teatro
Museo Nazionale Etrusco ''Pompeo Aria'', Marzabotto
Festival della Commedia Antica
Sei serate tra satira, dramma, teatro classico, novelle rinascimentali e suggestioni moderne.
Tragedia e satira, musica e commedia dell’arte, suggestioni dai grandi autori classici e novelle del rinascimento bolognese. Punta sulla varietà la terza edizione del Festival della Commedia Antica di Marzabotto, sei serate ad alto coinvolgimento emotivo equamente ospitate nelle tre location del parco archeologico e della necropoli est della città etrusca e della Pieve di S. Lorenzo a Panico risalente alla metà dei XII secolo e restaurata nel 1913.
L’edizione di quest’anno propone un cartellone di assoluta novità nel panorama del teatro classico estivo.
Ha aperto la serie delle rappresentazioni il più classico dei poemetti pseudo omerici, quella batracomiomachia (“La Battaglia dei topi e delle rane”) tradotta nel 1826 da Giacomo Leopardi, a cui è seguita la performance di Alfio e Mattia Antico che hanno trascinato il pubblico nel loro mondo di percussioni e strumenti della tradizione mediterranea con “Semu suli, semu tuttu” (siamo soli siamo tutto), spettacolo classico incentrato sul prodigio della nascita dei suoni.
Il 19 luglio la kermesse si sposta alla Pieve di Panico dove la Fraternal Compagnia mette in scena “Visita al dottore”, viaggio nella figura del dottore bolognese dalle origini ai giorni nostri, tra castracani, cialtroni e venditori d’aria fritta.
Il 22 luglio si torna nel Parco Archeologico della città Etrusca per l’atto unico “I Persiani di tutte le guerre. Un filo spinato di parole sulla guerra, il nemico e la nostra fine quotidiana”, riflessioni su conflitti, aggressività e desideri di sopraffazione a cura del Laboratorio Teatro (In)Stabile, su suggestioni da Eschilo, Sofocle, Euripide, Dostoevskij, Ungaretti, Pavese e altri
Sempre nel parco archeologico, il 28 luglio Manuela Mandracchia e Graziano Piazza portano in scena “Andromaca” di J. Racine, asciutta analisi del rapporto vittima-carnefice e metafora del conflitto tra difesa della razza e bisogno di sottometterla.
Infine il 1 agosto all’interno della Pieve di Panico, Cappella Musicale e Teatro Antico di San Giacomo Maggiore presentano “Le Porrettane”, irriverente e sboccata raccolta di novelle del rinascimento bolognese, scritte da Sabadino degli Arienti, quattrocentesca penna e calamaio dei Bentivoglio.
L’area archeologica di Marzabotto è la cornice ideale per rappresentazioni di teatro classico, che ospita ogni estate fin dal 1997. Un appuntamento di grande rilevanza culturale che contribuisce a valorizzare ulteriormente un sito archeologico di suggestiva bellezza e straordinaria importanza scientifica, dimostrando al tempo stesso l’attualità e sostanziale modernità della letteratura antica.