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Danza

Teatro Vascello – Roma – 23-28 aprile

Balletto di Roma presenta

Contemporary Tango

coreografia e regia Milena Zullo
con la partecipazione straordinaria di Kledi Kadiu

L'opera, attraverso l'uso del linguaggio contemporaneo, vuole raccontare un ballo: il tango sociale, che sempre di più sembra diffondersi nel nostro pianeta.


Milena Zullo



Kledi Kadiu


musiche: Astor Piazzola – Lucio Demare – Anibal Trailo – Juan D’Arienzo – Osvaldo Pugliese – Francisco Canaro – Angel Villoldo
maitre de ballet e assistente alle coreografie Piero Rocchetti
costumi Giuseppina Maurizi
light designer Emanuele De Maria

Segnale ulteriore del fenomeno della globalizzazione che ancora una volta anche in questo ambito, come nel linguaggio della danza tutta, contamina, unisce, condivide.

Il Tango sociale vissuto non più semplicemente come un ballo, con i suoi passi tipici, ma capace di divenire "racconto" di un modo di sentire tanto diffuso e così capace anche di percorrere con la sua musica ormai tutti i continenti della terra.

L’opera creata per il Balletto di Roma esplora una nuova contaminazione tra il linguaggio contemporaneo ed il “minimalismo” dell’incontro tra corpi che parlano di tango: incontro di un linguaggio popolare e sociale con il più ricco e variegato modulo del balletto.

Lo spettacolo narra l'abbraccio del tango, dentro il quale si colmano bisogni, aspettative, sogni, desideri e oblii, un abbraccio che ciascuno esprime arricchendolo del proprio sé e portando in esso tutta quella memoria, consapevole e non, che la vita gli ha tracciato nel corpo.

Preziosa e speciale diviene la partecipazione straordinaria di Kledi Kadiu, grazie al quale la virilità contenuta in questa danza diverrà protagonista. Intorno alla sua virilità si snocciolerà il racconto di una serata nella Milonga, come una scatola dentro la quale s'addentrano tante persone/personaggi, ove il tempo diviene Hora Zero, come più volte affermato da Piazzolla, l'attimo tra la fine e l'inizio, il tempo sospeso, dentro il quale gli incontri, le passioni, le gelosie, gli abbandoni, le fantasie, le solitudini, le tante e diverse anime verranno raccontate come un album di fotografie da sfogliare.


Danza 

Galleria Dafne Arte - Roma

Il profilo del tango

Immagini di Massimo Pennacchini

A proposito di Tango, c’è da segnalare l’interesse per questa danza del pittore Massimo Pennacchini che espone le sue tele presso la Galleria Dafne Arte di Roma fino al 4 maggio con un titolo suggestivo: “Il profilo del tango”.

Senza dubbio Massimo Pennacchini contribuisce da almeno un decennio a divulgare un aspetto del tango, quello pittorico, esponendo in Italia e all’estero superando ogni volta se stesso.

   

Alle immagini che Pennacchini ha realizzato condividendo la visione degli stessi protagonisti fino a divenire parte integrante dello spettacolo ed elemento d’insieme di un’ operazione teatrale, se ne accostano altre realizzate invece nelle milonghe, le sale da ballo del tango dove vigono leggi non scritte e ritualità la cui forza risiede nella tradizione. I rapporti fra uomo e donna, il tipo di approccio cui il ballo allude come quello più reale che pure si può realizzare, le gerarchie interne legate da fili invisibili ma tenacissimi, gli sguardi e i loro significati, tutto ha una logica da conoscere ma soprattutto da rispettare.

      

Insomma nei quadri di Pennacchini c’è tutto il mondo visibile e invisibile del tango, guardando le sue opere ci sembra di ascoltare il bandoneon che ci delizia con le sue note e ammirare una finestra su un mondo vero , fatto di persone autentiche che scambiano le loro emozioni su una pista da ballo...


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)