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Musica

Museo del Casino dei Principi - Villa Torlonia, Roma

Ezia Di Labio liutaia

Violino d'autore. In esposizione nella Casina delle Civette e dipendenza
23 violini costruiti artigianalmente nel laboratorio bolognese di Ezia Di Labio e dipinti da 21 artisti affermati nelle discipline piu' diverse.


Ezia Di Labio, temperamento dalla forte individualità, maturata alla scuola del maestro Otello Bignami, è stata la promotrice di uno stimolante incontro di personaggi di diversificata esperienza: poeti, pittori, musicisti, scrittori, attori, scenografi, illustratori, sceneggiatori… sono stati invitati a contribuire ad un processo di trasformazione dello strumento che si è così arricchito di una rilevante ‘espressività visiva’ senza variare forma e suono.

   

Catalogo
Edizioni Pendragon
a cura di Giorgio Morara, Mauro Bellei, Ezia Di Labio, Filippo Muzii
Promosso da:
Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Patrocinio:
Nuova Compagnia di Teatro Luisa Mariani
Organizzazione
Servizi museali:
Zètema Progetto Cultura
Con la collaborazione di
Acea, Banche Tesorerie di Roma Capitale (BNL Gruppo BNL Paribas, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena), Finmeccanica, Il Gioco del Lotto, Vodafone, Atac e la Repubblica

I legni esposti a cura di Luisa Mariani e Maria Grazia Massafra, sono accuratamente scelti e ben stagionati e conservano la nota forma-modello del Bignami e la sua tipica vernice corposa e trasparente, a base di alcool e dai toni definiti. Appesi al soffitto della sala espositiva, ad effetto pioggia, i violini racconteranno un lungo percorso che si snoda attraverso poliedrici protagonisti:

Laurie Anderson, cantautrice, violinista, dipinge il suo violino di un profondo nero da cui affiorano dimensioni oniriche collegate alla sua poetica minimalista;

Mauro Bellei, architetto, lancia il suo grido “il silenzio non ne può più … Ogni tipo di pulviscolo interferisce e alimenta il suo turbamento, … fosse anche solo una flebile risonanza interiore”;

Gianni Berengo Gardin, interviene sul violino trasferendo le sue foto della ”Gustav Mahler Jugendorchester” stampate su carta di riso;

Alessandro Bergonzoni, attore e scrittore, tratteggia sul recto occhi e bocca di un volto di efficace potenza evocativa, sul retro un manoscritto: una serie di rinvii ludici e ironici, giocando con le parole da abile maestro affabulatore qual è;

Aldo Clementi, compositore, trascrive parti di un brano composto per violino solo nel 1983/85: la Fantasia su Giorgio MoEnCH;

Riccardo Dalisi, architetto, pittore, scultore, poeta-designer spazia in colori onirici con china e acrilico descrivendo una foresta popolata da destrieri di grande energia vitale;

Maurizio Deoriti, musicista-compositore, ci proietta, con tratto efficace e distillato, nella limpidezza del linguaggio figurativo dei bambini;

Giovanni Lindo Ferretti, cantore, scrive in forma ellittica: ”vola viola vela viola” e continua inneggiando che ogni pensiero vola sulle note della viola;

Filos, studente, trasmette le sue visioni con china e acrilico su due violini: uno è in stile ornato e riproduce sul retro i tagli delle effe (fessure a forma di ‘effe’ corsiva che si trovano sul piano armonico) a unificare la testa e il corpo di una donna, in un insieme di linee che s’incontrano, s’intrecciano, si trasformano e corrono sul fondo del violino e sotto la cordiera; il secondo violino, invece, evidenzia caricature di facce inquiete, di esuberante e variegato umore, contornate da macchie astratte;

   

Giosetta Fioroni, pittrice, ceramista, in un arcobaleno di immagini ci trasporta in luoghi dove palpitano i sentimenti;

Tonino Guerra, poeta, pittore, scrittore e sceneggiatore, immerge nel blu un mezzo busto di un estatico personaggio femminile dal sapore orientale, che poi ripropone a figura intera, sul retro dello strumento, in forma leggiadra e composta, con una farfalla di fiabesca dimensione poggiata su una spalla;

Marcello Jori decora forme cabalistiche realizzate in gesso con applicazioni in foglia d’oro;

Emanuele Luzzati, scenografo e illustratore, racconta un mondo meraviglioso, ricco di fiori ed uccelli;

Luigi Muzii, medico chirurgo, fotografo, acquerellista, disegna volute multicolori che sembrano rincorrere ritmi di melodie trasognate e paesaggi interiori in fuga;

Ugo Nespolo, pittore e scultore di incisivo accento ironico e giocoso, ci riempie di policrome emozioni;

Eugenio Riccomini, storico dell’arte, disegna l’autoritratto del suo occhio che richiama alla mente il terzo occhio;

Roberto Roversi, una delle voci poetiche e civili più alte del Novecento, ha manoscritto sul violino un suo testo, di cui si riportano alcuni illuminanti versi “Il mondo è sempre più calpestato (ferito)/e il suo silenzio è come un vetro/ sempre spaccato da un sasso (dai sassi)./Il violino col suono/lo riporta/ in cielo;

Lina Sastri, attrice, cantante, autrice, nel suo intervento con pastelli a cera, avviluppa nel ritmo figure di donne che si librano nella danza;

Filippo Scòzzari, disegnatore di fumetti-scrittore, traccia con lo sguardo della memoria i suoi giochi infantili, fatti di “omini stilizzati” che disegnava con il padre: il violino gli riporta i brividi di quelle emozioni;

Greta Shoedl scrive a china, in maniera ossessivamente ripetuta, “Aurora kalange” (Il Suono dell’ Aurora o Aurora del Suono), con raffinata grafia corsiva intervallata da gocce di resina dorata;

Bibi Trabucchi, calligrafa, imprime segni con nera china di elegante armonia e con un tratto fluido e sinuoso dipinge sulla viola la parola Pace in cinese, sul violino la parola Amore in Arabo Sufico.

      

La magia si compie in un percorso sensoriale di musica, pittura e parole.

La manifestazione ha lo scopo di valorizzare e diffondere tra il grande pubblico la Liuteria, come mestiere di antiche tradizioni, in equilibrio fra arte e artigianato: gli strumenti si arricchiscono e si trasformano attraverso il dialogo tra le arti. Il violino decorato diviene opera d’arte sonora, che durante la mostra sarà utilizzata per la sua funzione primaria: produrre musica.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)