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Arte

Casa Buonarroti - Firenze

Antonio Canova

La bellezza e la memoria.

Circa 40 disegni che affrontan
o il momento dell'ideazione insieme
a monocromi a tempera, bozzetti e modelli.
La mostra è divisa in due percosi: il primo è dedicato la figura femminile, il secondo al monumento funerario.


La mostra porta a Firenze, dopo lunghissimi silenzi, Antonio Canova, grande protagonista dell’arte neoclassica e si compone esclusivamente di opere provenienti dal Museo Civico di Bassano del Grappa. Apertura ino al 21 ottobre 2013.

Questa istituzione conserva dieci album e otto taccuini di disegni di Canova: un patrimonio ineguagliabile per conoscere le fasi progettuali dell’artista, che possiede però anche una rara, emozionante potenza visiva. La scelta operata per la mostra fiorentina va oltre i circa quaranta disegni selezionati, e affronta il momento dell’ideazione anche attraverso splendidi monocromi a tempera, bozzetti e modelli, la cui caratteristica personale e segreta è indice di una modernità esistenziale e di prassi esecutiva che sorprende e meraviglia.

Il visitatore seguirà due percorsi, legati ai due concetti evidenziati nel titolo, la bellezza e la memoria: due cardini del pensiero filosofico e letterario e della creatività artistica tra preromanticismo e purismo.

      

Il primo momento trova la sua incarnazione nella figura femminile, che Canova traduce nella Venere Italica, progettata e realizzata per la Tribuna degli Uffizi tra il 1804 e il 1812, di cui si potrà ammirare in mostra lo straordinario gesso. Il risultato è la traduzione reale della scultura classica in una immagine “di vera carne” e, in contrapposizione, la creazione di un bello ideale legato alla figura femminile.

Il secondo momento presenta la progettazione del monumento funerario visto, secondo la lettura di Alfieri e di Foscolo, come ricordo individuale delle gesta del singolo per la memoria della nazione; e perciò si ripercorre in mostra la progettazione e realizzazione, tra 1806 e 1810, della bella e suggestiva Tomba di Vittorio Alfieri, tuttora visibile nella basilica di Santa Croce, sottolineando l’intento di perpetuare la memoria del singolo personaggio in un bello ideale legato al ricordo.

   

   

La mostra è curata da Giuliana Ericani, direttore del Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa e dell’Istituto internazionale di ricerca per gli studi su Canova e il Neoclassicismo.

Il catalogo, stampato da Palombi editore, è curato in collaborazione con Francesco Leone cui si devono tutte le schede delle opere in mostra. Ospita saggi di Arnaldo Bruni, Giuliana Ericani, Carlo Sisi e una presentazione di Gianni Venturi.

Organizzazione della mostra: Associazione Culturale Metamorfosi, Roma


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)