Costume e societÀ
27 ottobre 2012 - 10 marzo 2013
Roma – Palazzo delle esposizioni
Sulla Via della Seta
Antichi sentieri tra Oriente e Occidente
Mostra organizzata da American Museum of Natural History, New York
in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo and Codice. Idee per la Cultura, Torino
a cura di Mark Norell
sezione italiana a cura di Luca Molà,
Maria Ludovica Rosati
e Alexandra Wetzel
l'llestimento della mostra è a cura di
Marisa Coppiano
La Via della Seta. Difficile immaginare un’espressione più suggestiva di queste quattro semplici parole. Che cosa evoca nella vostra mente? Terre lontane ed esotiche, imperi scomparsi da tempo, potenti conquistatori? Faticosi viaggi su dune roventi mosse dal vento e aspri terreni montuosi? Ricchi scambi commerciali di seta, pietre preziose, spezie e altri prodotti, ma anche di idee, religioni, invenzioni? La Via della Seta rappresenta tutto questo e molto altro.
La Via della Seta non era una strada come la intendiamo noi oggi, anche se a volte è descritta come la “prima strada di comunicazione mondiale”. Si trattava piuttosto di un vasto intreccio di itinerari che si estendevano per tutta la Cina attraverso l’Asia, in direzione dell’Europa, con collegamenti a vie trasversali che portavano a nord e a sud.
Si ampliò per molti secoli e venne percorsa, in lungo e in largo, da coraggiosi viaggiatori e mercanti provenienti dalle culture più diverse. Era utilizzata per trasportare grandi varietà di merci, manufatti, innovazioni e fedi attraverso un paesaggio estremamente ostile. La storia della Via della Seta è indissolubilmente legata alle culture delle terre che attraversava: ai loro conflitti e alleanze, alle influenze reciproche e alle caratteristiche di ciascuna di esse, ai doni che si scambiavano e che hanno lasciato al mondo.
All’apice del suo utilizzo, durante la dinastia Tang (618-907 d.C.), in Asia prosperavano gli imperi più potenti al mondo, e mercanti, messaggeri, pellegrini e altri spiriti intrepidi si spostavano ogni anno su quel reticolo di strade.
Il suggestivo nome Via della Seta non è nato insieme alla strada stessa: fu coniato solo nel 1877 dal barone Ferdinand von Richthofen (1833-1905), esploratore e geografo tedesco che per primo la definì Seidenstrasse. Parte del successivo interesse potrebbe essere attribuito al fascino evocativo del termine, benché un po’ ingannevole.
La materia prima che diede il nome alla Via della Seta fu certamente quella che agli occidentali appariva la più esotica e stupefacente. Ma la seta, ovviamente, non era l’unica merce di valore trasportata lungo il viaggio, diventato ormai un percorso a doppio senso. Verso oriente, in direzione della Cina, le carovane viaggiavano portando con sé oro, avorio, pietre preziose e vetro, mentre a ovest le missioni trasportavano pellicce e manufatti in ceramica, giada, bronzo e legno laccato.
Se pensate che il viaggio lungo la Via della Seta fosse un percorso sempre soffocante e sabbioso, ricredetevi.
La globalizzazione del mondo antico
Più di duemila anni fa, mercanti, pellegrini e soldati affrontarono le ripide montagne e i pericolosi deserti dell'Asia centrale per scambiare beni di lusso, reperire testi sacri, conoscere e dominare popoli lontani: fu così che a poco a poco si creò quella rete di percorsi riassunti poi sotto il suggestivo termine di "Via della seta".
La mostra organizzata in collaborazione con l'American Museum of Natural History di New York ripercorre il lungo viaggio da oriente verso occidente nel periodo tra il VII e il XIV secolo d.C, rappresentando la moltitudine di culture che animavano la Via della Seta attraverso la ricostruzione di quattro città simbolo: Chang'an, l'odierna Xi'an, la capitale cosmopolita della dinastia cinese dei Tang; Turfan, città-oasi del deserto del Gobi; Samarcanda, grande centro mercantile e culturale; e infine Baghdad, capitale del mondo islamico e sede del califfato.
