possibile dalla partecipazione delle più importanti istituzioni culturali milanesi, divenendo così un’opportunità unica di scoperta e sviluppo della creatività.

Informazioni
Tel. 0287242114
info@cinetecamilano.it
http://mic.cinetecamilano.it/



Memoria di alcuni dei film alle cui sceneggiature ha contribuito Zavattini

Darò un milione - di Mario Camerini - Travestito da povero, un ricco signore annoiato dalla vita dichiara che regalerà un milione a chi compirà un atto di bontà verso di lui, che naturalmente rimane in incognito. Comincia la caccia al povero da beneficiare, ma nessuno si rivolge al finto povero.

Domenica d’agosto - di Luciano Emmer - In una domenica d'agosto del 1949 le folle romane si riversano sulla spiaggia di Ostia: succede di tutto e non succede nulla. Con questo film dal taglio umoristico e sentimentale, Emmer contribuisce a un'importante tappa del cinema italiano: il trasferimento dell'esperienza neorealistica nella commedia di costume.

I bambini ci guardano - di Vittorio De Sica - Le avventure di una donna disonesta, moglie di un bravo impiegato di banca e madre di un grazioso bambino, la quale dopo aver abbandonato la casa una prima volta e dopo aver ottenuto il perdono dal marito, torna a fuggire con il suo amante, provocando il suicidio del marito e lo strazio del povero bambino.

I sette fratelli Cervi - di Gianni Puccini. La storia vera dei sette fratelli Cervi (Agostino, Aldo, Antenore, Ettore, Ferdinando, Gelindo e Ovidio), contadini di Campegine (RE) antifascisti e organizzatori della lotta partigiana sotto la guida del padre Alcide (1875-1970), catturati e fucilati dai tedeschi a Reggio Emilia il 28 dicembre 1943. Lungamente boicottato dalla censura preventiva, il film di G. Puccini descrive con realismo partecipe l'ambiente emiliano, facendo perno sul personaggio di Aldo Cervi, uno straordinario G.M. Volonté.

Il boom - di Vittorio De Sica -Un imprenditore improvvisato tenta di sfruttare l'onda della favorevole congiuntura economica e si butta in speculazioni arruffate. Però non ha la stoffa e gli affari vanno malaccio. Anche la moglie, una donna fatua e ambiziosa, minaccia di lasciarlo. Per salvarsi dai debiti e risollevare la baracca accetta l'offerta di un creditore, che ha perduto un occhio e che gli chiede il suo in contraccambio.

Il cappotto - di A.Lattuada - Carmine è un modesto e frustrato scrivano. Ma un giorno entra in possesso di un fiammante cappotto procuratogli dal segretario del Sindaco convinto che il travet sia al corrente di certi suoi traffici illegali. Il cappotto nuovo.

Il cielo è rosso - di Claudio Gora. - La storia di Daniele, sedicenne studente in un collegio che, orfano di guerra, si unisce a Tullio, altro ragazzo sbandato, e alla comunità di giovani che con Tullio vive. Nel rifugio dove i ragazzi abitano, Daniele incontra Carla, una giovane che per vivere si prostituisce, Giulia, in precarie condizioni di salute e Maria una piccola orfana. Dopo varie, drammatiche vicissitudini che portano Daniele sull’orlo del suicidio, il giovane decide di allontanarsi dalla compagnia per tentare altrove una nuova vita.

Il giudizio universale - Vittorio De Sica, Italia - Siamo a Napoli, in una giornata qualunque. All'improvviso una voce tonante dal cielo annuncia per quello stesso giorno l'inizio del Giudizio Universale. A poco a poco la voce ossessiva viene presa sul serio e tutti reagiscono in qualche modo: c'è chi si dispera, chi si pente, chi è incredulo, chi si tuffa nei piaceri. All'ora stabilita però al posto del temuto "giudizio" si scatena solo un temporale. Tutti possono così tornare alla vita di prima (vizi compresi).

Il rossetto - di Damiano Damiani.- Grazie all'ingenua gelosia di una dodicenne innamoratasi di un uomo di trent’anni e alla determinazione di un poliziotto si scopre l'autore di un misterioso delitto. Portabandiera del giallo politico, Damiani esordisce alla regia con questo teso poliziesco in chiave ancora neorealistica. Germi vi interpreta un personaggio simile al commissario Ingravallo di Un maledetto imbroglio.

