Medicina e salute
Il nostro corpo potrebbe proteggersi dal cancro
Con una molecola prodotta dall'organismo umano
si potrebbero sostituire chemio e radioterapia
Il nostro organismo potrebbe essere in grado di autoproteggersi dai tumori. Questa la conclusione di una ricerca italiana condotta presso l'Università di Udine dalla ricercatrice Roberta Benetti e pubblicata sulla rivista Cancer Research.
Il meccanismo di autodifesa sarebbe possibile attraverso la regolazione dei livelli delle piccole molecole microRNA prodotte da tutte le cellule dell’organismo umano. Si apre, dunque la strada per l'uso di queste molecole nelle future terapie antitumorali.
Questo tipo di terapia in futuro potrebbe sostituire le tecniche attualmente utilizzate nel trattamento del cancro ossia la chemioterapia e la radioterapia.
In una nota diffusa dall'ateneo udinese si leggono i dettagli della scoperta: “La ricerca ha per la prima volta dimostrato che una delle microRNA, precisamente la miR-335, è direttamente responsabile nel controllo della generazione e delle funzioni dell’oncosoppressore Rb, gene coinvolto nella protezione dello sviluppo dei tumori. Inoltre, nello studio si evince che l’espressione della miR-335 influisce in modo diretto nel bilanciare il delicato equilibrio di protezione contro lo sviluppo tumorale, perché intacca attraverso l’indiretta influenza anche sull’oncosoppressore p53, gli effetti di due fondamentali proteine note per essere deregolate nella genesi dei tumori.”
Lo studio è stato realizzato grazie al sostegno dell’Associazione Italiana per la ricerca sul cancro(Airc). Il gruppo di ricerca guidato da Benetti è composto da Michele Scarola, Stefan Schoeftner ed è supportato da Claudio Schneider, ordinario di Biologia all’università di Udine e direttore del Laboratorio nazionale del Consorzio interuniversitario per le Biotecnologie di Area Science Park.