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Scienza

Palazzo Ducale, Genova

Festival della Scienza 2012

La decima edizione del festival, dedicata all'immaginazione si è svolto
tra conferenze, mostre, laboratori, eventi speciali e spettacoli nei luoghi
piè belli della città. Tra le esposizioni si segnalano: 'Semplice e
Complesso', 'Italia del Futuro Preview', 'Homines energetici' e
'I viaggi di Luca Cavalli-Sforza'. Inoltre, realizzato un laboratorio
tra arte e scienza a cura di Masbedo.

Immaginazione come antidoto alla banalità, coraggio di intraprendere nuove sfide. Differenza, personalità, libertà. Il Festival della Scienza di Genova ha festeggiato la sua decima edizione dedicandola all’Immaginazione. Per tracciare un bilancio, sui primi dieci anni di un’idea visionaria: quella di rendere la scienza accessibile a tutti e di trasformarla in un grande gioco.

Il Festival continua a guardare avanti; guarda al futuro, facendo proprie le parole di Albert Einstein: “L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, mentre l’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso e facendo nascere l’evoluzione”.

Il Festival è ideato e organizzato dall’Associazione Festival della Scienza in partnership con Regione Liguria, CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, Comune di Genova, Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e Compagnia di San Paolo e in collaborazione con Telecom Italia, partner fondatore. Dal 2010 il Festival è anche online grazie alla piattaforma multicanale festivalscienzalive.it, realizzata da Telecom Italia per consentire al pubblico della rete di partecipare interattivamente al ricco programma di conferenze.

Quest'anno sono stati 6 i Telecomincontra – Sulle spalle dei giganti destinati ad ospitare il racconto dei maestri della scienza di tutti i tempi, attraverso testimoni d'eccezione. Un ciclo di Telecom Italia Talks è entrato nei dettagli delle ricerche più innovative in tema ICT.

Il Festival ha ospitato inoltre il secondo appuntamento del progetto Italiax10. La formula dell’impresa di Telecom Italia: 10 makers in ambito scientifico e tecnologico selezionati per tasso di innovazione si sono alternati sul palcoscenico e ognuno ha avuto 7 minuti a propria disposizione per illustrare il proprio progetto di ricerca. Al termine di ciascun intervento ogni ricercatore è stato intervistato per 3 minuti, con contributi raccolti in sala e dal web da un moderatore d'eccezione.

Ospite di questa edizione è stata l’Europa intera: proprio questa Unione Europea appena insignita del Premio Nobel per la Pace 2012 che a Genova ha dato vita a una vera e propria Unione della scienza. Con il Progetto Piazza Europa, infatti, che ha avuto il suo fulcro a Palazzo della Borsa e coinvolta tutta la città, ha preso vita una grande piazza fisica e virtuale dedicata alla presentazione della ricerca scientifica europea e non solo. Un progetto corale sotto il segno dell’innovazione, dove si sono incontrati dimostratori di progetti europei, eventi realizzati da enti europei attivi nella divulgazione scientifica, spazi dedicati a realtà imprenditoriali locali, nazionali e internazionali le cui attività siano connesse alla ricerca e alle istituzioni europee. Con grande attenzione ai giovani, per tracciare il loro futuro e quello della ricerca in Europa.

Per i suoi dieci anni, il Festival ha tracciato un bilancio della sua avventura con il ritorno di ospiti importanti delle passate edizioni: Edoardo Boncinelli, Luca Cavalli Sforza – al grande genetista, per il suo novantesimo compleanno, è stata dedicata anche la mostra “autobiografica” I viaggi di Luca Cavalli Sforza – Giulio Giorello, Umberto Guidoni, Piergiorgio Odifreddi, Lisa Randall, Martin Rees, Ian Tattersall, Catherine Vidal. Per festeggiare la decima edizione del Festival torna, in una veste rinnovata, una delle mostre scientifiche più belle mai presentate, realizzata con il CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche e premiata come best exhibition al Shanghai Science Festival: Semplice e complesso.

