Ambiente
Manifesto
Il paese dell’abuso ambientale
educare ed educarsi all'attenzione
e al rispetto ambientale
L'Italia è il primo paese al mondo per patrimonio artistico, ambientale e per biodiversità, che rappresenta la più grande risorsa del paese. Ma è anche il paese dell'abuso ambientale e dell'abusivismo, del rischio sismico e idrogeologico, diffusi in modo capillare e rappresenta un problema di notevole importanza.
Tra i fattori naturali che predispongono il nostro territorio ai dissesti idrogeologici, rientra la sua conformazione geologica e geomorfologica, caratterizzata da un’orografia (distribuzione dei rilievi) complessa.
Ma il rischio sismico e, ancor di più idrogeologico, sono fortemente condizionati anche dall’azione dell’uomo. La densità della popolazione, la progressiva urbanizzazione, l’abbandono dei terreni montani e agricoli, l’abusivismo edilizio, il continuo disboscamento, l’uso di tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente e la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua, hanno sicuramente aggravato il dissesto e messo ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio italiano e aumentato l’esposizione ai fenomeni e quindi il rischio stesso.
La frequenza di episodi di dissesto idrogeologico, che spesso causano la perdita di vite umane e ingenti danni ai beni, impongono una politica di previsione e prevenzione non più incentrata sulla riparazione dei danni e sull’erogazione di provvidenze, ma sull’individuazione delle condizioni di rischio e sull’adozione di interventi per la sua riduzione.
Ma non basta, forse inutile, attendere l'inerte classe politica; perché il nostro patrimonio ambientale possa essere difeso e sviluppato in maniera ecosostenibile, bisogna risvegliare le coscienze individuali, educare ed educarsi all'attenzione e al rispetto ambientale; diventare cittadini consapevoli e attivi, per una nuova democrazia partecipativa, che vada oltre la protesta e il mugugno, attenzionando, denunciando, testimoniando gli abusi, e imparando ad evitare cattive abitudini e riprendere chi le persegue.
Occorre intraprendere la strada dell’innovazione e cogliere le opportunità offerte dai profondi cambiamenti in atto nella società moderna. Mentre in Italia permane una tendenza ad una gestione ottusamente conservatrice della cultura, un divario causato dall'alfabetismo digitale, in contesti internazionali si è già da tempo avviato un processo di cambiamento che va di pari passo con l’evoluzione della società e dei suoi progressi tecnologici.
Appropriarsi delle potenzialità della rivoluzione digitale, può contribuire in maniera esponenziale allo svecchiamento delle cristallizzazioni politiche, facilitare la conoscenza e la diffusione di informazioni e testimonianze, favorire la partecipazione democratica.
Ormai, da anni, siamo di fronte ad un radicale cambiamento fondato, soprattutto, sulle nuove forme di socializzazione, democratizzazione e interazione, grazie alle nuove piattaforme digitali e sociali del web. Attraverso di esse, si tende ad incoraggiare la conoscenza, la partecipazione e aggregazione a livello educativo, partecipativo, creativo e propositivo degli individui.
Per questi motivi, crediamo che l’applicazione al settore ambientale delle nuove forme di comunicazione partecipata e della multimedialità, sia da considerare una occasione irrinunciabile per garantire la trasformazione delle istituzioni; piattaforme digitali aperte di divulgazione, scambio e produzione di valori condivisi e condivisibili, in grado di consentire una comunicazione attiva con il proprio pubblico, e una fruizione delle informazioni, della documentazione e delle testimonianze, priva di confini geografici e proiettata verso un futuro di condivisione per una partecipazione attiva per creare cittadinanza, fatta di interazioni tra gli individui, con le istituzioni, tra virtuale e reale.
Penisolabella 2.0 strumento politico condiviso dal basso, usa la documentazione fotografica non per protestare ma testimoniare la denuncia, realizzata da me e da voi, corrispondenti dal territorio, relativamente a violazioni, usi abusi e manomissioni delle bellezze, dell'ambiente, dei territori.
Crediamo che la Fotografia possa stimolare il dibattito e la presa di coscienza degli abitanti, ma anche degli addetti ai lavori, politici, amministratori, che possano soffermarsi a vedere e considerare i luoghi conosciuti e vissuti acriticamente e abitudinariamente, attraverso i nuovi elementi forniti da questo nuovo sguardo.
Perché, se la fotografia non rivoluziona il mondo, almeno, attraverso la sua forza evocativa, la potenza testimoniale, supportate da un linguaggio esteticamente “accattivante”, può ispirare il cambiamento.
Infatti, meglio delle parole, le immagini, creando icone, sono in grado di coinvolgere, divulgare pedagogicamente, creare opinione pubblica.
Crediamo in nuove forme di democrazia e divulgazione delle informazioni sul patrimonio e degli abusi sui territori e l'ambiente, non più autoritarie, conservatrici, ma aperte, libere, dirette ed innovative.
Crediamo in un nuovo rapporto fra territori, ambiente e cittadino, basato sulla partecipazione di quest’ultimo, al controllo, alla produzione e creazione della cultura dello sviluppo ecosostenibile.
Crediamo che le piattaforme digitali mettendo in connessione fra loro singoli cittadini, esperti, studiosi, appassionati, permettano all’utenza di rendersi consapevole e collaborare attivamente alla denuncia, al controllo, allo sviluppo ecosostenibile, alla bonifica e ristrutturazione dei territori abusati, tramite contenuti personali, favorendo processi co-creativi di valore culturale.
Crediamo in nuove esperienze di visita dei siti, dei luoghi e dei territori, non più passive, ma attive, dove la conoscenza non viene solo trasmessa ma anche costruita, testimoniata e diffusa, dove il visitatore è coinvolto ed è in grado di produrre egli stesso forme di comunicazione sociale.
Crediamo che la cross medialità, la multimedialità, internet e i social network, siano una grande opportunità per la comunicazione politica, ambientale e culturale, un modo per coinvolgere nuovi soggetti, abbattere ogni tipo di barriera, la condivisione, la diffusione e favorire ulteriormente la creazione di cittadinanza e aggregazione democratica.
Crediamo che il binomio fotografia e Internet, sia in grado di innescare nuove modalità di gestione, conservazione, tutela, comunicazione e valorizzazione delle nostre risorse.
Pertanto proponiamo anche a te di contribuire a creare un network partecipato, perché la verità ci renda liberi, aderisci al manifesto (lasciando un commento), diventa #fototestimonedigitale cominciando a postare le tue foto e i video sui social network Facebook, Twitter, Google+, Pinterest, YouTube; organizza e partecipa ai #fototestimonidigitalitour.