Una sezione, realizzata in esclusiva per l'esposizione italiana, a cura di Luca Molà, Alexandra Wetzel e Ludovica Rosati, approfondisce il rapporto di alcune città italiane - soprattutto Venezia e Genova - con l'estremo Oriente negli ultimi secoli del Medioevo. Infatti, se Marco Polo è certamente il viaggiatore più conosciuto, va ricordato che non è stato il solo a cercare fortuna in Cina ai tempi del dominio mongolo: le fonti documentarie testimoniano con assoluta certezza la presenza di un nutrito nucleo di mercanti italiani nella Cina dell'epoca.
Le sezioni della mostra
CHANG’AN (XI’AN)
Si parte dalla capitale della dinastia Tang (618-907 d.C.), situata nel cuore della pianura centrale cinese e contraddistinta da tolleranza religiosa e una solida struttura amministrativa.
I numerosissimi reperti di statuine raffiguranti cammelli carichi di merci e palafrenieri, dignitari, attori, musici con tratti marcatamente stranieri, creano un'immagine viva e movimentata della metropoli da cui partivano le carovane dirette a nordovest.
TURFAN
Grazie al suo sofisticato sistema di irrigazione, l'oasi di Turfan, situata sulla rotta che circonda a nord il terribile deserto Taklamakan, diventò uno dei grandi centri commerciali della Via della seta. La ricostruzione fedele di un "karez" di irrigazione consente al visitatore di rendersi conto della portata di quest'invenzione, che ha permesso la trasformazione di piccole oasi in centri urbani circondati da terreni agricoli.
SAMARCANDA
Situata nell'odierno Uzbekistan, Samarcanda era il cuore della civiltà sogdiana, i cui mercanti arrivavano fino in India, in Persia e in Cina. Vi si poteva trovare ogni bene di lusso e genere di svago, ma la città rappresentava anche uno dei più importanti punti d'incontro tra culture lontane. La mostra mette in evidenza come l'uso della carta, abbia reso possibile la documentazione di transazioni commerciali e la trasmissione di testi sacri.
BAGHDAD
La città, fondata nel 762 d.C. sulla riva occidentale del fiume Tigri, fu la capitale della dinastia araba degli Abbasidi (750-1258). Verso la fine dell'VIII secolo Baghdad era il centro intellettuale del mondo islamico, in cui fioriva la ricerca nei campi delle scienze, della letteratura e della tecnologia. Esempio dell'alta tecnologia artigianale raggiunta all'epoca in questi territori è la produzione di oggetti in vetro.
IL COMMERCIO VIA MARE
Da Baghdad le strade si dividevano: a sud le carovane proseguivano verso il Golfo Persico, mentre a nordovest, attraverso la Siria, giungevano al Mar Mediterraneo. Cambiamenti politici e progressi tecnologici fecero però incrementare il commercio via mare, più veloce e più sicuro.
Così, tra il IX e il X secolo, il trasporto marittimo crebbe e le merci iniziarono a partire dalle coste meridionali della Cina.
L’ITALIA E L’ORIENTE
La sezione realizzata in esclusiva per la tappa italiana, mette a fuoco il rapporto tra la Via della seta e l'Italia all'epoca dell'impero mongolo (XIII-XIV secolo), quando un gruppo di mercanti italiani si stabilì nella Cina dominata da Kubilai Khan e dai suoi successori (1272-1368), missionari europei giunsero in Estremo Oriente e ambasciate mongole arrivarono fino alla sede del Papa.
Le miniature documentano l'immaginario esotico nato attorno alle notizie che provenivano dall'Oriente, mentre un manoscritto mercantile del XIV secolo offre consigli pratici per il viaggio, inclusi itinerari, tempi di percorrenza, dazi, popoli e città.
Una selezione dei prodotti importati dall'Oriente documenta come il commercio dell'epoca non fosse unilaterale né limitato alla seta, bensì imperniato sullo scambio reciproco di svariati articoli di lusso.
Incontri sulla Via della Seta - 8 novembre 2012 - 21 febbraio 2013
La Via della Seta è stato un grande percorso di trasmissione culturale e di scoperta, un viaggio fra meraviglie naturali e straordinarie città, al centro del nostro immaginario sull'Oriente come Samarcanda e Baghdad, animate da moltitudini di mercanti, guerrieri, monaci e guidate da potentissimi signori e capi religiosi.
