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Musica

Parco della Musica – Roma

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Disegnare Oggetti Sonori

Il suono ha tante forme e funzioni.

Gli oggetti sonori possono far percepire vibrazioni, avvisare con allarmi e rumori, accompagnare con note di sottofondo le nostre emozioni. Riescono a farci divertire e commuovere, ma anche ispirare nuovi modi di creare e ascoltare la musica.

A volte si tratta di diffusori e strumenti acustici; altre di semplici oggetti d’uso quotidiano che ci sorprendono risvegliando un udito distratto, assopito.

In alcuni casi è addirittura il nostro corpo e i suoi gesti a trasformarsi , come per magia, in uno strumento musicale.

L’importante è essere disposti a stare in ascolto e provare a comprendere cosa questi oggetti hanno da dirci.

Musica

Da sempre gli strumenti musicali uniscono alla meraviglia delle note quella della gestualità del corpo.

La selezione presentata al parco della Musica di Roma apre a nuovi modi di pensare il rapporto tra musica e strumento attraverso ricerche inedite e originali.

Basati su ergonomia e movimento fisico, essi traducono in materiali antichi e moderni il desiderio di incantare, divertire, appassionare attraverso la musica.

Ascolto

Il suono è qui principe assoluto. Ma che forma ha il suono?

Alla libera interpretazione dei diversi designer è lasciata la risposta, ragionando tra tecnologia e immaginazione.

Per questi oggetti non esistono funzioni primarie diverse da quella dell’ascolto.

Sono strumenti per diffondere le note, per trasmettere il puro piacere percettivo che solo un mezzo potente quale la musica sa donare.

Ma anche radio che al fascino delle note sanno unire quelle delle parole diventando fonte di informazione e preziose amiche fedeli.

Nell’ambito della mostra una nutrita presenza di campanelli per le porte.

Bruno Munari e Davide Mosconi – invece del campanello.

Se le case sono quanto di più individuale si possa progettare, perché i campanelli alle loro porte devono suonare tutti uguali e presentarsi così poco personalizzati?

Partendo da questo principio Bruno Munari, con l’esperta consulenza di Davide Mosconi, immagina una serie di congegni particolari da applicare alle porte delle abitazioni, ciascuno pensato in considerazione del proprietario “Quasi tutti hanno lo stesso campanello/il batacchio di bronzo non si usa quasi più/ quasi quasi vien voglia di inventare qualcosa / invece del campanello”, diceva l’autore.

Ognuno di questi elementi diviene così in grado di fiornire informazioni sull’abitante dietro la porta e sintetizzarne le caratteristiche principali, quasi come una presentazione sulla soglia-limite tra sfera pubblica e ambiente privato.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)