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Arte

Riccardo Zuliani

Frammenti di Città

Blu Monde Atelier d'Arte Contemporanea
Poggio Moiano (RI)

Frammenti di città. Spazi urbani, vedute di città e scorci di metropoli, possibili o futuribili, in cui il contrasto di volumi e dimensioni è il protagonista dell'opera.

a cura di Barbara Pavan

Riccardo Zuliani è nato a Mestre (Ve) nel 1978, vive e lavora a Mestre. Si diploma con lode nel 2003 in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, con Tesi in Storia dell’Arte e nel 2007 nuovamente con lode in Nuove Tecnologie per le Arti Presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, con Tesi in Principi e tecniche della produzione video digitale. Tra le mostre principali segnaliamo: Di-Visioni/Visioni-Di, (Centro espositivo Padiglione Sloveno Biennale di Venezia ), Venezia; ARTEforte, Fiera d’Arte moderna e contemporanea di Forte dei Marmi; Kunstart 08, V° Fiera Internazionale Dell’Arte, Bolzano; Fiera Arte Contemporanea Moderna Roma, Palazzo dei Congressi, Roma EUR; 52. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, Evento nell’ambito: P3- Performative paper project. Chiostro di Santa Maria Ausiliatrice, Castello 454. Immagine dell’opera pubblicata sul catalogo ufficiale della Biennale, Venezia; ONEPLANET, collettiva, Palazzo Marcotulli, Rieti, a cura di Simone Fappanni e Barbara Pavan, con il Patrocinio di Regione Lazio, Provincia e Comune di Rieti.

Resterà aperta fino al 9 novembre la mostra personale di Riccardo Zuliani ‘Frammenti di città’, realizzata a cura di Barbara Pavan, nell’ambito della rassegna annuale d’arte contemporanea di Blu Monde Atelier d’arte contemporanea di Osteria Nuova di Poggio Moiano (Ri).

Le opere presentate in questa mostra ricalcano il tema principale del lavoro di Zuliani: spazi urbani, vedute di città e scorci di metropoli, possibili o futuribili, in cui il contrasto di volumi e di dimensioni è il protagonista dell'opera.

La tecnica compositiva racchiude molteplici input narrativi nei quali la quotidianità è materialmente presente. Attraverso il collage si scompongono i giornali in minuscoli frammenti creando audaci scorci urbani risolti in ampie vedute. Si riformula la realtà facendole acquisire un nuovo senso. Appaiono così metropoli di fantasia, dove la massa orizzontale che suggerisce case, palazzi, fabbriche, è intersecata da improvvisi elementi verticali a formare torri. L’intento è di metabolizzare e riassumere pensieri e riflessioni sulla contemporaneità. La città diventa così l’emblema del mutamento attuato dall’uomo sull’ambiente: lo spazio della tela è saturo così come quello delle grandi metropoli in cui viviamo e l’uso di prospettive gioca un ruolo fondamentale per sfuggire alla bidimensionalità e volgere lo sguardo verso i più svariati punti di fuga. Paesaggi privi della figura umana ma che all’uomo – spettatore fanno appello per completarne il senso: nel momento in cui osserviamo un'opera la rappresentazione richiama alla mente ciò che è presente nella nostra memoria, innescando un meccanismo percettivo che è parte integrante dell’opera.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)