Ritorno al futuro: il racconto di una grande avventura d’impresa e di ricerca in Enel 5.0, un museo interattivo che con tecnologie innovative e coinvolgenti ha raccontato ai visitatori il ruolo dell'elettricità nello sviluppo socio-economico del nostro Paese, ripercorrendone la storia e anticipando gli scenari futuri. La storia di Enel, che quest’anno compie 50 anni, si intreccia infatti con la storia d’Italia e del mondo e dei più significativi cambiamenti e progressi: dall’impatto dei nuovi elettrodomestici sui consumi e gli stili di vita degli italiani al boom economico degli anni ’60, fino alla nascita di una coscienza ambientale e alla globalizzazione dei mercati con le nuove sfide poste dall’innovazione tecnologica e dalla sostenibilità.

Il futuro è presente: a illustrarne le potenzialità ecco la mostra di Italo Rota Homines energetici, realizzata insieme a Repower in un dialogo aperto tra mobilità, efficienza estetica e tecnologia. Presente e passato si intrecciano, per immaginare sempre nuovi orizzonti. E allora, accanto ad alcuni dei più promettenti ricercatori italiani, si sono alternati incontri con studiosi capaci di anticipare i tempi: Renzo Piano e Fritjof Capra, noto per il Tao della Fisica. Scienziati del presente racconteranno scienziati del passato: da Alan Turing spiegato da George Dyson, storico della scienza e della tecnologia di Princeton, a Darwin raccontato da James Moore, che ne ha redatto la più completa biografia, fino a Galileo con l’astrofisico francese Jean-Pierre Luminet.

Lo sguardo del Festival è proiettato verso il domani, e verso i giovani. Proprio in quest’ottica nasce il progetto Futuro Prossimo: un palinsesto di dialoghi per un confronto tra il mondo dell’istruzione, quello economico e produttivo e le istituzioni che si occupano di lavoro. Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico, eni, Telecom Italia, Poste Italiane, Repower, Intesa Sanpaolo, Banca d’Italia, Corriere della Sera, Wired e con il sostegno istituzionale e operativo di ISTAT: è rivolto a 200 studenti eccellenti delle classi quarte e quinte degli Istituti superiori e del terzo anno delle lauree magistrali, e consiste nel mettere a confronto due professionisti che operano con competenze diverse nello stesso ambito produttivo, per far loro raccontare esperienze professionali, di vita, di studio e proporre uno scenario delle professioni molto più ricco e articolato di quello normalmente percepito. Alcuni dialoghi saranno disponibili sulla piattaforma multimediale festivalscienzalive.it che permetterà a tutti di partecipare interattivamente.

   

Dedicato ai giovani è anche il Progetto Orientascienza, promosso dall’Azienda regionale per i servizi scolastici e universitari della Regione Liguria, con una serie di laboratori e mostre in cui gli studenti possono conoscere le nuove professionalità scientifiche negli ambiti più diversi, dalla chimica (ad esempio il laboratorio Scent of Science. Il profumo e la chimica evocativa) alla fisica, dalle neuroscienze (con il laboratorio Imaging Imagination) alla geologia, fino all’applicazione delle tecnologie più innovative nelle scienze informatiche, come nel laboratorio I robot del Mare.

Mostre, laboratori, conferenze ed eventi speciali hanno coinvolto la città in modo capillare: 555 ragazzi e ragazze, selezionati tra più di 1000 candidati, sono giunti al Festival come animatori dopo aver affrontato un corso di formazione teorico e pratico. Insieme al pubblico sono stati i veri protagonisti dell’evento, rendendo un’esperienza straordinaria e suscitando la passione e la curiosità di grandi e piccini. Passione e curiosità che animano coloro che fanno parte dell’Associazione Amici del Festival della Scienza.

Per la prima volta, la Nato ha partecipato al Festival della Scienza. Con tre incontri del Center for Maritime Research and Experimentation, per esplorare le nuove frontiere della tecnologia al servizio della sicurezza: conferenza sul tema della lotta alla pirateria nei mari del mondo e gli incontri sulle ultime scoperte nell’ambito della comunicazione subacquea e dell’esplorazione degli oceani.