Ladri di biciclette - di De Sica. Un disoccupato con moglie e figlio a carico viene finalmente assunto come attacchino. Derubato della bicicletta, essenziale per il suo lavoro, tenta invano di ritrovarla vagando per strada insieme al figlioletto. Disperato, ne ruberà a sua volta una, ma sarà subito scoperto…

La ciociara – di De Sica - Cesira, una donna del popolo, gestisce un negozio di alimentari a Roma, ma quando gli alleati bombardano la capitale si rifugia, insieme con la figlia adolescente, nel suo paese d'origine, in Ciociaria. Quando il pericolo sembra scongiurato le due donne tornano a Roma; lungo il cammino alcuni soldati marocchini le violentano. De Sica, aiutato dalla sceneggiatura di Cesare Zavattini, traduce il romanzo di Moravia con sensibilità e vigore. Oscar come migliore attrice protagonista per Sofia Loren.

La veritàààà - di Cesare Zavattini.- Antonio fugge dal manicomio, viaggia in autobus per la città, viene inseguito da infermieri e polizia, che convince a lasciarlo proseguire. Riesce a parlare alla folla e anche alla televisione, dove inaugura il "Canale degli Italiani, il Canale della Verità". In seguito incontra anche Garibaldi, e viene malmenato da dei personaggi che lo accusano di essere un provocatore. Decide di andare a parlare della sua verità con il Papa: durante questo colloquio vede persino la Morte, che decide di non portarselo via. Il film finisce per diventare così il vero e proprio testamento spirituale di Zavattini, l'ultimo da lui scritto, ed insieme il primo diretto ed interpretato.

L’isola di Arturo - di Damiano Damiani. - Storia della difficile maturazione di un quindicenne, orfano di madre e trascurato dal padre Wilhelm, che vive come segregato nel paesaggio immobile dell'isola di Procida, all'ombra del penitenziario. Raggiunto dal padre con la seconda moglie, Nunziata, che dà alla luce un bambino, Arturo s'innamora in segreto della giovane matrigna che ha presto l'occasione di rivelare la sua illuminata energia quando nella loro vita s'intromette un torbido personaggio, da poco scarcerato.

Miracolo a Milano - di De Sica. - Una comunità di barboni della periferia milanese viene “sfrattata” dal terreno sul quale vive in seguito alla scoperta del petrolio. In loro soccorso arriva dal cielo una buona e generosa signora, che li porterà via con sé, volando verso un mondo migliore a cavallo delle scope degli spazzini.

Quattro passi fra le nuvole - di A. Blasetti - Paolo, un timido viaggiatore di commercio, incontra una ragazza, Maria, disperata dopo aver scoperto di essere incinta. Mosso a compassione, accetta di aiutarla fingendosi suo marito agli occhi dei genitori di lei. I due verranno scoperti, ma la ragazza sarà perdonata.

Roma ore 11 - di Giuseppe De Santis - Una prostituta, la moglie di un disoccupato, l'amica ricca di un pittore squattrinato, una ragazza incinta, una servetta e altre venti donne, richiamate da un annuncio che promette un lavoro, s'affollano su una scala che crolla. Forse il miglior film di De Santis e un'opera chiave dell'ultimo neorealismo. Da un fatto di cronaca e sostenuto da una sapiente sceneggiatura, nasce una ricca galleria di personaggi femminili in fertile equilibrio tra passione e ideologia.

Sciuscià - di De Sica. - La storia di due ragazzini del popolo il cui sogno di comprarsi un cavallo conduce in riformatorio. La dura esperienza di reclusione li induce alla fuga, con esiti drammatici.

Umberto D- di De Sica. - L’anziano Umberto D vive solo con il suo cagnolino in una camera d’affitto. Ma i quattro soldi della pensione non gli bastano mai, e la padrona di casa finisce per sfrattarlo. Stanco e disperato, Umberto tenta di farla finita. Sarà il suo cane a salvarlo, ma il futuro sembra presagire altre sofferenze.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)