Questi incontri intendono tradurre la ricchezza visiva della mostra attraverso la narrazione diretta di studiosi, scrittori, giornalisti, scienziati e viaggiatori, tra i maggiori esperti dell'argomento, che accompagneranno il pubblico fra scoperte scientifiche e usanze quotidiane, storie di singoli uomini dal destino affascinante e di interi popoli.
Un percorso che aiuterà a legare la prima esperienza di globalizzazione della Storia alla complessità dell'economia e della cultura contemporanee.
Il “Grande Kane” e la Cina dei Mongoli
Alexandra Wetzel - 8 novembre
Chi era Khubilai Khan, "lo signore degli signori" che Marco Polo tanto ammirava? Com'è stato possibile che un popolo straniero arrivasse a conquistare l'intera Cina e con quali strategie gli invasori riuscirono a mantenere il potere per quasi cento anni? Erano davvero così tolleranti e cosmopoliti come afferma il mercante veneziano? Si presenta l'immagine della Cina ai tempi del dominio mongolo, le riforme politiche e le novità culturali, soffermandosi sulla vita quotidiana e sulle credenze di una popolazione multietnica.
I mercanti italiani e i tesori dell’Oriente:
un primo esempio di globalizzazione economica
Luca Molà – 15 novembre
Grazie all'unificazione di gran parte del continente asiatico da parte dell'Impero dei Mongoli, tra il 1250 e il 1350 i mercanti di Genova e Venezia possono per la prima volta percorrere le vie della seta. Sarà un secolo di grande vivacità negli scambi tra Oriente e Occidente, che porterà a una maggiore conoscenza reciproca e che vedrà l'Italia all'avanguardia nel creare una rete di traffici su scala mondiale.
Strada bianca per i monti del cielo
Mario Biondi - 22 novembre
Noi europei siamo una popolazione stanziale ma amiamo i viaggi in un modo viscerale e profondissimo. Conserviamo in qualche angolo nascosto della nostra anima una vocazione al nomadismo. Mario Biondi, autore di straordinarie avventure di viaggio, quell'ancestrale desiderio di vagabondare sul globo l'ha coltivato per tutta la vita. Il suo racconto ci fa tornare a essere nomadi lungo la Via della Seta.
“Qui v'hae tanta seta ch'è meraviglia”
Visioni d’Oriente nell’europa medioevale
Maria Ludovica Rosati - 6 dicembre
Il mito dell'Oriente ha origini lontane. Agli occhi dell'Europa medievale, l'Asia misteriosa è stata culla di mostri, ma anche scrigno che custodiva infinite ricchezze, prima tra tutte la seta. Attraverso le parole dei viaggiatori e le testimonianze dell'epoca si racconterà la nascita del binomio fantastico "Oriente-Seta" e il ruolo giocato dal prezioso filato nell'immaginario occidentale.
Sulle orme di Marco Polo e oltre per i bachi della seta:
italiani in cina, a Bukhara, in Giappone nell’800
Caludio Zanier – 13 dicembre
Quando una grave epidemia dei bachi mise in crisi la produzione di seta in Italia, che allora era il secondo produttore mondiale di quel genere di lusso, centinaia di imprenditori percorsero tutta l'Asia per oltre trent'anni, con grandi rischi personali ed enormi spese, alla ricerca di bachi sani per portarne le uova in Italia e far ripartire quell'industria.
Marco Polo 2010-2012:
con la genetica, attraverso etnie, gusti, tradizioni, culture
Paolo Gasparini e Enrico Balli – 20 dicembre
Qual è la relazione tra genetica e gusto? Si possono usare le tradizioni alimentari per ricostruire la storia delle popolazioni? Una spedizione scientifica ha ripercorso la Via della Seta con l'obiettivo di capire le correlazioni tra genetica, preferenze alimentari e tradizioni enogastronomiche. Oltre 20mila chilometri percorsi attraverso dieci diversi paesi situati lungo l'antica Via della Seta e più di 1000 persone campionate.
Jingjiao, Religione della Luce – tracce del cristianesimo siro-occidentale
in Cina attraverso l’archeologia
Marco Guglielminotti Trivel – 10 gennaio
Il cristianesimo siro-orientale, comunemente definito "nestoriano", venne introdotto in Cina in epoca Tang e si diffuse fortemente sotto il dominio mongolo degli Yuan. Marco Guglielminotti Trivel, attingendo anche dalla personale esperienza di archeologo in Cina, racconta quali testimonianze materiali rimangono di questo straordinario scambio tra Oriente e Occidente.
