Cinema
Multisala Giorgione, Venezia
Francesco Jodice
Citytellers. Il futuro delle metropoli.
Proiezione dei primi tre lungometraggi del ciclo "Citytellers",
un progetto frutto della ricerca site-specific realizzata da un network
di artisti, antropologi, sociologi, urbanisti e film-maker.
Proiettate le prime tre pellicole di Francesco Jodice fra storie, casi-studio e filmati sugli scenari urbani delle grandi città “Citytellers”, il futuro delle metropoli al cinema al Giorgine Movie d’Essai fra Arte e Antropologia.
Il progetto è stato presentato a Venezia in collaborazione con Circuito Cinema, l’Università Ca’ Foscari nell’ambito dell’iniziativa Making Arts Project e Galleria Michela Rizzo.
Si tratta delle prime tre opere di Citytellers con la serie di film Sao Paulo_Citytellers (2006), Aral_Citytellers (2008), Dubai_Citytellers (2010). Laboratorio sul futuro delle città e le città del futuro. Indagine urbanistica, antropologica, sociale: fra storie, casi-studio e filmati che mescolano fatti documentati e stile narrativo di taglio cinematografico,il progetto, è frutto della ricerca site-specific realizzata da un network di artisti, antropologi, sociologi, urbanisti e film-maker, ideato da Francesco Jodice. e a Venezia, presentato nell’ambito di Making Arts e Galleria Michela Rizzo, rimarra fino al 30 novembre.
Per il vernissage della 27° Biennale di Sao Paulo (How to live together), Sao Paulo_Citytellers è stato presentato contemporaneamente nello spazio espositivo in forma di video installazione e nella televisione nazionale brasiliana in forma di documentario.
«Questa collaborazione si inserisce nell’articolata attività culturale che Ca’ Foscari propone ai suoi studenti e alla città – spiega Silvia Burini, pro rettore alle Attività Culturali dell’ateneo – il progetto in cui si inserisce vuole indagare e approfondire l’opera d’arte in tutti i suoi aspetti, analizzandone la nascita e lo sviluppo».
Making Art Projects: è questo è il nuovo format per raccontare la cultura a Ca’ Foscari.
Un nuovo modo di considerare l’opera d’arte partendo dalle condizioni culturali in cui l’idea si è trasformata concretamente in quadro, installazione, performance, foto, film, spettacolo... Una sorta di fabbrica dell’arte osservata in tutti i suoi processi. Partendo dall’opera vera e proprio e andando a ritroso, risalendo tutte le fasi del “montaggio”, fino ad arrivare alla progettazione e al modo in cui è nata l’idea che la costituisce.
Il punto di partenza è la cultura, intesa come memoria non ereditaria della collettività che attraverso l’arte si materializza. Con una lente d’ingrandimento sul backstage che mostra, l’opera d’arte diventa cultura.