Teatro
Auditorium Conciliazione - Roma
Galla Placidia
Le travagliate vicende dell’imperatrice cristiana Galla Placidia, con il suo caso di coscienza che opponeva profonda fede personale e sentimento materno, esigenze del regno e della giustizia, hanno aperto la prima rassegna teatrale dell’Anno della Fede.
Promossa dall’Auditorium Conciliazione (sede degli eventi), con il patrocinio dell’Assessorato ai Servizi sociali della Provincia di Roma e in collaborazione con le associazioni culturali Musicarte&natura e Flamilia, l’iniziativa “Fede a Teatro” - sotto la direzione artistica del vaticanista di Avvenire Mimmo Muolo – ha inteso rispondere all’invito di Benedetto XVI ad introdurre nella cultura odierna i contenuti della fede anche attraverso la specificità del linguaggio teatrale. Per questo ha ricevuto il logo dell’Anno della Fede da parte del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione.
Un’apposita conferenza stampa, cui hanno partecipato - insieme ad Isabel Russinova e a Mimmo Muolo - Claudio Cecchini, Assessore ai Servizi sociali della Provincia di Roma, Claudio Massimini, Presidente Associazione Flamilia. Valerio Toniolo, Amministratore delegato Auditorium Conciliazione, ha anticipato i contenuti dell’iniziativa “Fede e Teatro” e sulle rappresentazioni che intende svolgere in futuro.
Isabel Russinova, oggi attrice impegnata e scrittrice di teatro, dopo il successo raggiunto come conduttrice tv, ha portato in scena con passione e talento il dramma dell’imperatrice bizantina che governò i barbari: guerriera e grande mecenate, ma soprattutto donna di fede, vissuta in un’epoca difficile e controversa. A Ravenna il mausoleo a lei dedicato, patrimonio mondiale dell’umanità, è un autentico catechismo sulle Cose ultime e l’Aldilà.
Nel secondo appuntamento della Rassegna Fede e Teatro, il 10 gennaio 2013 si esibirà all’Auditorium la compagnia “Spes on Stage” con “Il Papa e il Poeta”, un viaggio nella poesia di Giovanni Paolo II, scritto da Mimmo Muolo per la regia di Gianfranco Migliorelli. Musica, danza, immagini e scene recitate, dialoghi e monologhi, propongono con grande efficacia i versi poetici di Karol Wojtyla, scritti a partire dalla giovinezza e che anticiparono i punti fondanti del suo magistero di Papa: la persona umana, la morte, la sofferenza e l’amore.