Matteo Ricci: Un gesuita alla corte dei Ming
Michela Fontana – 17 gennaio
Un mondo lontano e pressoché sconosciuto, dove uomini dagli occhi a mandorla parlano una lingua incomprensibile, la pittura è priva di prospettiva e la religione non concepisce un Dio che governa l'Universo. Così apparve la Cina al missionario gesuita che, a fine Cinquecento, si recò da solo alla volta dell'impero dei Ming. Michela Fontana riporta in vita l'esperienza del grande personaggio che, grazie alla sua istruzione e all'apertura intellettuale nei confronti del "diverso", portò la cultura e le conoscenze scientifiche occidentali in Oriente.
Porcellana e cioccolata: la “globalizzazione” del gusto
Marta Caroscio – 24 gennaio
Mentre nell'Europa del Settecento le "botteghe della cioccolata" si moltiplicano accanto a quelle del caffè, la porcellana cinese arriva in grandi quantità sul mercato europeo: ricercata, imitata, collezionata, sicuramente usata anche per bere la cioccolata. Possiamo parlare di globalizzazione del gusto? Oppure si tratta di una moda per pochi?
La via della seta oggi: tra ricerca scientifica e storia
Silvia Cappellozza – 31 gennaio
Un viaggio attraverso esperienze e avventure di altri tempi che hanno come protagonista il baco da seta. Passato e presente si intrecciano in un avvincente racconto denso di contenuti scientifici e affascinanti curiosità. Silvia Cappellozza, del Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura (CRA), il più grande ente italiano di ricerca in agricoltura, accompagnerà gli spettatori in questo viaggio.
Seta e veleni: Racconti dall’Asia centrale
Duilio Giammaria – 7 febbraio
Che cosa si nasconde nella steppa asiatica, sulle coste orientali del Mar Caspio e nel Mare d'Aral? Profondo conoscitore di quelle zone, Giammaria ricostruisce la sua lunga esperienza di inviato in Asia Centrale alla scoperta di quei luoghi che un tempo erano il regno dello sfarzo e che oggi soffrono le conseguenze dello sfruttamento.
Seta, l’antico materiale del futuro
Fiorenzo Omenetto 21 febbraio
Si produce in modo sostenibile, rinforza altri materiali e viene usata in medicina per una molteplicità di scopi. Uno dei materiali più eleganti che la natura ci offre viene usato oggi dagli scienziati per produrre componenti ottici e optoelettronici nanostrutturati. Fiorenzo Omenetto racconta come partire dal filato del baco da seta per arrivare a vere e proprie meraviglie della tecnologia.
Trame d’Oriente
percorso grandi mostre - Sulla Via della Seta
Laboratorio per i ragazzi
27 ottobre – 10 marzo
In occasione della mostra Sulla Via della Seta, il Laboratorio d’arte propone un itinerario in mostra da Oriente a Occidente, via mare e via terra, per seguire carovane di persone e merci lungo le vie della seta. A ogni tappa si scoprono culture diverse, scambi di oggetti, idee e tradizioni.
In laboratorio un’installazione di fili intrecciati creata dall’illustratrice Vittoria Facchini, autrice del libro Per filo e per segno (Donzelli editore). Per connettere le storie millenarie di mercanti, pellegrini e ambasciatori che hanno animato il viaggio più affascinante dell’antichità, andata e ritorno.
in occasione della mostra lo Scaffale d'arte propone
Per filo e per segno : Fili di lana, seta e cotone si intrecciano nel libro e nell'installazione dell'illustratrice Vittoria Facchini per tessere insieme, grandi e piccoli, sorprendenti trame di storie colorate.
Al cinema lungo la Via della Seta - dal 27. 10. al 6.12
Un progetto a cura del Palazzo delle Esposizioni, con la collaborazione della Cineteca di Bologna dal 27. 10. al 6.12
Si parte alla scoperta della Via della Seta attraverso il cinema! Un viaggio a tappe tra grandi metropoli, pericolosi deserti e montagne invalicabili, negli stessi luoghi che mercanti, pellegrini e soldati affrontarono in un passato lontano (come ancora oggi) per trasportare merci preziose, scambiare scoperte e credi religiosi tra il lontano Oriente e l'Europa. Faremo inoltre una sosta al cinema in tutti i Paesi del nostro viaggio, per vedere i film più rappresentativi della loro migliore produzione contemporanea, e conoscere, attraverso lo sguardo critico di grandi autori, le storie private e le tensioni sociali di un'area geografica al centro di molti conflitti dell'epoca contemporanea.
