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Dibattito

Triennale di Milano

Due incontri

"Narrare/Ascoltare. Mostrare/Vedere" & "L'ingegneria italiana nella costruzione della modernita'"

Narrare/Ascoltare. Mostrare/Vedere.

La responsabilita' nella cultura e nell'arte contemporanea. Multiverso, la rivista culturale dell'Universita' di Udine edita da Forum, e' una rivista che affronta temi e argomenti della contemporaneita' da una molteplicita' di prospettive e competenze, a piu' livelli di discorso, e con una pluralita' di linguaggi e stili narrativi.

L'ingegneria italiana nella costruzione della modernità. Coordinamento: Giulio Barazzetta, Giulio Ballio. Interventi: Giulio Barazzetta, ingegneria e architettura delle infrastrutture, manufatti ad elementi, Tullia Iori, il cantiere dell'a.del sole un modello / il ponte di messina, Cristiana Chiorino, infrastrutture e costruzione nell'opera di P.L.Nervi, Marzia Marandola, Riccardo Morandi (1902-1989) 'un Le Corbusier su quattro ruote', Angelo Villa, Silvano Zorzi progettista 'moderno', Sergio Poretti, Identità della scuola italiana di ingegneria strutturale.

Un unico argomento per volta, ma visto da piu' 'versi' e magari da diverse latitudini: dalle scienze umane a quelle esatte, dalla fotografia al teatro, dal segno all'immagine, dall'antico al contemporaneo.

   

Nel 2010 il progetto 'Multiverso' ha ricevuto la menzione d'onore al premio Compasso d'oro ADI. Per questa presentazione alla Triennale, Multiverso propone un incontro a cui partecipano Roberta Valtorta, critica e storica della fotografia e direttrice scientifica del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo e Stefano Salis, responsabile delle pagine letterarie del supplemento Domenica de 'Il Sole 24ore'.

L'incontro si incentra sull'ultimo tema esplorato dalla rivista, quello della misura, associato per l'occasione allo stato attuale della cultura e dell'arte. Anche arte e cultura, come molte altre attivita' umane, si esprimono attraverso qualcosa che si puo' misurare, come valori, canoni, paradigmi, misure che diventano punti di riferimento costanti del nostro vivere, ma che cominciano oggi a vacillare, soprattutto in considerazione di una sovrapproduzione che invece di aggiungere, schiaccia, annulla, confonde.

   

Quanto peso di questa arte e di questa cultura, di cui ogni giorno veniamo sommersi, riusciamo a sopportare? Per restare in ambito letterario e fotografico, piu' di 150 nuovi titoli al giorno compaiono nelle nostre librerie; nella rete, le immagini che vengono caricate ogni ora sono migliaia e arrivano da tutto il mondo. Tutto questo, in un contesto in cui l'accesso allo statuto dell'arte si fa sempre piu' aleatorio e per di piu' e' accompagnato da uno sviluppo tecnologico che offre prestazioni di facile realizzazione e di effetto piu' che garantito.

Viene quindi da chiedersi: chi e' oggi 'autore'? E dal punto di vista dello studioso o del critico, siamo sicuri che stiamo utilizzando la giusta 'cassetta degli attrezzi' per un mondo di cui, forse, non si sono ancora colti i veri cambiamenti? E che responsabilita' hanno in tutto questo, istituzioni e imprese? Pubblico e privato?.

L'ingegneria italiana nella costruzione della modernita'. Il Novecento delle Infrastrutture.

Il Novecento e' stato il secolo in cui le infrastrutture delle reti di mobilita', comunicazione, energia e produzione hanno assunto un ruolo centrale nella costruzione di citta' e territori, assolvendo alle richieste non piu' di elite sociali, bensi' di societa' ormai divenute di massa. E' anche il secolo in cui la costruzione di queste opere ha investito definitivamente la conformazione dell'ambiente e il loro ruolo nella trasformazione del mondo ha incominciato a essere equiparabile a quello dei monumenti e architetture di altre epoche, terreno su cui si misurano al contempo le conquiste della tecnica e le qualita' di imprese, ingegneri, architetti e committenti.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)