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Racconti d’altri tempi

La televisione

di Agnolo Camerte

Carletto, Carletto…Chi è? Oh! Cesarino! Che fai? Niente faccio due passi per l’aringolo….Vieni? Ma sì come no, è un po’ che non ti vedo, facciamo un paio di “vasche” (giri passegiate..) e due chiacchiere.

Hai sentito? Sono 60 anni che la televisione trasmette...Ti ricordi che all’inizio si vedeva sullo schermo del cinema Rosati? Certo che lo ricordo! Riuscivo sempre ad entrare gratis, anche perché, chi aveva le lire (cento lire?) per pagare il biglietto del cinema!? Nell’altra sala del cinema Senesi, era difficile entrare a sbafo. A volte il guardiano, o maschera, chiamala come ti pare, secondo me faceva finta di non vederci mentre entravamo senza pagare il biglietto…..

   

Ti ricordi che razza di caciara combinavamo? E quel poveretto che cercava di zittirci, ne faceva più di noi ragazzini terribili….Già che risate Cesarino ci siamo fatti là dentro….

Tu lo sapevi che il cinema Senesi è stato il secondo locale aperto in Italia, dopo quello di Roma che pare fosse il Capranichetta?....Ma dai, davvero?..Proprio così raccontava il Cav. Senesi e pare che avesse ragione..Lui però non trasmise mai la televisione in sala. Solo al Rosati ad un certo punto si interrompeva la proiezione del film e si proiettavano le prime trasmissioni della Televisione…..Sembra ieri, ma in 60 anni come si è evoluta….Che effetti inimmaginabili ha avuto sulla crescita della nostra Società. Io all’inizio non è che l’ apprezzassi molto…..Mi annoiava, i notiziari, la settimana Incom mi piacevano di più; tutto sommato erano più divertenti i film di Maciste, il superforzuto, che proiettavano al cinema Senesi. Ti ricordi che applausi facevamo ad ogni incredibile prova di forza di Maciste? E le risate con quel poveretto di Guardato, che faceva da maschera in sala, e che inutilmente cercava di zittirci e di man tenere l’ordine . Era tutta una farsa che finiva in caciara….Ed era quasi sempre gratis quella allegria che non si dimentica……

Certo! E chi aveva una lira! Dopo la guerra, quando noi eravamo ragazzini, non c’era la paghetta…, al massimo andava bene se c’era la merenda pane e marmellata……

Ti ricordi che poi arrivarono le prime televisioni, quelle lunghe lunghe, per via del tubo catodico lungo e pesante. Bianco e nero naturalmente, ma non si vedeva sempre bene per via dei ripetitori che ancora non erano efficienti e ben piazzati.

Tu Carletto, mi pare che non la vedessi volentieri la televisione……

E’ vero! Ti ricordi che anche il mio cane Brenno scappava quando accendevano il televisore di casa! Veramente scappavo pure io perché sentivo il sibilo acutissimo del tubo catodico. Ti assicuro che era insopportabile, ma che ci potevo fare se avevo un udito così sensibile a quei suoni acuti che quasi nessuno sentiva…..La cosa durò qualche anno e mi fece evitare di vedere la televisione.

Meglio così, perché almeno ne approfittai per dedicare più tempo allo studio della musica.
Sai Cesarino, mi piaceva molto ascoltarla per Televisione, ma l’ho potuto fare solo quando quel maledetto sibilo sparì in quanto evidentemente i televisori furono costruiti meglio.

Noi le prime trasmissioni televisive le abbiamo viste proiettate al cinema, mentre mia moglie racconta che al suo paese fu il parroco ad averla tra i primi. Conseguentemente tutto il paese (erano poche anime) si trasferiva a casa del prete per vedere la televisione.

Insomma è innegabile la straordinaria funzione educativa portata dalla TV; non solo ha cambiato molte delle abitudini degli Italiani, ma è servita pure da collante sociale, da educatore.Riassumendo mi viene da citare la frase latina che si legge in alcuni teatri italiani. Dilectando docet. Facendoti divertire, ti insegna.Mi sembra perciò più appropriato chiamare la Tv non piccolo schermo, ma piccolo, grande Teatro, che divertendo, insegna tante cose. Ormai tuttavia occorre fare attenzione che non siano trasmessi programmi di basso profilo ( la cosiddetta Tv spazzatura). Divertendo che insegni alla società a vivere secondo criteri che ne elevino la qualità della vita morale , intellettuale e materiale. In fondo anche Dante era convinto che nati fummo per seguir virtute e veritate.

Mi auguro che la Tv nel futuro non sia governata solo dalle leggi del commercio e del profitto, e che si evolva rendendosi sempre meglio strumento per la crescita intellettuale e morale della società.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)