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Parchi e oasi dello spirito

Abbazia di San Giovanni in Argentella

Palombara Sabina

di Dante Fasciolo



L'abbazia di San Giovanni in Argentella nel territorio di Palombara Sabina ha natali incerti. Sicuramente era in costruzione fin dal IV secolo, e sviluppi si ebbero nell'VIII secolo e nell'età romanico-arcaica. La struttura odierna, in stile romanico, è divisa in tre navate asimmetriche con tre absidi semicircolari ed un sorprendente ciborio in stucco bianco abbellito da arabeschi a canne intrecciate risalenti all'XI-XII secolo. Si possono ammirare affreschi in stile gotico raffiguranti la conversione di Guglielmo d'Aquitania ad opera di San Bernardo. Di particolare pregio i mosaici policromi e disegni geometrici, opera dei famosi cosmati, artisti del marmo. Il campanile dell'Abbazia è in stile romanico con monofore, bifore e trifore.

Il territorio che circonda San Giovanni in Argentella è il tipico paesaggio sabino. Protetto dai parchi naturali dei Monti Lucretili e dei Simbruini, qui scorre l'Aniene, testimone antico degli insediamenti monastici e dei romitori. San Benedetto dimorò in una grotta del monte Taleo per tre anni intorno al 480 d.C. e tra aspre catene montuose con peculiari caratteristiche geo-morfologiche di grande suggestività, ora brulle, ora ricoperte di boschi ricchi di castagni, ciliegi, ulivi, scrisse la Regula Monachorum. Sughera e cerro fanno mostra di sé, e tra cespugli di asplenio maggiore e terebinto, marrucca ed asfodelo giallo, muovono i loro passi guardinghi donnole e ricci; e intrecciano voli la cinciarella e la cinciallegra, il picchio rosso ed il picchio verde, la civetta e la ghiandaia e, non di rado, l'aquila volteggia minacciosa.

Meta turistico-culturale raffinata, Palombara Sabina invita anche a piacevoli incontri gastronomici.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)