Racconto
L’ultima notte
di Ruggero Scarponi
Eva
Ma no, no! Non travisare tutto come al tuo solito. Sarà stata una dimenticanza. Non mi sembra il caso di ricamarci sopra. Rilassati. È ancora mattina, c’è un bel sole. Senti? Li senti? Gli uccellini. Cantano! Tutta la natura è in festa! Mi sento giovane, felice! Avanti, avanti, anche tu, non essere così accigliato, prova a sorridere a prendere le cose buone della vita! Provaci Santo Cielo!
Adamo
Beata te.
Eva
Beata io? Perché?
Adamo
Povera Eva. Sei sempre stata un’inguaribile ottimista. Rifiuti di vedere la realtà, ostinatamente. Sei così concentrata nel perseguire i tuoi piani che non ti accorgi nemmeno di non avere più un futuro. No! Lasciami parlare, fammi dire finalmente, una volta tanto, ciò che penso veramente...
Eva
Adamo! Forse che qualche volta ti ho impedito di parlare, di esprimere la tua opinione? E no! Allora se la metti su questo piano a lamentarmi dovrei essere io. In fin dei conti non ti ho mai sottratto la scena, ti ho sempre fatto fare la tua figura del primo attore, mentre io, rispettosamente indietro di un passo, se vogliamo dirla tutta...
Adamo
Lo vedi? Anche adesso Eva che avrei desiderato parlare...
Eva
Suvvia, Adamo! Parla, parla, chi te lo impedisce! Tanto lo so bene, che adesso mi darai tutta la colpa...
Adamo
Ecco, allora, contrariamente a quanto puoi pensare, o hai sempre pensato...
Eva
Ma che stai dicendo?
Adamo
Io, Eva, ti ho sempre ammirato. Te lo dico sinceramente. Mi sei piaciuta subito fin da quando siamo stati presentati la prima volta.
Eva
Avevo una paura matta quella volta. Non sapevo come mi avresti accolta e poi... non sapevo nemmeno da dove cominciare. Tu eri già affermato.
Adamo
Si, è vero. Mi ricordo di come fossi impacciata, timida, eppure mi affascinasti subito. Forse anche, mi innamorai subito di te.
Eva
Ma ero così selvaggia! Avevo i capelli scarmigliati...
Adamo
Una massa, come l’onda del grano maturo agitata dal vento! Come il sole...
Eva
Tu invece mi facevi paura. Come eri serio! Mi guardavi, mi scrutavi...
Adamo
Ero già cotto di te.
Eva
Non vedevo l’ora di imparare. Volevo stare al tuo fianco, volevo che tu fossi orgoglioso di me, volevo essere apprezzata e ammirata da tutti, nessuno escluso.
Adamo
Io ti ho sempre ammirato. Mi piaceva la tua bellezza, la tua noncuranza, la tua sicurezza. E imparavi subito tutto, al volo. Fui anche geloso di te.
Eva
Ma per favore! Geloso di me? Se non muovevo un passo, se non aprivo bocca se non mangiavo se non mi coricavo senza averti vicino, per favore, Adamo!
Adamo
È vero. Ma non mi sfuggiva come tutta la natura ti amasse e ti avesse eletto regina.
Eva
Solo perché quando cantavo mi facevo accompagnare dagli usignoli... ?
Adamo
Non solo per questo. Ma anche perché quando ti bagnavi nelle acque azzurre i delfini ti seguivano facendo balzi ebbri di felicità e i gabbiani scendevano a sfiorare le acque, incantati e ogni specie sorgeva dagli abissi per vederti e mostrarsi affinché tu li ricompensassi con la tua voce e il tuo sorriso...
Ti ho sempre ammirato anche quando mi hai indotto a fare scelte sbagliate.
Non potevo far altro che seguirti, tanto ti amavo.
Eva
E ne sei pentito? Forse, per come potrebbero andare le cose, avresti preferito non avermi incontrata... ?
Adamo
Sarebbe facile rispondere di si. Prima di conoscerti non avevo rivali, l’ammirazione era tutta per me. Non dovevo neanche impegnarmi più di tanto...
Poi però quando sei arrivata, per la prima volta nella mia vita ho conosciuto emozioni che neanche sospettavo si potessero provare. E un calore mi riempiva le membra e sulla scena... Si... Te lo confesso, lì sulla scena insieme a te, per la prima volta mi sono sentito vivo!