Anche Medici Senza Frontiere (MSF), la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo Premio Nobel per la Pace 1999, ha partecipato a questa decima edizione del Festival con l’allestimento di un Centro nutrizione simile a quelli utilizzati nei suoi progetti per combattere la malnutrizione. Il dibattito proposto:Fame di denuncia: quando il cibo non basta con Gianfranco De Maio, responsabile medico di MSF Italia, Florence Egal, Food and Nutrition Division della FAO e André Briend, pediatra e nutrizionista.

Oltre alle sedi storiche del Festival quali Palazzo Ducale, Palazzo della Borsa, Palazzo Rosso, Palazzo della Meridiana, Magazzini dell'Abbondanza e dall'anno scorso la Biblioteca Universitaria di Genova - ex Hotel Colombia Excelsior, la novità di questa edizione è il Centro Civico Burianello, nel quartiere di Sampierdarena, interamente coinvolto con mostre, laboratori ed eventi speciali.

Percorsi tematici

L’Europa della scienza La scienza? Qualcosa di globale. E infatti, anche questa edizione è internazionale, e ospita l’Europa. Il Progetto Piazza Europa - che ha avuto il suo fulcro a Palazzo della Borsa eha coinvolto la città intera – ha dato vita a un grande spazio, una vera e propria agorà dedicata all’innovazione. Un crocevia, presenti i poli di ricerca e innovazione della Regione Liguria dedicati a temi come energia, trasporti, biotecnologie, automazione. E poi i grandi istituti di ricerca italiana come CNR, INAF, ASI, ed europei come ESO e ESA. In questa grande piazza protagonisti saranno ancora una volta i giovani, ai quali saranno dedicati numerosi incontri sul futuro della ricerca in Europa. La ricerca europea sarà in primo piano non solo con incontri e presentazioni, ma anche attraverso mostre. Come Fusion Expo, prodotta dall’European Fusion Development Agreement (EFDA) della Commissione Europea che, attraverso isole tematiche e sezioni multimediali, presenta la ricerca sulla fusione termonucleare controllata svolta nei laboratori europei..

Dieci anni di Immaginazione. Visioni di ieri e “bosoni” di domani Un’edizione speciale, per festeggiare dieci anni che hanno cambiato il concetto stesso di scienza: non più qualcosa di astratto, da laboratorio, per addetti ai lavori. Ma una vera e propria festa, accessibile a un pubblico trasversale grazie a una partecipazione attiva e a una diffusione capillare sul territorio. Il Festival riflette su se stesso e nel contempo guarda avanti. Lo fa con FestivalDieci, realizzato grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo, una serie di conferenze per incontrare i grandi scienziati che in questi anni hanno contribuito al suo straordinario successo: Edoardo Boncinelli, Luca Cavalli Sforza, Umberto Guidoni, Piergiorgio Odifreddi, Lisa Randall, Martin Rees, Ian Tattersall, Catherine Vidal, John Barrow e Ian Stewart. Si rifletterà sul passato della scienza attraverso grandi scienziati del presente: un omaggio alle pietre miliari della scienza, con gli incontri Telecomincontra - Sulle spalle dei giganti: perché non bisogna mai dimenticare che la ricerca è un processo storico. Si inizierà con Alan Turing, di cui nel 2012 ricorre il centenario della nascita, raccontato da George Dyson (storico della scienza e della tecnologia di Princeton, celebre per i suoi studi sul mondo di internet). E poi Charles Darwin spiegato da James Moore, l’autore della più importante biografia sul grande scienziato inglese, Galileo Galilei raccontato da Jean-Pierre Luminet (astrofisico francese, tra i maggiori esperti di buchi neri) e Giovanni Cassini, astronomo ligure a cui è stata dedicata l'omonima sonda spaziale, illustrato da Luigi Bignami..

