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Pagine preziose

I Falò dei Saraceni

Un libro di Carlo Alberto Pinelli

Secondo molte leggende medioevali nelle notti di tempesta i Saraceni accendevano i loro falò al sommo di selvaggi speroni rocciosi a picco sul mare per ingannare le navi in difficoltà, spingerle a schiantarsi contro gli scogli affioranti e depredarne il carico. Il protagonista di questo romanzo semi autobiografico è un giovane poco più che ventenne, diviso tra l’entusiasmo per la ricerca archeologica e il richiamo irresistibile degli immaginari falò che lo attirano verso altre e rischiose esperienze. La vicenda, ambientata nell’Anatolia orientale degli anni ‘60, pone il giovane di fronte a un bivio esistenziale sul quale sembrano riflettersi specularmente due contrapposte storie sentimentali. Ne sono protagoniste una focosa ragazza turca, poco più che bambina e una bella e indecifrabile studiosa italiana. Intorno a loro si muove una eterogenea squadra di archeologi, incaricata di scoprire cosa si celi sotto la superficie di una enigmatica collina artificiale. Quando irrompono sulla scena due improbabili amici cineasti il racconto si trasforma in una martellante serie di avventure e disavventure, dietro alle quali emerge il problema dell’ irredentismo delle popolazioni kurde. L’ironica leggerezza con cui l’autore racconta l’intera vicenda non basta a mascherare un retrogusto amaro. Chi si è costantemente lasciato sedurre dai falò dei Saraceni non può evitare i rimpianti, quando l’arco della vita si avvicina al tramonto.

L’autore Carlo Alberto Pinelli

Laureato in Storia dell’Arte dell’India e dell’Asia Centrale ha partecipato in gioventù a campagne di scavi e prospezioni archeologiche in Turchia, Afghanistan e Pakistan. In seguito ha intrapreso la professione di regista documentarista con un particolare interesse per i temi socio-antropologici, storici, scientifici e d’avventura. Nel 2013 uscirà nelle sale il suo primo lungometraggio di finzione dal titolo La Storia di Cino – Il bambino che attraversò la montagna. Da anni insegna Cinematografia Documentaria presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Noto alpinista e istruttore di alpinismo, ha preso parte a sette spedizioni alpinistico-esplorative nelle grandi catene montane dell’Asia, scalando per primo varie vette vergini. Ambientalista della prima ora, è stato uno dei fondatori dell’associazione internazionale Mountain Wilderness – Alpinisti di tutto il mondo in difesa della montagna. Ha pubblicato testi divulgativi di antropologia, paletnologia, ecologia, storia del cinema, alpinismo. Il suo primo romanzo Il Mitra di Legno (Edizioni Sabinae 2009), è giunto in finale al premio Italo Calvino.  


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)