Parchi e Oasi dello Spirito
La Cattolica di Stilo
di Dante Fasciolo
Non c’è dubbio, tra le chiese più caratteristiche e suggestive un posto particolare spetta alla Cattolica di Stilo.
La chiesa è incuneata tra le rocce e il verde delle foreste calabresi, in alto rispetto alla cittadina, e non c’è dubbio neppure nel considerarla spettacolare per il particolare esempio di architettura sacra bizantina.
Il recupero del gioiello architettonico si deve a Paolo Orsi, sovrintendente per le Antichità della Calabria, che lo individuò nel 1911 e lo sottopose ad lungo restauro durato sino al 1927. Agli anni 50 del secolo scorso risale invece il rifacimento dell'attuale copertura in tegole della base del timpano, e delle cinque cupolette del piccolo cenobio bizantino, ordinato dall'allora sovrintendente Gisberto Martelli.
La chiesa Cattolica di Stilo è una struttura a pianta quadrata costruita in laterizi, mattoni pieni, intersecati da malta interstiziale. Gli elementi decorativi esterni sono in cotto. L'edificio è sormontato da cinque cupolette cilindriche divise da quattro elementi a botte con bifore. La cupola centrale presenta quattro bifore con stampelle di diversa forgia, mentre le altre quattro cupolette sono illuminate da monofore.
All'interno la chiesa Cattolica è divisa in nove quadrati uguali da quattro colonne di spolio, prelevate certamente da resti architettonici dell'antica Kaulon. Nel fusto di una di esse si legge l'iscrizione in greco referente al mistero dell'Epifania: “Dio il Signore apparve a noi”.
Le tre absidi orientate costituivano l'elemento centrale della liturgia bizantina. Quella centrale è detta bema, e conteneva un piccolo altare, le absidi laterali invece avevano funzione di prothesis a sinistra e diaconikon, a destra.
Uno studio approfondito ha permesso di individuare negli affreschi cinque diversi interventi sovrapposti. Sulle pareti gli strati pittorici testimonierebbero il passaggio attraverso cinque cicli di storia. Il primo strato è relativo al X secolo, epoca della costruzione del cenobio bizantino e contiene raffigurazioni di santi guerrieri in tipico stile bizantino. Il secondo strato pittorico è di epoca normanna e raffigura San Giovanni Crisostomo in perfetto stile basiliano. Il terzo è di epoca sveva raffigurante l'Annunciazione, mentre il quarto strato pittorico è di tecnica gotica-internazionale e rappresenta San Giovanni Battista con altri santi. L'ultimo strato pittorico rinvenuto nella chiesa Cattolica di Stilo, rappresenta il sonno eterno della Vergine, sul manto della quale si notano gigli angioini che ne suggeriscono la datazione.
La Cattolica di Stilo sorge a dominio della valle del torrente Stilaro, denominata Valle Bizantina per la moltitudine di reperti architettonici di questo periodo storico. Il magnifico cenobio bizantino oggi è meta costante di appassionati d’arte, studiosi e di turisti, provenienti da ogni dove e di gite organizzate, anche in virtù delle bellezze naturali e le presenze storiche dei luoghi del circondario.