Si celebrano compleanni importanti, al Festival numero dieci. Come i cinquecento anni della Facoltà di Medicina dell’Università di Genova, con la mostra Stregoni aristotelici e scienziati indigeni. L’uomo e la cura: un percorso per immagini. Qui si scopre una collezione unica di oggetti provenienti da oltre cento gruppi etnici legati alle diverse tradizioni mediche del mondo e, per la prima volta, immagini tratte dall’immenso archivio fotografico: un viaggio nella storia dell’Uomo attraverso lo studio delle medicine tradizionali dei popoli. Progetti innovativi focalizzati sul binomio tra energia e bellezza sono i protagonisti della mostra Homines energetici – l’energia che ci serve, realizzati da Italo Rota insieme a Repower. Tra scooter elettrici dotati di carrelli, una sinuosa colonnina di ricarica per veicoli elettrici che diventa arredo urbano e una parabola che è in realtà un sistema termodinamico a concentrazione solare: il futuro è già qui. Tra funzionalità e design. Sempre per festeggiare la decima edizione del Festival torna la regina delle mostre interattive del Festival prodotta dal CNR, premiata come best exhibition al Shanghai Science Festival: Semplice e complesso, che non significa facile e complicato, ma “non scomponibile” e “composto”. Perché capire le parti è ben diverso da capire il tutto: al visitatore, dunque, il compito di scoprire le “relazioni”. Alla mostra è collegato un laboratorio a cura di Masbedo. Ovvero, una sorta di dibattito visivo tra arte e scienza che, ispirandosi a video performance, riunisce in un solo flusso creativo lo sguardo artistico e l’approccio scientifico. Oggetti e soggetti saranno così trasfigurati in forme diverse, e osserveremo come concetti scientifici possano migrare verso una dimensione astratta, cerebrale e fatua.

   

Immaginazione e intuizione alimentano la scienza: una sfida continua che ci spinge a indagare sul nostro passato, studiare il presente e sviluppare ipotesi sulle prospettive future. Con le conferenze di grandi visionari, capaci di anticipare i tempi e di formulare idee sorprendenti. Tra di loro Renzo Piano, che ha parlato dell’architettura al servizio della scienza insieme a Greg Farrington, direttore della California Academy of Science; Fritjof Capra, noto per il Tao della fisica e per le sue ricerche ai confini tra scienza e spiritualità orientale.

Il Festival si concentra anche sulle scoperte recenti che hanno rivoluzionato le nostre conoscenze. Ne hanno fatto parte, tra gli altri, l’incontro con Carlo Defanti, già primario di neurologia all’ospedale Niguarda di Milano che ha avuto in cura Eluana Englaro e Gustavo Zagrebelsky, già giudice e presidente della Corte Costituzionale, docente di Diritto costituzionale all’Università di Torino, che hanno parlato del tema del fine vita, Fabio Benfenati, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie del Cervello dell'Istituto Italiano di Tecnologia. La scienza si mescola alla fantascienza con lo scrittore Ian Stewart e con Nicola Pugno, professore di Scienza delle Costruzioni al Politecnico di Torino, che ha spiegato come si costruisce la tuta dell'Uomo Ragno. Alle scoperte più rivoluzionarie è dedicata l'esposizione interattiva Il dono della massa, a cura dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, per spiegare il mistero della “Particella di Dio”, ovvero il bosone di Higgs. Nuove sfide, nuove frontiere, dunque, saranno protagoniste di questa edizione. Anche con temi controversi e punti di vista inediti. Al Festival con Guido Barbujani (genetista italiano e romanziere) si parla di un nuovo progetto europeo che coinvolge genetisti e linguisti e con Giacomo Rizzolatti si affronterà l'affascinante tema dei neuroni specchio. L’autore del libro La stanza intelligente David Weinberger intravedere il futuro della conoscenza nell’era digitale e Steven Macknick con Susana Martinez-Conde svelano i trucchi della mente, tra neuroscienza e magia. Il grande astrofisico John Barrow illustra i molti tipi di universo che possono esistere al di là di quello che è il nostro orizzonte.