Mi dicevo... Dio, Dio... Dio... Questa è la vita vera! Quando il cuore mi va in fiamme al solo ascoltare come sa confidarmi il suo amore... Che struggimento! E che felicità!
Eva
Perché sei preoccupato allora? Sono ancora al tuo fianco, no?
Adamo
È vero che sono preoccupato. E non credo che come dici tu, quella sia stata una svista.
Eva
Allora tu credi che non averci chiamato, stamattina, potrebbe essere un segno? E se invece si fosse dimenticato? Basterà inviare qualcuno a chiedere...
Adamo
Non è Uno che dimentica. Se non ci ha chiamato Ha di certo le Sue ragioni.
Eva
Bah! Io non me la prendo più di tanto. L’Ho sempre Ritenuto Stravagante!
Adamo
Stravagante Eva?
Eva
Adamo, amore mio! Sei davvero impossibile. Sempre accigliato, preoccupato. Guarda che se ce ne andiamo noi, qui si chiude bottega, quindi non mi pare che Possa alzare troppo la voce.
Adamo
Non dovevamo Eva. Questa è la verità. Anche se cerchi di non darle peso, stavolta la verità ci schiaccia. Ammettilo anche tu, non giocare sempre. Abbiamo sbagliato.
Eva
Io... Ti credevo diverso. Anche io mi ero innamorata di te. No, no senza che fai quella faccia. Forse non come te, da subito. Ci è voluto un po’ di tempo, eri così imbranato... Però mi piacevi, e poi quando ti lasciavi andare mi facevi ridere. Non te lo volevo dire. Mi ero ripromessa di non dirtelo che non potevo farci nulla, ma starti vicina mi faceva battere il cuore, forte, forte. E quando la sera mi baciavi, non so, ma provavo un non so che, che... avrei voluto che mi stringessi, che mi accogliessi, che mi... In genere a questo punto già russavi, e allora mi facevi rabbia, prima rabbia e poi tenerezza e allora ti venivo vicino e pian piano adattavo il mio respiro al tuo e pian piano mi addormentavo accoccolata vicino a te come una piantina vicino alla grande quercia del giardino.
Adamo
Vedo il sole che comincia la discesa. Eva, dentro di me è come se stesse per entrare qualcosa di nuovo, misterioso...
Eva
Hai freddo?
Adamo
No. Non so dire, non ho mai conosciuto questa sensazione, per il momento è il calore che sento che mi sta abbandonando.
Eva
Il sole, Adamo! Il sole è alto nel cielo, ancora. La sera è lontana...
Adamo
Si, ma avanza, lenta e inesorabile.
Eva
Come ogni giorno Adamo. Ogni giorno il sole sorge, poi tramonta e lascia spazio alla sera, dolce e profumata che induce al riposo e al sonno dove i sogni si fanno veri e la verità si fa sogno...
Adamo
Hai visto?
Eva
Che cosa?
Adamo
Gli animali, Eva. Stanno lontani non vengono più a farsi accarezzare e negli occhi di alcuni di loro c’è una luce diversa e terribile.
Eva
Ora basta così Adamo. Vieni, distenditi e poggia la tua testa sul mio grembo. In questo giardino non si può non essere felici, sai che dobbiamo goderne, quanto più possiamo, ci appartiene.
Adamo
La luce. Eva la luce se ne va, scendono le tenebre.
Eva
È una nuvola. Solo una nuvola.
Adamo
È atroce, l’attesa.
Eva
Non pensarci, parlami ancora.
Adamo
In ogni caso non possiamo più cambiare le cose.
Eva
Lui, immagino saprà già tutto, non è vero?
Adamo
Credo che ora ci stia aspettando, infatti.
Eva
Sarà a mezzanotte?
Adamo
Quando tutto sta per finire
Eva
Allora, tutto può essere perduto?
Adamo
Mi domando se potrà mai ricominciare.
Eva
Ora, ho freddo anche io Adamo, il sole si è nascosto all’orizzonte
Adamo
No Eva, nel giardino il sole non si nasconde.
Eva
La terra si è fatta dura e secca. E mai i rovi mi hanno punto così le carni...
Ascolta Adamo! Ci sta chiamando.
Adamo
Si, l’ho sentito anche io.
Eva
Qualsiasi cosa avvenga, Adamo, io ti amerò sempre.
Adamo
Affrettiamoci Eva, non è bene farlo attendere.