f



Arte

Storica Galleria La Pigna – Roma

Frammenti della Foresta

(Cacos da Mata)

di Carlo Marraffa

Scarti industriali, teloni per camion, vetro, conutiglie e perline,
memoria iconica dello scambio tra gli indios
e i civilizzati ai primordi della colonizzazione


Paulo Tajes Linder ha presentato alla Storica Galleria Romana “La Pigna”, una vasta produzione di opere pittoriche dedicate alla Foresta Atlantica per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sistematica distruzione del verde e dei territori, in specie riferiti al sua Brasile.

L’ UCAI Roma La Pigna,
in occasione del centenario
della nascita dello scultore
Emilio Greco,
Vi invita alla conferenza del
Prof. Luigi Tallarico dal titolo:
Emilio Greco e le Porte
del Duomo di Orvieto

Il 7 dicembre 2013 alle ore 18.00
La conferenza sarà movimentata
dalla DiaProiezione delle opere.

Non è nuova l’attenzione che i mass media pongono al problema, ma le coloratissime e fantasiose tele di Paulo aggiungono una sensibilità nuova, una poesia facilmente “leggibile”, un supplemento di curiosità ed interesse, vero, per quanto viene proposto.

   

Bene si comprende la passione dell’artista da sempre proteso verso un’arte ideale a protezione dell’ambiente. Nelle sue composizioni, che sfiorano il realismo magico, s’impadronisce della natura e ricrea le sue forme, dando esistenza pittorica ad animali e fiori fittizzi. Oltre immagini arboree, numerose sono le figure di uccelli, ideali legami tra il cielo e la terra.

Cielo e Terra della sua Joinville, situata tra la Baia de Babitonga, che dovrebbe essere un santuario ecologico, e la spina dorsale della Serra Dona Francisca, come sentinella della Serra do mar.

Un angolo dell’immenso continente sudamericano che acoglie un bioma unico e di maggiore diversità sulla Terra: 1.600.000 specie, tra cui 20.000 vegetali e 120 uccelli specifici della Foresta Atlantica, i suoi veri porta-voce.

Galleria La Pigna - Roma
4/12 ore 17 - 13/12

Via della Pigna 13/a
Con Italia Arte - MIIT
A.C.A.F.
Galleria Folco
Ad Aeternum / in Interno:
Arte Immortale

   

Scrive il critico d’arte prof. Walter de Queiroz Guerreiro, nell’introdurre il catalogo della mostra, curato da Simona de Pinho, con fotografie di Peninha Machedo: “Si capisce quindi chela libertà creativa dell’artista non fa leva sull’estasi del realismo fantastico o arcimboldiano per la pratica della fantasia, ma si basa sul vissuto giornalmente nei voli solitari dei tucani o delle poiane becco grosso, negli stormi degli aironi ritornati dalle risaie avvelenate e nel grido stridente delle coppie di pavoncelle del Cile.

   

Volando fra le scarse isole di vegetazione sopravvissute alla speculazione immobiliare, questi uccelli cercano impossibile dimora tra i palazzi che si moltiplicano malla rinfusa e tra le coloratissime lanterne volanti che segnano non un appello decorativo, ma la bellezza mortifera occulta nel debbio.

Si giustificano così i falsi serpenti coralli e le temute bothrosp come serpenti cosmici avvolti attorno al mondo, i pesci palla gonfi di stupore, gli animali selvatici che ormai non spaventano più, gli incauti opossum che attraversano le vie alla sera, il rauco abbaiare del tayra e la presenza furtiva delle iguane: è la fauna che chiede aiuto”.

Ma l’artista, come poeta, sogna la libertà delle verdi foreste (in questo stesso giornale alla rubrica “Poesia” si può leggere “Preghiera alla foresta” di Ana Beatris Raposo) e delle metafore come intuizioni rivelatrici. Sogna la libertà degli uccelli immaginari, il cui volo della creazione crea il proprio colore. Sogna il palazzo-uovo che si apre rivelando infinite possibilità. Sogna gli aquiloni in volo sui palazzi come povere libertà degli umani rinchiusi e sogna, infine, le notti puntellate di stelle che ci danno ancora la nostra vera minuscola misura umana.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)