Pagine preziose
Dall'Archivio Storico della Provincia di Milano
e Biblioteca Isimbardi
Biblioteche Popolari
tra ‘800 e ‘900
di Eva Mari
Riscopre i suoi tesori. L'esperienza delle biblioteche popolari nella provincia di Milano tra Ottocento e Novecento viene riletta
alla luce della documentazione dell'Archivio storico provinciale
e della Biblioteca Isimbardi.
La Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura - nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio, promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - ha realizzato a Milano in collaborazione con la Biblioteca Isimbardi, un’ interessante mostra che si propone di valorizzare il recupero dei documenti riguardanti le biblioteche popolari, le attività e le competenze della Provincia di Milano, dalla loro nascita sino ai primi del Novecento.
L’esperienza delle biblioteche popolari viene riletta alla luce della documentazione dell’Archivio storico provinciale e della Biblioteca Isimbardi. La storia che si desidera delineare parte dalle prime esperienze post-unitarie. La nascita e lo sviluppo delle biblioteche popolari costituiscono, infatti, un momento del più vasto processo di educazione nazionale avviato all’indomani dell’unificazione. Le iniziative in questo campo si manifestano sia a livello d’istruzione, con l’apertura nei diversi Comuni della provincia di alcune scuole, da quelle serali e domenicali a quelle tecnico-professionali, sia con la diffusione delle biblioteche popolari sul territorio provinciale.
Nel 1903 nasce il Consorzio milanese delle Biblioteche popolari del quale fanno parte la Società Umanitaria, la Società Promotrice delle Biblioteche Popolari, la Camera del Lavoro, la Società Promotrice della Cultura Popolare e l’Università Popolare Milanese.
La promozione delle Biblioteche popolari è coadiuvata dalla nascente editoria popolare di Sonzogno, Treves, Hoepli e Vallardi, cosicché il 10 aprile 1904 si aprono a Milano le prime quattro biblioteche popolari consorziate; nel 1905 e 1906 sorgono altre due biblioteche.
Nel 1908 il Consorzio milanese indice il primo Congresso nazionale a Roma, con lo scopo di promuovere su tutto il territorio nazionale un largo movimento per lo sviluppo delle biblioteche popolari. Il Congresso ha come conclusione pratica la costituzione della Federazione italiana delle biblioteche popolari con sede a Milano. In questo contesto, centrali appaiono la figura di Ettore Fabietti, già bibliotecario della Popolare milanese, poi direttore del Consorzio milanese delle Biblioteche Popolari e della Società Umanitaria quale promotrice del Consorzio.
La mostra è corredata da pannelli esplicativi e da un opuscolo che descrive, attraverso immagini e testi, i contenuti. della documentazione proveniente dall’Archivio Storico della Provincia di Milano e di una scelta di volumi in possesso della Biblioteca Isimbardi utili a contestualizzare storicamente i documenti d’archivio.
“Con questa iniziativa la Provincia di Milano aderisce all’edizione 2012 delle Giornate Europee del Patrimonio – sottolinea il Vice Presidente e Assessore alla cultura della Provincia di Milano Novo Umberto Maerna - Una partecipazione che coinvolge i nostri spazi più prestigiosi, da Palazzo Isimbardi allo Spazio Oberdan, con due importanti mostre (sull’Archivio Storico della Provincia a Palazzo Isimbardi, le opere di Gabriella Benedini in Oberdan) e la presentazione di un libro dello scrittore Stenio Solinas. Credo sia decisamente importante, in un frangente storico e sociale qual è l’attuale, soffermarci sulla rilevanza e il significato del patrimonio culturale della Nazione Europea, composta dai vari Stati e dalle loro convergenti (e complementari) Identità storiche, sociali e quindi anche culturali. Riusciremo infatti a superare la difficile crisi economica che ci attanaglia solo se sapremo ripartire dalla coscienza di noi stessi e della nostra storia, basata anzitutto sul nostro ‘patrimonio culturale’.”
La mostra su “L'Archivio storico della Provincia di Milano riscopre i suoi tesori/ Le biblioteche popolari nella provincia di Milano tra Ottocento e Novecento”: rimarrà aperta presso la Biblioteca Isimbardi, fino al 19 ottobre 2012 .