Pagine preziose
Mediateca Provinciale Antonello Ribecco - Matera
Da Accon a Matera
Santa Maria la Nova un monastero femminile
tra dimensione mediterranea e identità urbana.
Il volume riscoprire una pagina di storia di Matera, nei secoli dal XIII al XVI, attraverso le vicende di un ordine religioso femminile che da Accon, ovvero San Giovanni d’Acri in Palestina, giunse nella città dei Sassi nel 1200 e qui si consolidò.
Tutt’oggi la città conserva il ricordo delle monache penitenti di Accon in due monumenti fulcro della vita cittadina e religiosa e laica: la chiesa di Santa Maria la Nova oggi parrocchia di San Giovanni Battista, loro sede dal 1231 al 1601, e il convento dell’Annunziata, attuale sede della biblioteca e mediateca provinciale di Matera, dove si trasferirono dal 1748 al 1866 quando lo Stato post unitario sciolse gli ordini religiosi.
I due edifici sono traccia tangibile di una storia, quella dell’ordine religioso delle monache penitenti di Accon, che si incrocia con la storia della città di Matera, ma anche con le vicende delle lotte fra papato e impero, con le crociate e con la storia dei popoli del Mediterraneo.
Una storia che l’Università degli Studi di Basilicata e il Circolo La Scaletta di Matera invitano a riscoprire, presentando il volume “Da Accon a Matera: Santa Maria la Nova, un monastero femminile tra dimensione mediterranea e identità urbana (XIII-XVI secolo)”.
Il volume, partendo dal lavoro di edizione dei documenti medievali relativi alle religiose di Santa Maria la Nova ha preso corpo grazie alla proficua collaborazione con professionalità coinvolte nello studio sulla Matera medievale.
Articolato in cinque sezioni, come spiega Francesco Panarelli nella prefazione, il libro recupera: "un episodio della storia della religiosità femminile fra il XIII e il XIV sec. Il nesso fra città e monastero si mostra ancora campo d'indagine stimolante e foriero di novità, in virtù delle interconnessioni che di volta in volta si colgono nei processi di costruzione del patrimonio, nelle tensioni con i poteri locali, sino a clamorosi fatti di sangue".
Alla presentazione del libro, a cura di Francesco Panarelli per le edizioni Lit Verlag sono intervenuti l'accademico dei Lincei Cosimo Damiano Fonseca e Gioia Bertelli, professore Ordinario di Storia dell'Arte medievale dell'Universita' di Bari.
Le conclusioni sono state affidate a Francesco Panarelli, professore Ordinario di storia medievale all'Unibas e curatore del volume. I saluti per le istituzionali dal presidente della Provincia Franco Stella, dal sindaco Salvatore Adduce, dal direttore del Dipartimento di Scienze umane dell'Unibas Paolo Masullo e dal presidente del Circolo La Scaletta di Matera Ivan Franco Focaccia. Coordinatore degli interventi la giornalista Sissi Ruggi.