Un viaggio emozionante dall'Italia al Medio Oriente, dall'Asia Centrale alla Cina, ma anche un percorso nel tempo, dal passato al presente: dalle esperienze di antichi mercanti e guerrieri - le origini culturali e religiose delle grandi civiltà orientali - alle storie di oggi, che riflettono il peso e la violenza della Storia sulla quotidianità delle persone comuni, spesso costrette a scontrarsi con le contraddizioni dei loro paesi o in fuga verso un altrove sempre più inospitale.
03/11/2012 21:00
TURCHIA. C'era una volta in Anatolia - cinema
ingresso libero
di Nuri Bilge Ceylan. Turchia, Bosnia Erzegovina, 2011, 150' - v. it.
Il pluripremiato genio del cinema turco gira con stile formidabile un anti-poliziesco anomalo e dilatato, mettendo a nudo il nostro lato oscuro, attraverso le peregrinazioni di un gruppo di poliziotti alla ricerca di un cadavere, che un assassino smemorato ha sepolto nella steppa dell'Anatolia.
07/11/2012 21:00
IRAN. Una separazione - cinema
ingresso libero
di Asghar Farhadi. Iran, 2011, 123' - v. it.
Orso d'oro a Berlino e Oscar come miglior film straniero, questo film tra i più originali degli ultimi anni riesce a mostrare, sotto la facciata di un conflitto familiare, la condizione di un intero Paese spezzato a metà, aggirandone la censura con un racconto privato che rivela un dramma di portata universale.
09/11/2012 21:00
IRAN. Il cerchio - cinema
ingresso libero
di Jafar Panahi. Iran, Italia, 2000, 90' - v. it.
Il capolavoro del grande regista iraniano, condannato due anni fa al carcere e al divieto di realizzare film, conquistò il Leone d'oro a Venezia per l'intensità dello sguardo sull'universo femminile in una società rigida e codificata. Otto incredibili ritratti di donne, storie di quotidiana sopravvivenza e solitudine.
11/11/2012 21:00
AFGHANISTAN. Viaggio a Kandahar - cinema
ingresso libero
di Mohsen Makhmalbaf. Iran, Francia 2001, 85' - v. it.
Girato molto prima dell'11 settembre, resta ancora oggi un'opera fondamentale per comprendere le sofferenze e le contraddizioni di un Paese martoriato dal regime talebano. Film di straordinaria potenza visiva e rigore nella denuncia di un'odissea moderna.
15/11/2012 21:00
AFGHANISTAN. Cose di questo mondo - cinema
ingresso libero
di Michael Winterbottom. UK, 2002, 88' - v. it.
Sconvolgente on the road di due giovanissimi profughi afghani in fuga verso un Occidente 'dorato'. Nascosti in camion e container, attraversano l'antica Via della Seta, oggi itinerario del contrabbando d'oppio e via crucis per milioni di profughi, a cui è dedicato questo film indispensabile, meritato Orso d'oro a Berlino.
17/11/2012 21:00
KAZAKISTAN. Tulpan, la ragazza che non c'era - cinema
ingresso libero
di Sergey Dvortsevoy. Germania, Kazakistan, 2008, 100' - v. it.
Rivelazione del nuovo cinema kazaco, ha trionfato a Cannes nella sezione Un Certain Regard per la visione poetica e sospesa di due mondi in contrasto: quello dei pastori nomadi, dominati dalla violenza della natura nella steppa desertica, e quello cittadino, sogno di una modernità contro gli ostacoli della tradizione
20/11/2012 21:00
TAJIKISTAN. L'angelo della spalla destra - cinema
ingresso libero
di Jamshed Usmonov, Tajikistan, 2002, 90' - v. it.
Ispirato alla leggenda islamica che pone due angeli sulle nostre spalle a registrare le azioni buone e cattive, questo film sorprendente per il tono ironico e surreale, è una parabola violenta e nera che restituisce perfettamente la condizione di incertezza sociale delle ex repubbliche sovietiche.
