Fotografia
Fondazione Luciana Matalon, Milano
Livio Moiana
Scoprire un alfabeto rimasto nell'ombra
di Nello Taietti
Il Museo Fondazione Luciana Matalon ospita fino al 29 settembre la mostra fotografica Shapes (of freedom) di Livio Moiana, a cura di Nello Taietti.
Il corpo umano, le sue linee, il bianco e nero. Tutto questo è Shapes (of freedom) una collezione fotografica che cerca una nuova via di comunicazione.
Il movimento posturale è la lingua comune a queste immagini che diventano qui un dizionario inesplorato nel quale possiamo scoprire un alfabeto rimasto nell'ombra.
Lo spazio è una pagina bianca da riempire, le linee corporee inchiostro. A noi resta la libertà di scegliere quali siano le lettere capaci di esprimere al meglio le nostre emozioni.
Nessun titolo, né volti, nessuna spiegazione, ma libertà di interpretazione.
Le emozioni e gli stati d'animo prendono vita nelle anse del corpo, nelle sue linee e nella penombra creata dal movimento.
Livio Moiana, nato nel 1969 a Como, lavora da 20 anni come fotografo pubblicitario e ritrattista. Amante delle sfide in campo professionale ha scelto di spaziare in più settori tenendo come punto focale la persona e le sue emozioni. Da oltre 10 anni si dedica alla creazione di immagini in bianco e nero in cui il corpo umano è fonte di creazione per raccontarsi ed esprimere emozioni che ognuno è libero di interpretare. Le foto infatti non hanno titoli né descrizioni.
Nella progettazione di ogni sua immagine ci sono due fattori che non possono mancare: la musica e la ricerca del contrasto forte e deciso. Per lui le foto devono essere come un potente pugno nello stomaco o come la più dolce delle carezze.