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Ritorno alla Madre Terra

10.000 aziende agricole create da giovani nel 2012
Come realizzare il sogno in 10 mosse

di Giuseppe Cocco

Sono 9.170 le nuove imprese nate, nonostante la crisi, nel primo trimestre 2012 nel settore agricolo, l’unico che non ha visto diminuire la presenza percentuale di giovani imprenditori under 30. E’ quanto è emerso da una analisi di Coldiretti Giovani Impresa resa nota in occasione della loro Assemblea in riferimento al rapporto sul mercato del lavoro dell’ILO (Organizzazione internazionale del lavoro) e l' OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) per il G20 dei ministri del Lavoro in Messico.

340 mila ettari di terreni agricoli di proprietà dello Stato sono a disposizione dei giovani under 40.

È una legge del Governo Monti che, secondo la Col diretti, potrebbe dare vita ad oltre 40 mila imprese agricole assicurando un lavoro ad oltre 120.000 giovani.

Di queste imprese almeno 6000 potrebbero sorgere nel Lazio ove già si stanno sperimentando iniziative varie, come comunica Vittorio Sangiorgio, responsabile del settore giovani della Coltivatori Diretti.

Tra le esperienze una, sostenuta dalla Confederazione Italiana Agricoltori, dal nome evocativo: “Coraggio”.

Nel tempo della crisi il ricambio generazionale in agricoltura è più alto che in altri settori con la presenza di giovani agricoltori che è rimasta percentualmente stabile mentre nell’attività manifatturiera si è più che dimezzata negli ultimi 30 anni. Oggi in un caso su dieci i giovani imprenditori scelgono proprio il settore agricolo per avviare una attività. Il 33% dei giovani agricoltori italiani si trova in fase di espansione aziendale, al Nord come al Sud, contro il 10% della media nazionale. Gli under 30 sono particolarmente attivi nell’export, con il 13 per cento che vende oltre confine, contro una media nazionale dell’8%. Il 40% dichiara inoltre di aver aumentato il proprio fatturato nell’ultimo anno, secondo un sondaggio Coldiretti/Swg.

Per trasformare il desiderio di diventare agricoltore in realtà la Coldiretti ha presentato il vademecum su “Come aprire una azienda agricola” per rispondere alla domanda delle giovani generazioni. Un sogno più facile da realizzare anche grazie alle opportunità offerte dal decreto sulle liberalizzazioni in cui si prevede la possibilità di affitto, oltre alla vendita, dei terreni agricoli demaniali, con prelazione a favore proprio dei giovani agricoltori.

In ogni dove va consolidandosi l’idea di dedicare un po’ più di tempo libero al verde.

Non è certo un caso: il bisogno di un recupero della dimensione umana e ancor più sentita se in rapporto con la natura, va rafforzandosi nelle menti e nei cuori dei cittadini.

Ecco allora moltiplicarsi i fiori sui balconi e alle finestre, ad illuminare il grigio degli anonimi palazzi cittadini, ecco sorgere piccoli orti ombreggiati dalle siepi che separano casa e strada , per non parlare poi del movimento “ortista” che coinvolge scuole, aziente e condomini.

Insomma, uomini e donne al lavoro con rastrello e annaffiatoio: rose per i compleanni e pomodori per fresche insalate estive.

“Una opportunità fortemente voluta dalla Coldiretti che potrebbe riguardare fino a 338mila ettari di terreni agricoli pubblici, dai quali potrebbero nascere fino a 43mila nuove imprese agricole condotte da giovani”, ha affermato il delegato nazionale di Coldiretti Giovani Imprese Vittorio Sangiorgio. Il fatto che il settore agricolo sia il terzo settore che attrae maggiormente i giovani che vogliono investire in impresa in Italia, dopo commercio e costruzioni, è un dato incoraggiante che permette, ad esempio, a un giovane siciliano di non abbandonare il Sud, sviluppare le potenzialità del suo territorio e contribuire allo sviluppo della comunità locale.

  

Per far nascere una impresa è prima di tutto prioritario avere un “idea” d’impresa intorno alla quale sviluppare un progetto senza fermarsi alla semplice visione bucolica. Non accontentarsi delle ipotesi più tradizionali, ma considerare l’ampio spettro di opportunità offerte dal settore che ha esteso le sue competenze dalla produzione alla trasformazione e vendita di prodotti alimentari. E ancora dalle agroenergie fino all’offerta di servizi alle scuole come le fattorie didattiche, ma anche alle pubbliche amministrazioni per la cura del verde. Confrontarsi con chi ha già fatto esperienze analoghe o simili, visitando direttamente le aziende in Italia e in Europa, contribuisce a focalizzare l’idea e ad individuare le migliori soluzioni.

