geografia delle emozioni
Abitare il silenzio
Convento dell'Annunziata, Sestri Levante (GE)
150 fotografi hanno risposto al concorso proposto dall'Accademia del Silenzio, dal sito web photographers.it e della Fondazione Mediaterraneo. In mostra 6 vincitori e 4 segnalati.
Si può fotografare il silenzio? Quali sono le immagini che possono raccontarlo o evocarlo? E' questa la sfida che, a partire dal mese di marzo, hanno raccolto oltre centocinquanta fotografi di tutta Italia che hanno risposto al concorso proposto dall’Accademia del Silenzio, dal sito web photographers.it e della Fondazione Mediaterraneo.
La mostra, esposta nell'ex convento dell'Annunziata, che si affaccia sulla splendida Baia del Silenzio, propone le ricerche di dieci autori (di cui sei vincitori del concorso e quattro segnalati) selezionati da una giuria composta da: Claudio Argentiero, presidente dell’Archivio Fotografico Italiano; Angiolino Barreca, direttore della Fondazione Mediterraneo; Angelo Cucchetto, editore di www.photographers.it; Duccio Demetrio e Nicoletta Polla Mattiot, fondatori dell’Accademia del Silenzio; Marco Ermentini, presidente della Shy Architecture Association; Emanuela Mancino, docente di scienza della formazione; Gigliola Foschi, critica della fotografia.
Come hanno “abitato” il silenzio gli autori selezionati? Molti l’hanno ritrovato osservando in modo quasi meditativo e partecipe la natura (come accade nella ricerca Orizzonti di Alessandro Vicario, dove il mare e il cielo sembrano specchiarsi l’uno nell’altro; o in quelle di Andrea Pirovano e di Aurelio Bormioli). Alcuni autori, con uno sguardo lento e sensibile, hanno dato voce al linguaggio delle cose o dei luoghi abbandonati carichi di memoria (Enrico Bedolo con gli oggetti quasi diafani e immateriali di Infinite Cose; Marta Rossato con i suoi abiti appesi e privi di corpi; Giuliana & Simone con le case sospese nel tempo degli Amish, e Fausto Meli entrando in una casa abbandonata in un borgo dell’Appennino). Altri hanno osservato luoghi abitualmente affollati della città, quando la notte ne modifica la fisionomia trasformandoli in spazi silenziosi, a tratti quasi onirici (come negli edifici cittadini ritratti da Fabrizio Intonti nella serie Presenze, o nel centro commerciale fotografato da Francesco Cardarelli); mentre Paola Fiorini, con un lavoro intenso e sensibile, ci comunica il linguaggio silenzioso che unisce una madre alla figlia.
Primi sei autori selezionati: Enrico Bedolo, Paola Fiorini, Giuliana & Simone, Fabrizio Intonti, Marta Rossato, Alessandro Vicario.
Progetti in evidenza: Aurelio Bormioli, Francesco Cardarelli, Fausto Meli, Andrea Pirovano.