Immaginare? Un gioco da ragazzi. Tra globuli rossi giganti, il Bianconiglio e teorie del cavolo Il globulo rosso? Un immenso, colorato parco avventura. Una bottiglietta (biodegradabile)? Un inaspettato scrigno di parole che contiene un “message in the bottle”. Perché la scienza è così: un Paese delle Meraviglie... della Fluidodinamica, anche. Un gigantesco parco giochi, dove scoprire che persino l’orologio del Bianconiglio ha un suo fondamento scientifico. E che Albert Einstein, in fondo in fondo, era un gran giocherellone. Proprio allo scienziato dell’immaginazione è dedicata la mostra I giochi di Einstein, a cura del Museo Tridentino: per scoprire un mondo fatto di luci e colori che si dissolvono e si ricompongono. Di onde e campi elettromagnetici, dove con una stecca da biliardo si possono ricostruire traiettorie di raggi luminosi e con semplici tessere del domino capire finalmente il teorema di Pitagora. Fino a studiare gli atomi giocando a minigolf. Anche gli anfibi hanno immaginazione. Al punto da riconoscere come leader un altro pesce. Meccanico, però. Sembra fantascienza ma è già realtà, la tecnologia all’avanguardia dell’evento speciale Pesce Robot, ideato da Maurizio Porfiri insieme ai ricercatori della Università di New York, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Istituto Superiore di Sanità. Il protagonista è un automa-anfibio, capace di imitare le caratteristiche degli abitanti del mare: in alcune simulazioni, infatti, il pesce- robot è addirittura riconosciuto come leader dai pesci veri. Un “inganno” capace di aprire nuove prospettive per la salvaguardia delle specie marine.

Scienza, arte e gioco si intrecciano di continuo. La scienza è protagonista anche tra i fornelli con conferenze, laboratori e mostre che hanno come filo conduttore l’alimentazione in Sapori di scienza, un grande contenitore fa incontrare sapori e molecole: alla scoperta del nostro tubo digerente o delle caratteristiche del caffè e del cioccolato e la mostra interattiva A tavola!... in Europa, che attraverso le ricette tipiche dei vari paesi dell’Unione fornisce il pretesto per scoprire la chimica, la fisica e la biologia. Vi ritroverete a confezionare la vostra crema corpo su misura attraverso giochi con la cosmesi in La scienza vi fa belli ed a scrivere messaggi da imbottigliare in H2Oltre. Lo sport, i viaggi, il benessere personale e la cosmesi sono protagonisti in Piazza delle Feste nel grande contenitore La Scienza del Benessere, dove persino le leggi della dinamica si imparano in moto, in “sella” ad una Ducati con il laboratorio didattico interattivo di Fondazione Ducati.

Anche la matematica si trasforma. E diventa una palestra. Colorata, divertente, dove invece dei muscoli è la mente ad allenarsi. Tra rompicapi ed enigmi da risolvere: come un gioco. Con La palestra della matematica XL, Matefitness – dopo aver ottenuto da Google un importante riconoscimento come iniziativa divulgativa – rilancia e diventa Extra Large. I laboratori sono più che mai scoppiettanti e i vulcani si raccontano, come nel laboratorio dell’INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Che laboratorio vulcanico! Le rocce dell’Etna raccontano, che permette di toccare con mano lave, ceneri e lapilli. In questo viaggio tra formule e fantasia, ci sarà anche Lewis Carroll: al grande romanziere sono ispirati laboratori come AAA Coniglio bianco cercasi, durante il quale si è costruito un vero e proprio orologio, o Brucaliffi e vortici - Alice nel Paese delle Meraviglie... della Fluidodinamica. Per finire a vagare dentro un vaso sanguigno in Globulandia, dove i visitatori possono anche sfidarsi fino all’ultimo... sangue o scoprirsi tutti degli Scienziati del cavolo alle Cisterne di Palazzo Ducale: a studiare le proprietà di questo misterioso ortaggio improvvisandosi piccoli detective. In grado di cambiare (un pochino) il mondo. O, almeno, a immaginarlo.

   

Il Festival della Scienza è ideato e organizzato dall’Associazione Festival della Scienza, di cui fanno parte ASI Agenzia Spaziale Italiana, Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Genova, Codice. Idee per la cultura, Comune di Genova, Confindustria Genova, CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, Costa Edutainment, Fiera di Genova, INAF Istituto Nazionale Astrofisica, INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Provincia di Genova, Regione Liguria, Sviluppo Genova, Università degli Studi di Genova. L’iniziativa si avvale della consulenza di un autorevole Consiglio Scientifico e di un network di ricerca internazionale, nonché di contatti e collaborazioni con numerosi enti, musei e istituti sia italiani sia esteri. Associazione Festival della Scienza Presidente: Manuela Arata Direttore del Festival: Vittorio Bo Direttore Operativo: Fulvia Mangili

