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Costume e societÀ

Politiche per la famiglia
e crisi economica

Festival della Famiglia
Palazzo dei Congressi di Riva del Garda

di Eva Mari

Al Festival della Famiglia, organizzato a Riva del Garda dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dalla Provincia autonoma di Trento, è stata sviluppata l’analisi degli strumenti più adatti per aiutare la crescita dei nuclei familiari. Nella conferenza dal titolo “Politiche per la famiglia e crisi economica” si sono alternati Luigino Bruni, Gianpiero Dalla Zuanna, Pierpaolo Donati, Linda Laura Sabbadini e Marco Zanotelli, coordinati da Chiara Valentini.

A portare il saluto della città, il sindaco Adalberto Mosaner, che si è detto felice di accogliere questo Festival dedicato a tutte le famiglie e ai bambini: “Quello della famiglia è un tema importante per il nostro Paese: come Comune abbiamo aderito con convinzione alle politiche messe in campo dalla Provincia autonoma di Trento, costruendo un Distretto famiglia e mettendo in rete tutti i soggetti che, sul territorio, si occupano di famiglia.”

L'arcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan nel suo breve intervento ha parlato invece di famiglia come: “Unità fondamentale della società, che deve ricevere la protezione e l'assistenza di cui ha bisogno.” Al Festival sono giunti anche i saluti del presidente del Senato, Renato Schifani per il quale: “La famiglia è una straordinaria risorsa per intera collettività, fondamento insostituibile per lo sviluppo e il progresso di una società aperta e solidale.”

L'assessore provinciale Ugo Rossi ha poi ripercorso le scelte amministrative della Provincia autonoma di Trento, in tema di politiche familiari: “Quattro sono le caratteristiche che distinguono la nostra legge provinciale, approvata nel 2011 a larga maggioranza. La prima è stata aver voluto mettere in campo politiche familiari che non siano qualcosa di episodico, ma strutturale, in grado di durare nel tempo. La seconda caratteristiche riguarda la volontà di rendere queste politiche trasversali, all'interno di tutti i settori della pubblica amministrazione, visto che le politiche familiari non sono appannaggio solo delle politiche sociali, ed ecco perché abbiamo messo in campo una specifica Agenzia. Il terzo aspetto riguarda la definizione di famiglia, che abbiamo cercato di evitare per ampliare le nostre politiche a tutte le famiglie contemporanee. Infine abbiamo cercato di tenere presente le tante iniziative della società civile, perché spesso le associazioni arrivano prima della pubblica amministrazione e il nostro compito è quello di sostenere questa energia vitale che c'è già in questa società. Vorrei infine - sono state le conclusioni dell'assessore Rossi - lanciare un appello forte a tutto il mondo dell'economia e delle imprese: dobbiamo riuscire a coinvolgere di più il tessuto economico e produttivo della nostra provincia, perché la famiglia è una grande risorsa.”

Come ha tratteggiato il sottosegretario Rossi Doria, la rivoluzione tecnologica degli ultimi anni ha davvero sconvolto, cambiato e trasformato l'idea di famiglia, di apprendimento e di scuola. “La società non è più quella di un tempo e questa crisi svela una cosa molto semplice che una generazione ha utilizzato il bene comune in modo tale da non consegnarlo intatto ai nostri ragazzi. Ora - ha aggiunto il sottosegretario all'istruzione - dobbiamo fare un'opera di riparazione, la scuole deve ritornare a mettere al centro i nostri ragazzi, dobbiamo riformarla cercando di investire in formazione, cultura, istruzione.” Marco Rossi Doria ha infine ricordato che in settima commissione alla Camera è proseguito il dibattito sulle misure del Governo riguardanti la scuola, nell'ambito del "decreto stabilità" e il Governo ha dichiarato che intende favorire il processo per cui ci sia un emendamento soppressivo delle ore degli insegnanti, riportandole da 24 a 18.

Per il futuro le sfide che attendono le famiglie italiane nei prossimi anni sono davvero tante, come ha spiegato dal presidente nazionale dell'Associazione italiana genitori, Davide Guarnieri. Tanto più alla luce delle scarse risorse che, troppo spesso, le scuole italiane hanno: “Le condizioni di lavoro sono spesso difficili - ha commentato Angela Nava, presidente nazionale del Coordinamento Genitori Democratici - e in questa scarsità di risorse a disposizione della scuola, vi è sempre più il contributo delle famiglie. Di contro la scuola è l'agenzia formativa per eccellenza e deve aiutare anche il genitore, perché se le famiglie vengono lasciate sole, diventano produttrici di malessere e di esclusione.”

Più critico Giuseppe Savagnoni, che dirige l'Ufficio diocesano per la Pastorale della cultura di Palermo e ha insegnato per oltre quarant'anni Storia e Filosofia nei licei statali: “A scuola si studia il passato e questo passato viene studiato come archeologia, perché non si è capaci di utilizzarlo per progettare il futuro. I libri sono diventati dei quadri senza vita, mentre dovrebbero essere finestre sulla realtà.”

