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Arte

Castel Sant'Elmo, Napoli

Errico Ruotolo

Opere dal 1961 al 2007. In mostra 70 lavori pittorici e 40 disegni:
una particolare attenzione e' dedicata alle opere che la famiglia Ruotolo
ha recentemente donato alla Fondazione Morra. Si segnalano inoltre
un film di Mario Franco e un video di Tony Stefanucci.

Si è inaugura la mostra monografica Errico Ruotolo: Opere dal 1961 al 2007 – a cura di Giuseppe Morra e Gabriele Frasca - realizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli e dalla Fondazione Morra, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli e la Fondazione Premio Napoli finalizzata a indagare lo sviluppo creativo dell’artista, il suo rigore formale scandito da sperimentazioni e verifiche, il suo impegno sociale e politico.

Un percorso di ricerca, quello di Errico Ruotolo, elaborato attraverso esperienze materiche di peculiare intensità espressiva: dagli esordi, centrati sullo studio della forma nei suoi rapporti con lo spazio, fino a un processo compositivo che diviene sempre più espressivo, gestuale, ricco di spessore. La parabola di Ruotolo, senza mai ripiegarsi in maniera, incontra, metabolizza e supera un’infinità di stimoli e procedimenti: dalle influenze oggettuali al concettuale (carte colorate, ritagli di giornali, plexiglass forati, vetri saccheggiati, legni intagliati, stagnole ripiegate), dall’uso della scrittura (cancellata o rimaneggiata) alla centralità dell’immagine alterata da un gesto pittorico dinamico, tendente all’astrazione lirica, fino alla polverizzazione delle forme, scalfite persino dall’immaginario mediale.

   

In mostra 70 opere e 40 disegni inclusi i lavori già esposti al Novecento A Napoli (1910‐1980) Per un Museo In Progress di Castel Sant’Elmo. Un particolare nucleo d’interesse per la definizione critica dell’artista è dedicato alle opere che la famiglia Ruotolo ha recentemente donato alla Fondazione Morra. Il percorso espositivo è inoltre arricchito dalle proiezioni di un film di Mario Franco e di un video di Tony Stefanucci, entrambi del 2005.

L’esposizione si inquadra nel progetto della Soprintendenza di approfondire le tematiche artistiche delineate in Novecento A Napoli, non a caso sottotitolato per un museo in progress e della Fondazione Morra di analizzare e valorizzare il lavoro di alcuni artisti che negli anni Sessanta hanno dato un forte contributo poetico creativo alla realtà napoletana (basti pensare a Luca/Luigi Castellano, Augusto Perez, Renato Barisani, Domenico Spinosa, Salvatore Cotugno...).

   

Per la Fondazione Premio Napoli, invece, fra i cui compiti spicca quello di promuovere le eccellenze della cultura cittadina, si tratta dell’inizio di un percorso sull’arte dagli anni Sessanta a oggi, che condividerà con la Fondazione Morra e con l’Accademia di Belle Arti. L’esposizione sarà completata da diverse iniziative:

Nell’Auditorium, ha avuto luogo “Un uomo speciale”, rassegna poetica dedicata alle opere di Errico Ruotolo ispiratrici di poesie, a cura di Nietta Caridei. secondo il seguente calendario:

13 dicembre, ore 18,30
reading di Carmine De Falco, Raffaele Di Stasio, Bruno Galluccio, Stefania Vacca, Daniele Ventre;
19 dicembre, ore 18,30
reading di Giovanni Campi, Bruno Di Pietro, Claudio Finelli, Carmen Gallo, Antonio Maggio;
21 dicembre, ore 18,30
Sul punto di partenza del ritorno, concerto di Enzo Nini e Gabriele Frasca con Patrizia Di Martino, azioni visive a cura di Maurizio Magnetta.

Nel marzo 2013 l’Accademia di Belle Arti, a seguito del restauro di tre opere su tela del Maestro effettuato dagli studenti del laboratorio per il restauro di opere contemporanee di Paola Del Vescovo, ospita il Convegno di Studi dedicato a Errico Ruotolo, a cura di Giovanna Cassese.

Il Catalogo, curato da Giuseppe Morra e Gabriele Frasca per le edizioni Morra, raccoglie testi di Mario Franco, Mario Persico, Nicola Spinosa, Angela Tecce, Gabriele Frasca, Nietta Caridei, Giovanna Cassese, cyop&kaf, Loredana Troise. Progetto grafico e design di Vincenzo Bergamene. Gli apparati sono a cura di Loredana Troise.

   


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