Paolina Borghese
di Federica Dal Palu'
Artista greco da più di quaranta anni residente a Roma, Kattinis, in occasione di questa esposizione personale, ha scelto di esporre le sue opere su carta, in particolare litografie, serigrafie, monotipi e lavori realizzati con tecnica mista nel corso della sua lunga carriera artistica. Le sue figure, inondate di luce, sono arcaiche e moderne al tempo stesso, memori delle civiltà millenarie del Mediterraneo.
Fisico ed artista, nelle sue opere egli materializza sulla tela le meraviglie del Cosmo. Unendo le sue due grandi passioni ha realizzato un’arte nuova, che mette Uomo e Natura sullo stesso piano, in una sorta di visione panteista dell’Universo. Attraverso delle vere esplosioni, “Big Bang in miniatura”, egli ritrova le stesse strutture osservate nell’Universo. Le infinite forme prodotte in ogni esplosione riflettono infatti le leggi della fisica e della matematica. Inoltre ogni opera di Pelliccioni è densa di particolari caotici - frattali che sono essi stessi delle opere d’arte.
“La mostra è dedicata essenzialmente alla produzione liberty e preraffaellita dell’artista - ci spiega – “segnatamente al ventennio che va dal 1908 al 1928. Nel primo decennio del secolo Guerrini è stato forse il più grande litografo italiano, molto apprezzato anche a livello internazionale.
“Penso al mite sorriso, - scrive Alberico Sala - alla conversazione sussurrata di Ernesto Tavernari, recupero le sue immagini, i suoi colori, e sono tentato da una affettuosa correzione, non homo ma puer avus ludens, dentro uno scenario di sogni, invenzioni, affabulazioni. Nei suoi quadri, d’una grana che suggerisce il fascino affrescale, giocano le forme, ma soprattutto i colori."
La selezione delle opere, in linea con le indicazioni che caratterizzano la Biennale, sottolinea la puntuale attenzione alle opere esaminate sotto il profilo dell’esecuzione artistica, e parimenti, sotto il profilo del contenuto che hanno inteso esprimere. Emerge con evidenza la professionalità dei lavori presentati. Segno e colore sottolineato la sicurezza degli artisti a rappresentare loquaci immagini, altresì caratterizzate da intelligibili valori legati alle attualità che il nostro tempo ci propone.
Il progetto artistico di Giorgio Piccaia riprende forza e vigore a Chiasso. L’anno scorso il 7 febbraio veniva inaugurata con un convegno questa bella mostra allo spazio d’arte della Swiss Logistics Center della città svizzera di confine. Questo 17 giugno, e fino a fine luglio sarà possibile vedere le oltre 40 opere tra olii, acrilici, carte di papiro e piccole sculture dell’artista italo-svizzero.
...il lavoro di Luigi Ravasio si distingue per uno straordinario magistero “artigianale”: i volteggi dei suoi “nastri” librati nel campo rarefatto del dipinto, lungi dall’essere originati dalle ardite esplorazioni spaziali di forme geometriche create dal computer con programmi di progettazione numerica o vettoriale, sorgono da rigorosissimi calcoli prospettici consegnati con puntigliosi disegni a matita, e dal tradizionale impiego della pittura a olio, stesa in campiture nitide e brillanti.
‘Nelle opere esposte – spiegano gli organizzatori - scelte fra quelle meno note emerge la poetica di figure e personaggi senza tempo, ritratti universali di una umanità errante, in cammino, paesaggi dalle cromie accese e intense, silenti nature morte e figurazioni che sperimentano suggestioni visise astratte’.
Le numerosissime iniziative, molte già realizzate e molte altre in divenire, hanno il merito di rendere visibile e godibile quel sotterraneo amore che gli italiani inconsapevolmente nutrono per Dante, il poeta che più di ogni altro ha affascinato la nostra età giovane – non solo anagrafica – con le sue rime qua e là rimandate a memoria in occasione di conversazioni e incontri.
“La bellezza che coinvolge Primavera è soprattutto quella della natura e del paesaggio…” ma soprattutto è la bellezza del corpo femminile: pose eleganti e leggiadre in parallelo con le espressioni scultore del passato, in un a specie di gara a rappresentare l’essenza dell’autenticità.
E questo ponte non ha tinte fosche come spesso è stata dipinta e raccontata la Via Crucis, ma colori tenui e sfumati: una guida per capire che la Croce non è una sconfitta, ma la somma delle violenze e dei peccati degli uomini che Cristo assume sulla sua persona per liberarli accompagnandoli lungo il sentiero di fede tra il dolore e l'amore.
Il PRAC opera nel campo della promozione e della cultura per la conservazione del patrimonio naturale, storico, artistico e soprattutto sulla divulgazione di eventi legati al mondo del contemporaneo attraverso la collaborazione diretta degli artisti. L’apertura del PRAC prevede un grande progetto personale con un ciclo di installazioni ambientali con l’artista statunitense Tony Oursler pioniere della video-art sin dagli anni ottanta a New York.
Anche le rappresentazioni della sfera astratta, segnano il raggiungimento di un equilibrio tra volumi e piani sospesi, quasi ancestrali ricerche si se stesso e la necessità di una linea di luce che sappia interpretarne lo spirito. Materia e spirito, dunque, che tendono ad una visione di un nuovo paesaggio capace di soddisfare le esigenze dell’anima…un percorso stimolante da vivere in umiltà ma con coraggio.
Dal 1955 ha iniziato a dipingere per conto proprio, prima nello studio di Sesto San Giovanni e poi a Milano dove prosegue la sua intensa attività di artista. Dal 1981 al 1999 è collaboratore artistico al quotidiano “Il Sole 24 Ore” - inserto domenicale.