Consiglio Scientifico

Catia Bastioli, Roberto Battiston, Leopoldo Benacchio, Fabio Benfenati, Giovanni Amelino Camelia, Cinzia Caporale, Ilaria Capua, Elena Cattaneo, Maria Grazia Dondi, Roberto Fieschi, Franco Gambale, Michele Lanzinger, Alessandro Leto, Lucio Luzzatto, Giuseppe Malaguti, Mario Marchi, Maurizio Martelli (Presidente), Antonio Masiero, Jacopo Meldolesi, Federica Migliardo, Elisa Molinari, Orietta Pedemonte, Telmo Pievani, Giuseppe Rosolini, Saverio Russo, Giovanna Tinetti, Andrei Varlamov, Nicla Vassallo, Alessandro Verri, Elisabetta Visalberghi, Claudio Zannoni.

I viaggi di Luca Cavalli-Sforza

A cura di Beatrice Mautino in collaborazione con Francesco Cavalli-Sforza

Luigi Luca Cavalli-Sforza ha avuto una vita straordinaria: ha lavorato con premi Nobel, si è circondato di collaboratori eccellenti, ha pubblicato sulle principali riviste scientifiche internazionali ed è ufficialmente riconosciuto come uno dei più importanti genetisti viventi. Ma quello che lo ha reso davvero unico è la passione per il viaggio. A un certo punto, nel pieno della carriera scientifica, ha capito che se voleva davvero descrivere la storia dell’umanità doveva mettersi alla guida di un fuoristrada per raggiungere quei popoli in Africa che vivevano come i nostri antenati di 10.000 anni fa. La mostra restituisce al visitatore la complessità della vita e del lavoro di Cavalli-Sforza, attraverso le fotografie che lui stesso ha scattato nel corso delle spedizioni scientifiche. Un diario fatto di appunti, immagini e intuizioni che ci permette di capire qualcosa di più di come funziona la scienza.

Organizzata da Festival della Scienza - Coordinata da Codice: Idee per la cultura - Con la collaborazione di Fondazione Edoardo Garrone - Fondazione Bracco - Comune di Milano e Museo Civico di Storia Naturale di Milano.

Semplice e complesso

Semplicità e complessità... ogni giorno abbiamo a che fare con questi concetti. Ma che cosa si intende con questi termini, una volta che entriamo nel campo della scienza? Tutt’altro che sinonimi di “facile” e “complicato”, “semplice” e “complesso” indicano piuttosto il non scomponibile e il composto. Un sistema complesso, infatti, non è una banale giustapposizione di parti semplici, bensì l’insieme delle loro relazioni reciproche, che originano proprietà nuove, irriducibili a quelle dei singoli elementi che costituiscono il sistema. Per festeggiare la decima edizione del Festival della Scienza torna in una veste rinnovata una delle mostre scientifiche più belle qui presentate, premiata come “best exhibition” allo Shanghai Science Festival! Utilizzando materiali di uso comune nei più svariati esperimenti, venite qui a scoprire argomenti di attualità nella ricerca scientifica: la teoria del caos e la scienza dei sistemi complessi. La complessità infatti si manifesta ovunque nel mondo quotidiano: nelle forme della geometria della natura, nella materia, che è composta da semplici particelle, ma trae la sua varietà dalle loro diverse disposizioni, nel moto, in cui le relazioni tra posizioni ed istanti possono essere tanto ricche da renderlo imprevedibile e caotico. L’uomo invece pensa e costruisce oggetti semplici. Se cerca ovunque la semplicità, ciò che trova guardandosi intorno è sempre complessità... E ciò che vi portiamo sono questi punti di vista: spunti per guardare con occhi nuovi paesaggi consueti.

