Parchi e Oasi dello Spirito
Sant’Urbano di Narni
Sacro Speco
di San Francesco
di Dante Fasciolo
In un suggestivo contesto naturale, circondato da un’atmosfera di pace e di silenzio, il Sacro Speco di San Francesco di Sant’baldo, circondario di Narni, fa umile mostra di se fin dall’anno 1000 tempo in cui si ritirarono in questo luogo i monaci di San Benedetto in Fundis di Stroncone, i quali costruirono il piccolo Oratorio di San Silvestro, con cisterna attigua, tra i fitti boschi e le grotte.
Nel 2013 vi giunse San Francesco, trovando nella quiete lo spazio ideale per la vita eremitica.
Il Santuario – composto di vari edifici - prende il nome proprio dalla grotta nella quale il santo di Assisi pregava.
Una parte del complesso consta di costruzioni del 400 ad opera dei benedettini, che assecondarono i desideri di San Bernardino da Siena: C’è poi la chiesa sorta sul finire del 500 a seguito dell’allargamento dell’intera struttura resasi necessaria per le esigenze crescenti dei frati.
Da un punto di vista architettonico il Sacro Speco si presenta in forma semplice, ma all’interno sono custoditi tesori: un affresco raffigurante Gesù crocifisso con a fianco Maria , San Giovanni evangelista, San Francesco e San Silvestro; poi un pregevole crocefisso ligneo, e la cisterna dell’acqua che Francesco trasformò in vino, secondo il racconto di San Tommaso da Celano.
La grotta di Francesco è posta nella parte alta, vi si arriva tramite il viale della Processione.
Qui, sede dell’oratorio, Francesco pregava insieme ai fratelli, e da queste mura si irradiava quel dolce suono di cetra che a detta dei frati allietava e accompagnava le preghiere del santo.
Benchè sia degno di nota per la vita spirituale, questo Sacro Speco non è molto conosciuto ai più, e comunque è meta di pellegrinaggi devozionali continui i cui itinerari toccano anche le vicinissime grotta di Sant’Antonio e Cappella di San Bernardino, mete sicuramente interessanti per chi è in cerca anche e solamente di pace e di silenzio, due valori altissimi immersi nella rigogliosa natura dell’Umbria più verde.