arte
Città del Vaticano
Braccio di Carlo Magno, Roma
I tesori dell'Azerbaigian
Tra le trame della storia. I tesori dell'Azerbaigian.
Una mostra che restituisce la varietà dei legami culturali e storici
del territorio: le sale ospitano preziosi pezzi unici come tessuti,
manufatti in rame, gioielli, strumenti musicali, armi, antichi manoscritti
e copie di miniature raramente accessibili al pubblico.
L'Azerbaigian e il Vaticano di nuovo insieme per promuovere l'incontro di culture, tradizioni e religioni differenti.
L'occasione della nuova collaborazione è la mostra “Tra le trame della storia. I tesori dell'Azerbaigian”, un affascinante percorso alla scoperta del patrimonio culturale e artistico del territorio azerbaigiano, che si è inaugurato mercoledì 14 Novembre alle ore 19 nell'Aula Paolo VI, (Sala Nervi) a cui è sweguita la visita alla mostra nel Braccio di Carlo Magno in Piazza San Pietro.
La mostra nasce per celebrare il ventesimo anniversario dall'inizio delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica dell'Azerbaigian e la Santa Sede.
A inaugurare l'esposizione la First Lady dell'Azerbaigian Mehriban Aliyeva, presidente della Fondazione Heydar Aliyev, e il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Organizzata dalla Fondazione Heydar Alieyev e dall'Ambasciata Azerbaigiana presso la Santa Sede con la collaborazione del Pontificio Consiglio della Cultura, "Tra le trame della storia" offre ai suoi visitatori 100 raffinatissimi e preziosi pezzi unici dell'Azerbaigian, una collezione composita che restituisce la varietà dei legami culturali, storici ed economici di un territorio che fin dall'antichità è stato crocevia di culture e flussi migratori: tessuti, manufatti in rame, gioielli, strumenti musicali, armi, antichissimi manoscritti e copie di miniature raramente accessibili al pubblico.
La mostra, che resterà aperta fino al 5 dicembre, è ad ingresso gratuito.
Dopo il finanziamento da parte della Fondazione Aliyev del restauro dello straordinario complesso monumentale delle Catacombe di San Marcellino e Pietro sulla via Casilina, la mostra costituisce una nuova importante tappa dei rapporti tra il Vaticano e la Repubblica dell'Azerbaigian, uno stato musulmano sciita che si presenta da tempo come una nazione "laica", dialogante multiconfessionale.
La visita di Papa Giovanni Paolo II a Baku, la capitale, nel maggio 2002 ha rappresentato il primo passo di un fecondo rapporto politico e diplomatico tra i due Stati e oggi la comunità cattolica in Azerbaigian può contare su una piena dignità spirituale e sul completo riconoscimento giuridico. Anche facendo seguito a una visita del Cardinale Gianfranco Ravasi a Baku, il 29 aprile 2011 l'Azerbaigian e la Santa Sede hanno siglato un accordo con il quale viene riconosciuta e regolata la personalità giuridica della Chiesa Cattolica in Azerbaigian.