Dopo aver verificato la tenuta dell’idea e averla trasferita in un progetto concreto con la collaborazione di esperti, vanno individuate le opportunità concrete che ci sono sul mercato in termini di località, aziende e professionalità. Non è raro trovare occasioni di acquisto soprattutto nelle aree interne o di montagna dove l’attività di coltivazione e di allevamento è più difficile, ma si possono cogliere opportunità per il turismo rurale. Inoltre occorre verificare le alternative dell’acquisto, dell’affitto o della semplice gestione aziendale considerato che sono molti gli agricoltori anziani che non hanno alcuna intenzione di cedere la propria azienda, ma sarebbero disponibili a collaborazioni. Verificare le eventuali ipotesi di dismissioni di terreni pubblici da parte delle autorità pubbliche.

Individuato il fabbisogno finanziario complessivo soprattutto per i giovani sotto i 40 anni di età occorre verificare l’esistenza di agevolazioni per lo specifico progetto considerato.

  

Le agevolazioni per la maggioranza sono di natura comunitaria e vengono erogate attraverso le regioni con la consulenza dei centri Caa avviati anche dalla Coldiretti “per l’eventuale acquisto della terra occorre verificare la possibilità di un mutuo presso Ismea nell’ambito dei finanziamenti della piccola proprietà contadina, mentre molte banche offrono condizioni specifiche anche grazie ad accordi con il Consorzio fidi Creditagri Italia, promosso dalla Coldiretti per la ricerca delle migliori condizioni di accesso al credito e che ha già garantito 100 milioni di euro di investimenti proprio a favore dei giovani agricoltori.

Dal punto di vista burocratico sono tre i passaggi fondamentali: apertura di una Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate, iscrizione al Registro delle imprese, sezione speciale Agricoltura, presso la competente Camera di Commercio e iscrizione e dichiarazione presso l’Inps.

Una formazione di base in campo agricolo è importante, ma non decisiva anche perché - ha concluso la Coldiretti - sono numerosi i corsi di formazione professionale organizzati a livello regionale per acquisire competenze e avere la qualifica di imprenditore agricolo dal punto di vista fiscale.


La Quercia, albero simbolo d’Italia

Hai un nome che indica possanza, forza e vigore, generosità.
Ti vanti della tua chioma, rigogliosamente verde,
e mostri le tue foglie lobate ed ondulate,
gelose nel custodire la ghianda, frutto oblungo, prima che cada in terra.

Le tue robuste radici spingono nel profondo argilloso o sabbioso,
in cerca di sali minerali per nutrirti a dovere,
e in cerca d’acqua per smorzare l’arsura quando il sole picchia d’estate.
E se è vero che adori il caldo, anche afoso,
è pur vero che non ti lasci intimidire dal gelo dell’inverno.

Vivi a volte isolata, e spicchi in cima a dune di sogno,
ma ami anche essere in compagnia nei boschi:
querceti di antica storia come “la Mesola” bagnata dal Po;
o della “Fontana” in piena padania; o del silenzioso “Ticino”.

Trovi comodo ogni dove, in pianura e in collina, dal mare ai monti,
e hai spinto le tue dimore dal Mediterraneo al Caucaso
fraternizzando con tante specie dell’universo vegetale,
a cui fai da padre o fratello maggiore con severità:
austera effigie, scsultura naturale protettrice.

Tra le tue foglie, sicuri nidi di uccelli sono riparati;
lungo i tuoi rami, miriadi di piccoli insetti trovano rifugio;
e dai spazio ai giochi di ragazzi acrobati che scalano la tua cima.
Sotto la tua ombra, consuma il suo desco l’umile contadino;
mentre giovani coppie nascondono effusioni d’amore.

Maturo e consapevole offri il tuo robusto legno all’uomo:
in tempo memorabile hai permesso navi forti e durevoli;
hai piegato le tue toghe per botti di prezioso vino;
hai custodito pane e formaggio nelle mattere contadine,
e hai preso raffinate sembianze in mobili di pregio,
infine hai ceduto al fuoco per scaldare mani tese al camino.

Le tue ghiande hanno nutrito a lungo animali,
e apparecchiato ottime bevante caffeinizzanti per l’uomo;
cotte alla brace e macinate hanno lenito ferite,
con esse, la medicina dei nonni ha guarito tosse,
e insieme a foglie e corteccia, preparato decotti miracolosi.

Anche gli Dei ti hanno reso l’omaggio che meriti:
Zeus ha scelto un querceto per sposare Era
e ti ha elevato a simbolo insieme all’aquila e al fulmine.
Sei stata quercia tagliata da Atena per la prua della nave Argo,
e il Campidoglio di Roma ha scelto di erigersi sul querceto amico.
Perfino Robin Hood, ti ha amato e presso di te dimorato.

Oggi, pochi fanno attenzione alla tua presenza, ma tu ci sei:
intorno a noi, più viva che mai, albero simbolo d’Italia.

di Dante Fasciolo


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)