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Costume e societÀ

Bugie bianche...
rosse e verdi

di Elena Marchini

Bugia.

La parola bugia, con tutte le sue varianti, sinonimi e declinazioni, è stata la più scritta, sentita e detta nella settimana appena terminata.

Il candidato governatore alla regione Lombardia, Roberto Maroni, ha dichiarato alla fine di un comizio in un distributore di benzina di Como: “Monti è un professore e un cacciaballe, l'ultima che ha detto è quella di ieri sulla Merkel e si è preso una smentita”.

   

Da Cagliari, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha accusato l’ex premier, Silvio Berlusconi, di “dire una bugia ogni dieci minuti”.

L’economista Luigi Zingales lascia Fare per fermare il declino dopo aver detto di aver scoperto per caso che Oscar Giannino “ha mentito in televisione sulle sue credenziali accademiche, dichiarando di avere un master ‘nella sua università’ anche se non era vero”.

E sull’edizione fiorentina di Repubblica si legge che il senato dell’Accademia della Bugia di Le Piastre in provincia di Pistoia ha deciso di attribuire una laurea ad honorem a Oscar Giannino che “per ottenere l'ambito titolo dovrà soltanto tenere una lectio magistralis sulla bugia, nel corso del 37simo campionato nazionale che si terrà nel paesino della montagna pistoiese nella prima domenica di agosto”.

   

Antonio Ingroia, durante il programma radiofonico Un giorno da pecora, diffonde via etere il suo pensiero: “La bugia è diventata una costante. Io non dico bugie, dico sempre la verità”.

Maurizio Lupi, uno dei quattro vicepresidenti della Camera, ha detto che “Vendola mente in modo spudorato”, a proposito della presunta conoscenza del leader di Sel con il giudice che lo avrebbe assolto.

Durante un confronto televisivo, il leader della Destra, Francesco Storace, ha attaccato l’ex presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, dicendo che: “Bisogna sempre dire la verità, Zingaretti per mesi ha detto che quella del palazzo della provincia era una balla. Da ieri, invece, c'è un’inchiesta nella relazione della Corte dei Conti”.

Ma chi di balle colpisce, di balle perisce, e la risposta di Zingaretti non si è fatta attendere: “La balla la dice chi non ha argomenti per la campagna elettorale”.

   

E pensare che solo pochi mesi fa, alla convention dell’American Psychological, erano stati presentati i dati evidenziati da una ricerca svolta dall’Università di Notre Dame dell’Indiana sul legame tra bugia e qualità di vita.

Per tre mesi, 110 volontari dai 17 agli 81 anni, divisi in due gruppi, sono stati sottoposti alla macchina della verità. A un gruppo era stato raccomandato di non mentire mai, a nessuno e per nessuna ragione, si poteva omettere la verità, non rispondere alla domanda, decidere di custodire un segreto, ma non dire bugie. L’altro gruppo, invece, era stato sottoposto al responso della macchina della verità senza aver ricevuto istruzioni particolari.

Incrociando il numero di bugie dette con lo stato di benessere dei partecipanti alla ricerca è emerso che le persone sincere vivono meglio, mentre le persone bugiarde si ammalano di più. È più facile per loro, infatti, accusare problemi fisici come mal di testa e gola infiammata, e sentirsi depressi, tesi e nervosi. La ricerca ha sancito che i bugiardi compromettono la qualità dei rapporti interpersonali, la serenità nella vita privata e professionale, e il loro benessere fisico e mentale. Insomma: chi più mente, peggio sta.

Ma si sa che le ricerche psicologiche hanno valenza nel tessuto sociale dove sono condotte, infondo l’Italia non è il paese dove è stato scritto Pinocchio?!?

   


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