Una nuova attenzione per la famiglia parte da un cambio di cultura secondo Lorenzo Dellai, presidente della Provincia di Trento: “I soldi sono ovviamente importanti se si vuole affrontare la questione fiscale che ponga la famiglia al centro. Ma per costruire politiche familiari efficaci serve tempo e soprattutto una convinzione culturale. Bisogna capire che la società non è solo Stato e individuo. È anzi principalmente fatta di corpi intermedi. Dobbiamo rilanciare l’idea di una visione più solidale e coesiva della società. Va quindi preparato il terreno per quando, usciti dall’emergenza della finanza pubblica italiana, si potranno fare riforme forti. Altrimenti anche quando ne avremo la possibilità continuerà a prevalere una impostazione più individualista che comunitaria”.

Il ministro Andrea Riccardi si è detto quindi molto contento di essere a Riva del Garda: “A respirare l'aria pulita del Trentino e l'aria pulita di una politica provinciale che ha consentito la realizzazione sinergica di questo primo Festival della Famiglia; a Trento è stato sperimentato il Festival dell'Economia, perché non fare anche quello della Famiglia? In questo momento in cui sono in discussione le autonomie locali, in cui ci troviamo di fronte ad alcune situazioni sconcertanti, c'è un autonomismo virtuoso, c'è una prassi, quella della vostra Provincia autonoma, che ha realizzato una connessione profonda fra la realtà locale, i comuni, la storia del Trentino e lo Stato. In una logica di sussidiarietà il modello regionale che avete realizzato è profondamente interessante, la crisi del regionalismo non deve trovare la risposta in un rafforzamento del verticalismo, non dobbiamo sospendere le autonomie perché talune autonomie hanno funzionato male. Questa è la nostra visione, dobbiamo avere la capacità di dire che quelle che sono esperienze virtuose debbono diventare ispiratrici di una cultura politica nazionale. Una realtà locale non significa necessariamente chiusura, ma anzi nel mondo della globalizzazione si deve rafforzare il ruolo delle città” Il ministro Riccardi ha quindi puntato l'attenzione su questa prima edizione del Festival dedicato alle famiglie: “In questi giorni rappresentanti delle istituzioni, degli enti locali, delle associazioni, ma anche studiosi, operatori, dirigenti e mondo dell'impresa discuteranno insieme sulla famiglia e questo è già un grande successo. Insieme proveremo a lavorare sul tema della trasversalità della famiglia e sulla proposizione della famiglia come soggetto per una ricostruzione del nostro Paese. Senza il sogno non va avanti nulla. Vogliamo rilanciare qui una visione della famiglia. I sogni della famiglia italiana” sottolinea Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione. La sintesi di questi giorni rifluirà nelle scelte concrete degli attori delle politiche familiari a ogni livello. Molte domande sono state rivolte al governo. Non mi voglio muovere su una linea difensiva: era possibile fare meglio, fare di più. Ma i margini di manovra non erano larghi. La crisi morde i conti delle famiglie, ma la crisi viene da lontano, dalla propensione dei governi a scaricare sulle generazioni future i propri problemi. Riccardi ha poi ricordato i primi interventi del governo: il primo Piano nazionale per la Famiglia, costruito grazie alla collaborazione organizzazioni e associazioni del Terzo Settore, e “810 milioni da investire nel 2013 dando priorità ai fondi per l’infanzia e per gli anziani non autosufficienti. E stiamo lavorando con il ministero del Lavoro per una revisione dell’Isee, cercando di ridurre le tariffe di energia elettrica e gas per le famiglie numerose, oltre a essere intervenuti sul vergognoso ed esorbitante prezzo dei prodotti dell’infanzia”.

Analisi riprese e condivise dal presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti: “L’Italia deve assomigliare sempre di più a una buona famiglia. Lo deve fare per guardare alle sfide del nostro tempo veloce e globalizzato con nuova fiducia. Il valore famiglia trova riconoscimento indiscusso. Le famiglie cambiano fisionomia, evolvono rispetto al passato. Ma il desiderio di relazione e la volontà di un progetto in comune rimangono un progetto forte e vitale per lo sviluppo della nostra società”. E poi, un invito a un senso di responsabilità più forte e continuo: “Se diventassimo un collettivo come Paese capace di prendere decisioni responsabili non solo in situazioni d’emergenza ma anche quando si capisce che ci si sta avvicinando a una crisi, il costo delle decisioni sarebbe minore. Vorrei sottolineare che uno dei risultati fondamentali di questo governo è stato riuscire a far lavorare insieme i nemici. In un parlamento, per di più a fine legislatura, è stato possibile prendere decisioni condivise. Un altro risultato significativo è essere uditi dai cittadini senza gridare. E magari essere apprezzati senza tentare di sedurre”.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)