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Bella Italia

Taormina

di Gigi Oliviero

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Weekend 

Taormina

di Federica Fasciolo

Avete presente le volte in cui qualcosa entusiasma talmente tanto che l’unica cosa a cui si riesce a pensare è una valanga di aggettivi? Ecco. Vedo Taormina e mi passano per la testa solo superlativi, il che non è una buona cosa per chi invece deve scrivere un articolo di senso compiuto e, almeno un minimo, vario.

Dopo l’attimo di stupore iniziale, arriva quindi il momento di riordinare le idee... ma come? Usiamo un po’ di fantasia. Stavolta non cammineremo per le strade della nostra meta del weekend, almeno all’inizio. Stavolta saremo... su un elicottero. Esatto. Capaci di osservare tutto dall’alto e muoverci liberamente...

Arriviamo dal mare. Le piccole onde ci sembrano ancora più calme viste da qui, come disegni tracciati sulla superficie dell’acqua destinati a scomparire in un istante. Ma già intuiamo qualcosa. Il paesaggio sta per cambiare. Rocce compaiono all’orizzonte come annunciatrici di ciò che avremo davanti agli occhi di lì a poco. Ed eccola.

   

Strano come piccole rocce possano avvicinarsi, insieme, a formare quasi una goccia. Goccia solida, come se rappresentasse insieme quel mare e quella terra.

Le case sembrano ancora piccole, ma se prestiamo attenzione riusciamo a distinguere le prime persone. Sulla spiaggia, dentro l’acqua... o nelle vie, che da qui sembrano solchi bianchi tra le case.

Ma mentre con la mente siamo ancora un attimo indietro, come per cercare di fissare nei ricordi quel blu intenso dell’acqua, un altro spettacolo appare. All’improvviso, la fossa del teatro romano si apre davanti ai nostri occhi, e con uno squarcio tra le rovine del palco rivela magicamente il paesaggio che lo circonda: il mare... l’Etna... il verde della natura.

Ma la bellezza non si ferma qui. Perché mentre torniamo a piedi, camminando per le vie di questa città, si scoprono nuovi scorci ed emozioni: il duomo con l’imponente fontana, la piazza IX aprile, dalla affascinante pavimentazione che forma quasi il disegno di una scacchiera e dove le costruzioni sacre sono protette dalle montagne... fino al mare, ancora una volta. Dove, stavolta, possiamo fermarci a osservare quel cielo da cui siamo partiti. Godendoci l’incanto, di questo luogo.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)