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Weekend

La Debbia in Val di Vara

di Giuseppe Cocco

Parto col treno da Roma per la Val di Vara, direzione Rocchetta di Vara, Agriturismo biologico “La Debbia”.

Roma - La Spezia, 4 ore per sole € 39 ci credereste, poi trasferimento in automobile. Raggiunta la A12 la prendo in direzione Genova, uscita Brugnato-Borghetto di Vara. Il cielo è plumbeo, carico di pioggia e spira un vento freddo, il sole si alterna alle nuvole, ora bianche ora nere. La vista spazia sulle colline dalle quali il torrente Vara in preda alle bombe d'acqua, lo scorso novembre, è sceso trascinando tutto con sé. Traverso Borghetto di Vara, tra macerie e fango rappreso che iniziano a fare la loro comparsa in via San Lazzaro, premessa della distruzione e desolazione che mi accompagnerà lungo tutto il percorso di una strada che, continuando a salire di curva in curva, cambiando più volte nome, corre parallela al corso del torrente Vara. Il torrente che ora scorre nell’alveo, ha lasciato tratti di strada franati, fango che scivola assieme a rivoli d'acqua dai fianchi della strada, lungo tutto il percorso, tronchi di bosco scivolati a valle a decine. Quindi, via Bertucci in vista di Rocchetta di Vara, cambia nome, diventa via Battaglione Zignago e in prossimità del ponte che superava il torrente, la strada ha un’improvviso sussulto, scende nell’alveo del torrente perché le arcate non ci sono più e sono state sostituite da un ponte militare. Raggiunta, costeggiata e superata Rocchetta di Vara, la strada diventa Provinciale Brugnato - Rocchetta - Buvero - Casoni e dopo qualche curva, come Via Campo Picchiara, sale sempre più ripida di curva in curva. Dietro una curva, un gruppo di anziani alpini che continuano a bonificare i lati della strada, mettono in sicurezza i dossi e tagliano gli alberi pericolanti, grazie ad un accordo con i Comuni della valle ai quali offrono la loro opera volontaria in cambio di vitto e alloggio. Esempio virtuoso che sarebbe utile da diffondere tra i giovani disoccupati.

  

Ora dalla strada, la vista spazia fino al paese di Zignago, e passando sotto il grumo di case di Suvero, ricambia nome ancora una volta in Via Val di Vara; dopo aver lasciato sulla destra Via Petragliaga che sale al paese, scende sulla sinistra, sterrata portando in breve in località La Debbia e quindi all’omonimo agriturismo, la nostra meta.

Ci accoglie un bel cagnone dal pelo lungo color fulvo. Lì vicino un recinto dove si aggirano bei galli neri, una delle passioni di recupero di specie di Alessandro Ferrante. Ci viene incontro proprio Alessandro che ci accompagna all’interno dell'agriturismo, dove incontriamo la sorella Daniela, sempre sorridente e dinamica, impegnata tra la cucina e la sala da pranzo, dove seduti ai tavoli ci sono alcuni clienti di mezza età che si godono la tranquillità e la buona cucina a km 0.
I due fratelli, divorati dalla passione amorosa per questi luoghi che li hanno visti bambini, son voluti tornare per impegnarsi nella rivalutazione del territorio, affittando per 20 anni, restaurando e riattivando il fondo. Lui si dedica all’allevamento delle bufale e dei maiali, tira il collo ai galletti e li prepara per lei che si dedica alla cucina e all’agriturismo. Ambedue i fratelli sono impegnatissimi, lei quando non a rivalutare antiche ricette, nelle mille iniziative di promozione dei prodotti e della cucina, tipici della Val di Vara, lui presidente del Consorzio Valle del Biologico in rappresentanza anche degli altri agricoltori. Su circa 120 aziende agricole presenti, soprattutto nell'alta valle, una settantina ha avviato in blocco la conversione a partire dal 1997 ed oggi sono un centinaio.

  

Immersa nel verde dell' Alta Val di Vara, l’azienda La Debbia si estende per 40 ettari, immersa in morbidi pascoli e splendidi boschi di castagni e lecci secolari. All'interno dell'azienda è possibile incontrare tantissimi animali, sia selvatici, come mufloni, daini, cinghiali, sia allevati, quali cavalli, asini, bovini, suini, bufale.

Sono proprio le bufale la caratteristica peculiare di questa azienda zootecnica, unica in Liguria ad allevare questa specie così affascinante e intelligente di bovide.

I bufali apprezzano molto l'ampiezza dei pascoli e la frescura delle sorgenti naturali presenti alla Debbia, e crescono liberi e sereni, curiosissimi nei confronti dei visitatori, e molto affettuosi con il proprio padrone. L'azienda ha mantenuto negli anni la caratteristica conformazione dell'antico podere, con il nucleo abitativo circondato da campi coltivati e da boschi. Si passeggia lungo strade lastricate che portano in boschi di castagni e lecci secolari, meta di cercatori di funghi e di altri frutti selvatici. L'azienda è un punto di partenza per rilassanti passeggiate nei boschi e vicini monti, a cavallo, a piedi o in bicicletta. In azienda è possibile effettuare passeggiate lungo un percorso storico-naturalistico, che si snoda all'interno del bosco, e si articola in punti di sosta nei quali alcune bacheche esplicano l'importanza della vegetazione mediterranea presente, e la peculiarità dei ritrovamenti archeologici avvenuti in quella sede e risalenti al 3500 A.C.

  

L'ospitalità è cordiale ed il cibo è genuino e molto curato. Le produzioni caratteristiche sono incentrate su allevamenti di bovini e bufalini da carne, di animali da cortile e coltivazioni ortive. L'ospite, nella calma e nella pace di una vita lenta e meditativa, riscopre gli antichi sapori e profumi della cultura contadina: buona cucina genuina e casalinga preparata con carne e verdure di produzione propria a km 0; le specialità sono tagliolini di castagne, prodotti caseari di bufala e carne di bufalo, un’alimentazione biologica e dietetica dagli antipasti con torte rustiche di verdura ed erbe selvatiche, focaccine di vari gusti, pagnottine profumate al miele, insaccati di puro suino cresciuto nei pascoli della Debbia, ai primi con pasta fatta in casa con le farine più svariate in forma di tortelli di ortica o tagliolini con crema di fiori di zucca al profumo di zafferano, o ancora i simpatici i croxetti (in dialetto genovese corzétti, che si pronuncia /kur"zetti/ pasta tipica della cucina ligure), un tipo di pasta tagliata a dischetti e "timbrata" con uno stampino - conditi con il mitico pesto o, in alternativa, con salsa di noci; ai secondi di carne di bufalo, vitello o suino, fino ai numerosi profumatissimi dolci.

Tutto viene rigorosamente e amorevolmente preparato in casa dalle preziose mani di Daniela, aiutata di quando in quando dalla sua mamma. E' anche possibile acquistare i prodotti fra cui salumi, ortaggi, carne, prodotti caseari, dolci e confetture.
Una visita indimenticabile: provare per credere.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)