Alla mostra è collegato il laboratorio Masbedo,

A cura di CNR PSC -Promozione e Sviluppo Collaborazioni - collaborazione con Museo Civico di Storia Naturale Giacomo Doria - IUAV (Istituto Universitario di Architettura di Venezia) - Con il sostegno di CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche

Italia del Futuro Preview

L’Italia del Futuro è un progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri con lo scopo di presentare l’Italia all’estero attraverso la ricerca scientifica e i suoi sviluppi tecnologici, superando così gli stereotipi che vedono il nostro Paese soltanto come “culla della civiltà”. Il progetto, realizzato grazie alla collaborazione di alcune tra le principali realtà della ricerca italiana, comprende un contributo filmato, presentato dal noto divulgatore Alberto Angela, e una mostra scientifica interattiva, che raccoglie una selezione di esempi delle più importanti innovazioni di cui l’Italia è artefice a livello internazionale. La mostra verrà allestita negli Stati Uniti e in altri Paesi esteri a partire dal dicembre 2012. In occasione del Festival della Scienza è presentata un'anteprima del progetto nella quale sarà possibile scoprire, oltre ai ricchi contributi multimediali, alcuni dei contenuti che saranno presenti nella mostra, tra cui il primo prototipo del robot i-Cub.

Alla mostra è collegata la mostra Etruscanning (Museo di Sant’Agostino) e la mostra Lo schiaffone di Higgs (Piazza Europa, Palazzo della Borsa).

A cura di Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Italiano di Tecnologia, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Scuola Superiore Sant'Anna - Con il supporto del Ministero degli Affari Esteri

Homines energetici

L’energia che ci serve

Da sempre l’uomo cerca energia per le sue attività energia disponibile al minor costo possibile. L’ultimo secolo, tuttavia, ci ha insegnato il valore delle risorse, per questo servono soluzioni che bilancino le nostre esigenze di energia e l’ambiente in cui viviamo. Repower, operatore elettrico presenta alcuni progetti legati alle fonti energetiche, al territorio, all’innovazione tecnologica, alla mobilità sostenibile, ai servizi. Progetti che mostrano la grande attenzione di Repower verso i territori dove gli impianti devono essere realizzati, integrandoli all’identità dei luoghi, attraverso un insieme di interventi pensati a beneficio dell'area interessata che ne valorizzino le peculiarità. In mostra progetti ricchi di idee nuove, realizzati da Italo Rota insieme a Repower: un progettista e un’azienda accomunati dalla stessa visione olistica e sostenibile del fare, modellando opere e servizi in funzione dell’uomo, delle sue complessità e del suo futuro. Alcuni diorami presentano il progetto architettonico della Centrale termoelettrica a carbone di Saline Joniche (Reggio Calabria) che recupera, con particolare attenzione al contesto, l’area di una preesistente struttura industriale degli anni Settanta. Una curiosa parabola con motore stirling è in realtà un sistema termodinamico a concentrazione solare che dimostra l’attenzione che Repower dedica anche nel supporto delle nuove tecnologie. Mobilità elettrica e trasporto sostenibile sono altri due temi di grande attualità che Repower appoggia con convinzione. Uno scooter elettrico con un divertente carrello, sintetizza un nuovo stile di vita pulito, che guarda al futuro di città più vivibili, silenziose e respirabili. Al suo fianco una sinuosa Palina, la colonnina di ricarica Repower per veicoli elettrici, diventa l’emblema di un nuovo arredo urbano, dove funzionalità e design si fondono per creare una nuova estetica al servizio della mobilità intelligente.

L’evento fa parte di Immaginare il futuro con l’energia

A cura e con il sostegno di Repower.

A Tavola!

Scienza e cucina sulle tavole d’Europa

Cercare la scienza in cucina non è esattamente questione di scovare ricette... ma quest’anno vogliamo proprio farvi un regalo! Ecco perciò un tour scientifico gastronomico attraverso le tavole d’Europa; fra preparazioni e ingredienti, tecniche e cotture, vi mostriamo la scienza della buona tavola del vecchio continente. Cose da scoprire ce ne sono parecchie, anche che siamo molto più simili ai nostri cugini di quanto avevamo creduto. Possiamo interpretare una ricetta tradizionale, oppure concentrarci sull’uso di un ingrediente: vedere che effetto ha sul nostro palato usandolo in modi differenti. E una volta a casa, mano ai fornelli: non ci sono più scuse.

L’evento fa parte di Sapori di Scienza - A cura di Associazione Festival della Scienza – CNR - Università di Genova - Laboratorio di Sicurezza Alimentare - Dipartimento di Chimica e Chimica industriale - Istituto Zooprofillatico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta - Sezione di Genova - con il sostegno di Coop Liguria

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)