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Teatro

Il Grande Teatro

Intenso cartellone a Verona

Inizierà il 6 novembre la stagione teatrale veronese, e fino al giorno 11 sarà Pirandello ad occupare le scene con “Così è (se vi pare)”.
Sul palco Giuliana Lojodice, Pino Micol e Luciano Virgilio, diretti da Michele Placido.

Classico anche il secondo titolo in cartellone (dal 20 al 25 novembre): “Moscheta” di Angelo Beolco con Tullio Solenghi e Maurizio Lastrico, per la regia di Marco Sciaccaluga.

In totale saranno quarantotto le recite che mescoleranno un mix di classici e di novità che vedrà alternarsi sul palcoscenico attori che si sono già più volte esibiti nella città scaligera e molto amati dal pubblico, come Umberto Orsini, Lello Arena, Alessandro Haber, e altri, come Giulio Scarpati, Alessio Boni, Giuseppe Battiston e Francesco Montanari che rappresentano per Il Grande Teatro delle prestigiose novità. Per alcuni, come Paolo Briguglia e Antonia Liskova, si tratta invece di un vero debutto sulla scena.

      

Come nella scorsa stagione si è voluto allargare l’orizzonte accostando a nomi importanti della drammaturgia mondiale, come Shakespeare, Brecht, Pirandello e Marivaux, ad autori “nuovi”, come la cinquantaduenne Yasmina Reza, scrittrice-drammaturga francese di origini russo-iraniane e il padovano Massimo Carlotto, scrittore, sceneggiatore e drammaturgo.

La rassegna continua a dicembre con “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta, a gennaio con “Il gioco dell’amore e del caso” di Marivaux e “Macbeth” di Shakespeare, a febbraio con “Oscura immensità”, tratto dal romanzo di Massimo Carlotto, a marzo con la “Resistibile ascesa di Arturo Ui” di Bertol Brecht per concludere con Art di Yasmina Reza dal 19 al 24 marzo.

La Provincia di Verona e l’Unicredit hanno affiancato la rassegna teatrale organizzata dal Comune di Verona in collaborazione col Teatro Stabile.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)