f

segnalato da La Pigna


Arte

Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura – Roma

Francesco: dal Santo
al Santo Padre

un omaggio a Papa Francesco per il suo compleanno
sul solco della predicazione del Santo di Assisi

di Carlo Marraffa


   

Paola Marzano - Isolina Mariotti

Resterà visitabile fino al 28 dicembre la mostra d’arte “Francesco: dal Santo al Santo Padre” organizzata dall’Unione Cattolica degli Artisti Italiani – Galleria La pigna di Roma, all’interno del complesso monumentale della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura in Roma.

58 opere di altrettanti artisti, molti dei quali stranieri ed altri appartenenti alle sezioni dell’Ucai di varie città d’Italia, hanno affrontato il tema che vede protagonisti San Francesco e Papa Francesco attraverso pitture, disegni e sculture emblemi del pensiero che oggi più che mai echeggia nella coscienza dei cristiani e di quanti sentono la responsabilità delle condizioni di vita di milioni di uomini fratelli il cui destino è strettamente legato al comportamento generale del genere umano.

Preghiera e opere, stili di vita e solidarietà sono alla base del messaggio francescano, opportunamente vivificato dalla parola dell’attuale pontefice, la cui esperienza si è a lungo misurata con le miserie economiche, etiche, di diniego della libertà e dei diritti, subite negli anni più bui della storia della sua Argentina.

      

Barbara Calcei - Stefania Vanni - Santina Orrico

La pace nella riconciliazione come nuova missione della chiesa non può certo ignorare la storia passata e recente, né le responsabilità di un mondo, per larga parte alla deriva, che imperturbabile continua la lunga marcia della violenza dei pochi sui molti, della sopraffazione dei ricchi sui poveri, dell’ingiustizia padrona del destino di milioni di esseri umani soffocati nei loro giusti aneliti di crescita, di concorso allo sviluppo delle loro società e dei loro paesi attraverso l’istruzione, la salute, il lavoro, la giusta dimensione di una vita civile e responsabile.

      

Sergio Bertinotti - Elsie Vunderlich - Marie Paris Leroy

Tutto questo emerge con forte simbologia dai quadri esposti in San Paolo nella sala Bardo a ridosso del magnifico chiostro abbaziale: qui secoli di storia hanno segnato lotte e affermazioni, e si conservano le spoglie di chi fu vittima della propria fede e del proprio credo, della mancata libertà di pensiero e di preghiera perché giungesse agli uomini il ”Messaggio della Salvezza”, comunque seminato e ben cresciuto nell’animo di uomini di buona volontà, tenaci messaggeri della Buona Novella.

      

Silvia Polizzi - Stefania Valentini - Letizia Vitale

Semplicemente si è ricordato tutto ciò nelle brevi presentazioni della Presidente dell’Ucai Roma-La Pigna, dottoressa Paola Marzano, del Direttore e responsabile della Mostra, l’artista Carlo Marraffa, e nella performance della dottoressa Margherita Lamesta Krebel , versatile attrice, nel declamare i versi del giornalista Dante Fasciolo che accompagnano l’itinerario artistico proposto, di seguito trascritto.

L’impegno, l’alta qualità dei lavori, la volontà di testimoniare e di misurarsi con un tema che fa della semplicità la bandiera della vita, hanno visto una folta presenza di artisti, estimatori, appassionati d’arte, in un confronto diretto e schietto ove il senso e il valore del messaggio si impone oltre le immagini stesse che lo sottendono

      

Carlo Martraffa - Brenda Estrada - Maria b. Tabegna


 

Come in uno specchio

di Dante Fasciolo

Indossa sul nudo corpo, un saio di juta, ruvido e pesante,
e fragili sandali, ma il suo passo è svelto e deciso:
una meta esaltante è già impressa nell’agenda del destino.
L’umile Francesco ha lasciato la sua Assisi e cammina
oggi, come ieri, per il mondo,
più di altri, abbracciato al progetto del Creato.

Ammansire il “Lupo” che è dentro di noi…predicare agli “ Uccelli “
affinché gli uomini comprendano che è tempo di volare alto,
superare la paura, spiegare le ali al vento della liberazione,
amare il sole e le stelle, l’acqua e il fuoco… sorella natura…
e tutti insieme accompagnare il progetto Divino.

Come non sentirsi parte di questa unica ed irripetibile storia?
Il piccolo frate e i suoi minori sposano il vento dell’Universo
e si lasciano trasportare lontano, più lontano ancora,
fino ai confini ove è possibile seminare.

“ Và, Francesco, ricostruisci la mia casa…”.
Francesco ubbidisce: occorre farsi Messaggero di quella “Voce”
semplice e perentoria, presso ogni cuore di questo mondo.

Oggi, quella lontana eco ha preso alloggio in un altro cuore
“chiamato a Roma dall’altro capo del mondo…;
e il nome Francesco si è imposto, oltre il Conclave,
con quella prepotenza che è ubbidienza, con quell’ardore che è sacrificio,
con quella tenace volontà che è amore.

“Buonasera”, la prima parola pronunciata ai fedeli raccolti in San Pietro,
non un saluto di circostanza, ma sintesi di una presenza che annuncia:
sono con voi, non dimenticatelo…
e la buona sera è per tutti preludio di una nuova alba.

Da subito i tuoi nuovi giorni hanno scandito note di una armonia
che conferma l’inesauribile vocazione a quel difficile lavoro
di pastore di un gregge che, per molti versi, ha smarrito i sentieri della vita.
E hai cominciato a richiamare al dovere
l’universalità della Chiesa e il potere dei giusti.

Ora, terra e cieli nuovi, reclami giustizia e impegno
per un mondo di pace, per i bambini che baci con tenerezza
in nome di un sorriso che è empatia verso moltitudini di credenti in attesa.

      

Alessandro Nardone - Paola Del Plato - Christina Nunns


Luigi Caputo


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)