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Parchi e oasi dello spirito

Abbazia di San Nicolò
del Boschetto

di Dante Fasciolo

Nel 1311 era una piccola cappella costruita per volontà del nobile Magnone Grimaldi, ma già alla metà del secolo il luogo veniva indicato come Chiesa e nel 1410 furono i benedettini ad occuparsi della piccola struttura.

   

Pur essendo ormai invasa dal sorgere in loco di una vasta gamma di industrie, l’attuale Abbazia mantiene un angolo di pace e di tranquillità particolarmente ricercate dai numerosi visitatori che la scelgono come meta da visitare.

Nel trascorrere degli anni, la piccola chiesa è ora un’abbazia di notevole importanza.

Storicamente, uomini illustri ne sono stati ospiti, compreso il sovrano Luigi XII, unitamente alla sua corte.

   

Ma come avvenuto per altre strutture ecclesiali, anche San Nicolò conobbe momenti difficili: nel 1747 le truppe austriache le imposero l’occupazione, non la risparmiarono neppure i francesi di Napoleone che nei primi anni dell’800 soppressero gli ordini religiosi, e trasformarono la struttura dapprima in una fabbrica e in un secondo momento in unità abitative.

I benedettini tornarono dal 1905 agli anni ’60, quando l’Abbazia fu affidata all’Opera don Orione presente tutt’oggi.

   

Oggi sulle alture di Cornigliano spicca il campanile dell’antica chiesa barocca, ma molte delle opere sono state alienate o disperse. Restano da ammirare la Cappella quattrocentesca dedicata a San Benedetto e quella dedicata alla Madonna affrescata dal Calvi a metà degli anni ‘500. Vi sono anche le tombe dei Grimaldi e dei Doria realizzate tra il 1400 e il 1600; e di elegante fattura, i due chiostri in stile toscano.

Un’ultima nota riguarda l’intensa attività di studio e di iniziative culturali e di incontro, di mostre d’arte e di presepi antichi e moderni.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)