22/11/2012 21:00
INDIA. Raavanan - cinema
ingresso libero
di Mani Ratnam. India, 2010, 137' - v.o. sott. it. e ingl.
Capolavoro del nuovo cinema indiano che piega lo stile Bollywood più sgargiante (spettacolarità sfrenata, tripudio di balletti, suspense) alle esigente del grande cinema d'autore, trasformando l'antico poema epico Ramayana in un sulfureo melodramma contemporaneo, carico di erotismo e di evidenti sottotesti politici
24/11/2012 21:00
INDIA. Kalachacra, la ruota del tempo - cinema
ingresso libero
di Werner Herzog. Germania, 2003, 81' - v.o. sott. it.
Il talento visionario di un maestro del cinema contemporaneo ci offre l'esperienza affascinante della ritualità buddista, spingendosi tra migliaia di pellegrini che girano in ginocchio attorno a una montagna in Tibet o realizzano in India un mandala gigantesco, il dipinto di sabbia colorata al centro dell'iniziazione spirituale.
30/11/2012 21:00
ITALIA-CINA. La stella che non c'è - cinema
ingresso libero
di Gianni Amelio. Italia, 2006, 103'
Amelio presta il suo sguardo straordinariamente intenso, serio e profondo a un operaio italiano in viaggio attraverso la Cina di oggi, per mostrarci, tra cantieri a cielo aperto e architetture monumentali, una realtà che ha sacrificato affetti e diritti umani al fuoco della modernità a tutti i costi e del capitalismo selvaggio.
02/12/2012 21:00
CINA. Under the Hawthorn Tree - cinema
ingresso libero
di Zhang Yimou. Cina, 2010, 114' - v.o. sott. it.
Il campione del cinema cinese rivela il contrasto fra individuo e potere repressivo in una tenera storia d'amore ai tempi della Rivoluzione Culturale. Dopo i successi d'azione (Hero, La foresta dei pugnali volanti), tornano le atmosfere intimistiche e poetiche che lo imposero al mondo, sin dal capolavoro Lanterne rosse.
05/12/2012 21:00
CINA. 24 City - cinema
di Jia Zhang-ke. Cina, 2008, 107'- v.o. sott. it.
Uno degli autori cinesi contemporanei più interessanti e coraggiosi analizza, tra documentario e finzione, i devastanti mutamenti della Cina odierna attraverso otto racconti, sullo sfondo di una vecchia fabbrica in demolizione: la sconvolgente istantanea di una società che ha cancellato memoria e tradizione.
Fatti un film
Dopo il successo della prima edizione, torna il progetto cinematografico ideato dal Palazzo delle Esposizioni per unire le sue mostre e il cinema. Fatti un Film è un concorso internazionale per cortometraggi, inediti e non, che invita gli autori cinematografici a ripensare i temi portanti di una grande mostra attraverso le immagini in movimento. Un'occasione unica per arricchire le prospettive di un'esposizione attraverso punti di vista molto diversi e per ampliarne le scoperte con la lente, spesso deformante e ricca di fantasia, della nuova creatività visiva.
Abbiamo scelto per questa seconda edizione del concorso una mostra di straordinaria suggestione, Sulla Via della Seta. Antichi sentieri tra Oriente e Occidente: un grande progetto internazionale che racconta il lungo e difficile viaggio che moltitudini di uomini affrontarono per secoli da Oriente verso Occidente, per scambiare beni di lusso, reperire testi sacri, conoscere e dominare popoli lontani. Una delle esperienze più incredibili e affascinanti della storia dell'umanità, di cui ci restano eccezionali testimonianze storiche e artistiche, e che ci porterà a scoprire che globalizzazione, melting pot e rete sono concetti nati più di duemila anni fa.
Fatti un film offre l'occasione per dilatare i grandi temi che saranno affrontati nelle sale espositive attraverso le possibilità del mezzo cinematografico e per individuare nuovi elementi di riflessione attraverso la fantasia visionaria e l'esperienza quotidiana degli autori. I migliori cortometraggi saranno presentati in una rassegna evento nella Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni e il vincitore sarà premiato con una fotocamera Canon.
