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Costume e societÀ

Ca' Giustinian, Venezia

Maschere e Costumi

Bozzetti originali dal Fondo Artistico dell'ASAC della Biennale.
La maschera e i costumi in maschera sono i simboli del Carnevale.

Fin dalle prime forme di questa liturgia della ri-creazione (celebrazione del passaggio dal caos all’ordine della cosmogonia), così come le conosciamo nelle Anesterie greche o nei Saturnali romani, o nelle rappresentazioni dei miti antichi indoeuropei, questi simboli sono stati usati anche per altre forme di rappresentazione come, per esempio, il teatro di strada oppure “colto”, generando veri e propri personaggi e luoghi della finzione a cui venivano associati ruoli e caratteristiche ben precisi.

Il teatro e il teatro musicale sono una fonte inesauribile d’invenzione e creazione di un immaginario fantastico che si esprime, appunto, in scene, costumi e maschere (in senso lato) che necessariamente abitano il “surreale”, anche nelle interpretazioni che vorrebbero dirsi più realistiche.

Il Fondo Artistico dell’ASAC della Biennale di Venezia conserva centinaia di opere straordinarie nella sezione Bozzetti di scena e costumi; opere accumulate in decenni di produzioni e che vengono valorizzate, selezionandone una parte cospicua, attraverso la mostra a Ca’ Giustinian ( fino al 12 febbraio) in occasione del 4° Carnevale Internazionale dei ragazzi, Il Leon Musico. Un modo simpatico e divertente di condividere questo patrimonio comune di capolavori (in via di riordino e riorganizzazione) con un pubblico di tutte le età.

Criteri di selezione e allestimento

I criteri di scelta sono legati, naturalmente, al carattere del Carnevale e privilegiano la stravaganza, l’estro, l’assurdo, il paradosso e il surreale, ma anche il colore e il ritmo presenti nei bozzetti.

   

Un’ulteriore selezione è stata fatta secondo tematiche facilmente intellegibili e accattivanti, soprattutto per i ragazzi: “Maschere e nuove maschere”, “Musici”, “Mestieri”,“Animali“, “Belle époque”, "Old America", “Militari”, “Ritratti dell’assurdo”.

L’allestimento prevede l’esposizione di bozzetti originali, riproduzioni in dimensione “reale”, tableaux che raccolgono diverse interpretazioni dello stesso soggetto, riproduzioni “macro” anche sagomate e/o sospese al soffitto, oggetti "volanti".
Gli autori sono tra i più grandi artisti della modernità e della contemporaneità: Guttuso, Lanza, Maccari, Lecoq, Pontini, Capuzzo, Luzzati, Ponnelle, Matsoukis, Wittstein, Casorati, Bray, Copertini e tanti altri.

Inoltre, schermi video riproducono, in dissolvenza incrociata, sequenze di immagini (scene e personaggi) associate ad opere di cui sarà possibile ascoltare alcuni estratti musicali attraverso cuffie appositamente predisposte.

Tra queste spiccano “Allez-hop!” (Berio-Ponnelle), “Treemonisha” (Scott Joplin-Copertini), “Idomeneo” (Mozart-Casorati), “Il Mandarino Meraviglioso” (Bartók-Ponnelle), “Lady Machbeth of Minsk” (Shostakovic-Guttuso), “Billy Budd” (Britten-Guttuso).

Il "prêt-à-porter" di Carnevale

Una sorpresa per i ragazzi... di tutte le età! È il Laboratorio di Sartoria allestito in una delle sale di Ca’ Giustinian, locale in cui sarà possibile, in pochi minuti, farsi o farsi fare un costume di Carnevale con materiali semplici o "poveri" sul modello di alcuni bozzetti della mostra.
Con l'aiuto dei nostri collaboratori chiunque potrà uscire da Ca' Giustinian con un costume nuovo e originale!


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)