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Pagine Preziose

Calore

di Bill Steever

Edt

Lo scioglimento dei ghiacciai, il riscaldamento degli oceani, la desertificazione e la siccità: il nostro pianeta pare non essere mai stato così caldo. Eppure, anche se il calore è ormai un protagonista delle nostre preoccupazioni quotidiane, pochi di noi sanno davvero che cosa accade quando le temperature scalano la vetta del termometro. Pochi si sono soffermati a considerare il vero significato e le conseguenze delle roventi giornate estive, dei turbinosi incendi che inghiottiscono interi paesaggi, delle eruzioni vulcaniche o delle bombe all’idrogeno che portano in un punto della terra il potere e la violenza del sole.

Per esplorare come il calore abbia plasmato la storia del nostro pianeta e lo sviluppo del genere umano, il biologo e scrittore Bill Streever compie in questo libro un avventuroso viaggio agli estremi della scala delle temperature, alla ricerca dei luoghi e dei fenomeni più roventi che la scienza e la memoria umana possano testimoniare. In un’indagine che tiene costantemente al centro della narrazione l’esperienza diretta e la percezione soggettiva, Calore descrive con precisione che cosa avviene in un corpo umano che cammina a piedi nudi sui carboni ardenti, suda fino alla disidratazione nella Valle della Morte, sperimenta il bruciore della fiamma o della febbre; racconta la lunga sfida tra uomo e natura nel tentativo di dominare un fenomeno necessario alla sopravvivenza della specie, dalla scoperta del fuoco all’invenzione dei fiammiferi, spiega con chiarezza la chimica della cottura dei cibi, la storia dell’estrazione e dell’utilizzo dei combustibili fossili, si confronta con i grandi scenari della natura e della fisica.

Scritto con la chiarezza e l’eleganza che contraddistinguono la migliore divulgazione scientifica, Calore è un’avventura narrativa che trasmette il piacere della conoscenza, e ci invita a superare la genericità dei discorsi sulle stagioni o sul riscaldamento globale, comprendendo la ricchezza di legami che uniscono le nostre vite ai grandi fenomeni della fisica e ai più recenti sviluppi della ricerca.


Pagine preziose  

Morimondo

di Paolo Rumiz

Il Po, anzi Po senza articolo, è il grande fiume, il fiume per eccellenza. Sembra facile collocarlo, leggerlo sulle carte, menzionarne la storia. Invece no. Forse ne sappiamo pochissimo, e conoscerlo significa lasciarlo apparire là dove muore un mondo perché un altro nasca. Paolo Rumiz ci racconta che quando gli argonauti, lui e il suo equipaggio, hanno cominciato a solcarne le acque è andata proprio così: Po visto dal Po è un Dio Serpente, una voce sempre più femminile irruente e umile, arrendevole e solenne, silente fra le sue rive deserte. Paolo Rumiz sa fare del Po un vero protagonista, per la prima volta tutto narrato a fior d'acqua, in un abbandono dei sensi inedito, coinvolgente, che reinterpreta i colori delle terre e dei fondali, i cibi, i vini, i dialetti, gli occhi che lo interrogano, lo sfiorano, lo scrutano. E poi ci sono gli incontri con il "popolo" del fiume, ma anche con personalità legate dall'amore per il fiume come la cacciatrice di luoghi Valentina Scaglia, il raffinato corsaro Paolo Lodigiani, il traghettatore dantesco Angelo Bosio, il collezionista di immagini Alessandro Scillitani, l'amico dei venti Fabio Fiori, l'esploratore Pierluigi Bellavite, lo scrittore Valerio Varesi e l'amico Francesco Guccini. Cominciata come reportage e documentario, l'avventura sul Po è diventata un romanzo, un viaggio interiore, un'avventura scavata nell'immaginazione, carezzata da fantasmi, a due passi dall'anima.


Pagine preziose  

Contadini per scelta

di Giuseppe Canale e Massimo Ceriani

Jaca Book

Il tema dell’agricoltura sta tornando di attualità. Diversamente da altri pur interessanti libri sui contadini, questo è un libro dei contadini, nel senso che dà la parola alle loro narrazioni.

I testimoni che abbiamo incontrato sono i protagonisti di un’agricoltura che resiste, che costruisce esperienze plurali e che indica una via d’uscita dall’impasse dell’agricoltura industrializzata. Nelle loro narrazioni abbiamo riconosciuto la passione e l’orgoglio di essere contadini, la forte integrazione di vita e lavoro, i tratti di una contadinità che recupera saperi e tradizioni rigiocandoli dentro la modernità, intrecciandoli con saperi e modi moderni.

Sono contadini per scelta, che hanno un’idea di futuro che contiene la riconciliazione con la natura e con la società, e una visione dei rapporti economici ispirata non al profitto dei singoli ma alla ricerca del benessere collettivo. Il loro fine non è l’arricchimento, ma quello di una vita dignitosa in equilibrio con la natura, e le loro pratiche, di lavoro e di impresa, sono spesso all’altezza di un cambiamento radicale del modello di sviluppo fin qui dominante.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)