La mostra - Sulla via della Seta. Antichi sentieri tra Oriente e Occidente
Più di duemila anni fa, mercanti, pellegrini e soldati affrontarono le ripide montagne e i pericolosi deserti dell'Asia centrale per commerciare seta e merci preziose di ogni tipo, diffondere credi religiosi, espandere il proprio dominio su altri popoli: fu così che a poco a poco si creò quella rete di percorsi riassunti sotto il suggestivo termine di "Via della Seta". La mostra ripercorre il lungo viaggio da Oriente verso Occidente nel periodo tra il VII e il XIV secolo d.C, rappresentando la moltitudine di culture che lo animavano attraverso la ricostruzione dei principali centri lungo il suo tragitto: dalla capitale dell'antica Cina ai grandi poli mercantili italiani, come Venezia e Genova, passando attraverso terribili deserti, oasi rigogliose, città fiorenti dalla straordinaria cultura, come Samarcanda e Baghdad. Crocevia di scambio in cui si incontravano genti con provenienze e abitudini molto lontane e sperimentavano una convivenza spesso difficile, proprio come avviene nelle nostre metropoli di oggi.
I cortometraggi
Sono ammessi cortometraggi di fiction, documentari e di animazione, della durata massima di 20 minuti che dovranno pervenire entro il 4 febbraio 2013.
Sarà l'occasione per condividere idee ed esperienze quotidiane su temi centrali dell'esperienza umana, attraverso brevi racconti cinematografici direttamente suggeriti dai temi del nostro concorso o, se già realizzati in un contesto precedente, che richiamino le stesse suggestioni: storie di viaggio e di avventura, di incroci tra culture e religioni, di abitudini che convivono o si scontrano in una quotidianità definitivamente multietnica e migrante; ma anche storie di fantasia, perché l'Oriente è anche lo scenario fantastico per eccellenza. Via libera a tutte le storie dunque, perché siamo convinti, come ci insegna Sherazade, che un racconto (anche quello per immagini) ti salva la vita!
I temi
Queste le tracce tematiche sulle quali indirizzare il lavoro cinematografico:
ON THE ROAD: in viaggio, lontano lontano, oltre i limiti del nostro orizzonte conosciuto, alla scoperta di spazi nuovi o di uno scorrere del tempo diverso dal nostro. Ancora oggi arrivi e partenze sono espressione della condizione umana, eternamente in movimento.
ORIENTE / OCCIDENTE: i due estremi dell'antica Via della Seta si sono estremamente ravvicinati nella nostra contemporaneità migrante e globalizzata. Il ritratto della nostra epoca passa attraverso gli scambi e i contrasti di civiltà e culture un tempo sconosciute e oggi necessariamente conviventi.
COME SI ESCE VIVI DAL DESERTO?: L'esperienza delle antiche carovane, che affrontavano per mesi terribili ostacoli come deserti infuocati o valichi montani sepolti dalla neve, richiama l'eterna sfida dell'uomo contro le forze della Natura.
HO UN GENIO NELLA LAMPADA: sanguinosi misteri ed enigmi da svelare, potenti maghi e creature fantastiche, donne bellissime e tiranni crudeli, oasi, miraggi e città sepolte... Da sempre scenario di leggende, fiabe o racconti d'avventura, il lontano Oriente è all'origine di molta creatività fantastica contemporanea.
OGGI MI SENTO ESOTICO: come in un antico bazar orientale, nelle nostre città convivono persone di provenienze e culture molto lontane, che spesso ci osservano con diffidenza o stupore. Siamo tutti diventati un po' esotici...?
PELLEGRINI: la grande avventura della spiritualità orientale è passata attraverso la Via della Seta, che è stata, in quanto crocevia di genti e merci, il canale privilegiato per la diffusione e lo sviluppo di grandi religioni quali il Buddhismo, l'Islam e molte altre.
TRACCE: ogni giorno attraversando le nostre città facciamo l'esperienza della Storia, che ha disseminato il nostro cammino di tracce. La quotidianità può diventare un viaggio appassionante alla scoperta di un mondo scomparso e della nostra memoria.
Evento
I migliori cortometraggi saranno selezionati per una rassegna evento al Palazzo delle Esposizioni che si svolgerà a marzo 2013 e saranno premiati da un importante esponente del cinema e della critica italiana e da una giuria del pubblico, scelta tra gli abbonati del Palazzo delle Esposizioni.
Info
Per ulteriori informazioni e istruzioni sull'invio del materiale consultare il Regolamento.
Contatti: fattiunfilm@palaexpo.it