Anno della fede
Storica galleria La Pigna - Roma
Io Credo
Rassegna collettiva artisti dell’Ucai
È difficile stabilire la data esatta in cui è stato redatto il Credo nella sua forma più breve, denominata simbolo apostolico, tuttavia alcuni indizi vanno a favore dell'origine apostolica di questa preghiera.
Nei primi secoli della storia della Chiesa il credo era il sigillo della propria appartenenza a Cristo.
In un tempo in cui i cristiani di origine giudaica frequentavano comunemente la sinagoga, la confessione del Dio trino ed unico e la proclamazione del Kerigma,(Cristo, morto per i nostri peccati è risorto per la nostra salvezza), era il modo per riconoscere quanti avevano aderito a Cristo e ricevuto il battesimo.
Anche in seguito, quando iniziarono a convertirsi uomini e donne di origine pagana, il Credo continuò a rappresentare una sorta di biglietto da visita del cristiano. La sacralità di questa preghiera e la segretezza che la circondava era tale che difficilmente veniva posta per iscritto. Il credo era detto a memoria e così tramandato.
Aderendo all’Anno della Fede, la sezione romana dell’Unione Cattolica degli Artisti Italiani ha promosso una collettiva d’arte dal titolo Io Credo, ospite fino al 25 maggio presso la propria storica galleria La Pigna.
45 gli artisti espositori italiani e stranieri presenti con un’opera, ciascuna espressione dei sentimenti religiosi dell’artista e della rappresentazione visiva del rapporto tra l’umano e il trascendente.
Le opere realizzate con svariate tecniche, si distinguono attraverso caratteri e impronte artistiche di grande rilievo e conducono ad una riflessione del profondo a mezzo di immagini che superano l’iconografia in sé, ricavando da esse un significato intrinseco ancorchè riferito al pensiero corrente e alla vita concreta di ciascuno in ogni giorno.
A tutti gli artisti partecipanti è stato consegnato un attestato di partecipazione; e se lo spazio non permette qui la visione di tutte le immagini, alcune opere sono proposte a testimonianza della diversificazione artistica della rassegna, e tra queste – non appaia un privilegio – particolarmente significativa e che si fa simbolo della rassegna stessa, quella dell’artista Barbara Calcei che evoca la considerazione che”La fede non è a senso unico uomo-Dio, ma onnipresente, includendo il riscontro Dio-uomo…un Dio che si fa uomo per condurci lungo il cammino della fede…e se all’orizzonte della fede è posta la luce dell’infinito cui tutti tendiamo, essa è raggiungibile solo se si attraversa la Croce”.