Archeologia
Museo Archeologico Nazionale di Parma
Storie della prima Parma
Dall’inizio dell’anno, in poco meno di sei mesi, il Museo Archeologico Nazionale di Parma ha già eguagliato i visitatori e gli incassi dell’intero 2012.
Merito anche della mostra “Storie della prima Parma. Etruschi, Galli, Romani: le origini della città alla luce delle nuove scoperte archeologiche”, tanto che i promotori hanno deciso di prolungarne l’apertura fino al 29 dicembre prossimo.
Da un’idea di:
«L’Erma» di Bretschneider
Curatori della mostra:
Daniela Locatelli (Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia R.)
Luigi Malnati (Direttore Generale per le Antichità)
Daniele F. Maras (Sapienza Università di Roma)
Segreteria organizzativa:
Cristina Longhi (Direzione Generale per le Antichità)
Progetto espositivo:
Tiziana Morana, Maurizio Noè
(Direzione Generale per le Antichità – Centro Progetti Museali)
Editoria- catalogo e guida:
L’Erma» di Bretschneider
con il contributo di Fondazione Cariparma
Numeri utili:
Museo Archeologico Nazionale di Parma
tel. (+39) 0521 233718
fax (+39) 0521 386112
sba-ero.museoarchparma@beniculturali.it
«L’Erma» di Bretschneider
tel. (+39) 06 6874127
e-mail: lerma@lerma.it
www.lerma.it
Le novità presenti nelle quattro sezioni dell’esposizione hanno prodotto un costante afflusso di pubblico, notevolmente interessato alle recenti scoperte archeologiche sulle origini della città di Parma: un affascinante percorso tra reperti e riproduzione a grandezza naturale dei siti, che dà una nuova lettura del ruolo di Parma in epoca preromana nell’ambito della regione emiliana occidentale, da sempre ‘terra di confine’ posta tra l’Etruria propria e le culture dell’Italia settentrionale (Veneti, Liguri, cultura di Golasecca), nonché punto di passaggio obbligato per le comunicazioni con i Celti d’Oltralpe.
La mostra è promossa dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per le Antichità e Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, con il fondamentale sostegno di Fondazione Cariparma e con il contributo del Comune di Parma.