Circa 1.17 milioni di Acholi sono stati contati nel censimento dell'Uganda del 2002, e altri 45.000 vivevano in sud Sudan nel 2000. La lingua Acioli è una lingua nilotica occidentale, classificata come Luo. Gli Zulu e gli swazis sono i vicini originari del popolo Tsonga, da più di 1000 anni... Il popolo Tsonga del Sudafrica ha una storia comune con il popolo Tsonga del Mozambico meridionale, ma differisce culturalmentee linguisticamente dal popolo Tonga dello Zambia e dello Zimbabwe. In Sudafrica vivono 3.3 milioni di persone di lingua Tsonga , mentre in Mozambico abitano 4 milioni che parlano la lingua.
I Denka (o Dinka) sono una popolazione del Sudan del Sud. Abitano nelle regioni di Bahr al Ghazai, Kordofan del sud, Jonglei e Alto Nilo. La maggior parte dei popoli Gbè attuali (di cui fanno parte gli Ewè, gli Ajà e i Gen) sono venuti dall’Est, diverse migrazioni si sono succedute tra il X ed il XV secolo. Gli shilluk (o Scilluk), regione che ha come centro la città illuk) sono una popolazione del Sudan meridionale. Si riferiscono a se stessi come Chollo.
un nuovo progetto fotografico interamente dedicato a Roma e composto da tre parti.
La scomparsa della Basilica di San Pietro nella luce,
Un viaggio sul Tevere, crepuscolo/notturno.
Una galleria di vedute fiorentine, tutti interni, luoghi di conclamata bellezza e notorietà , assieme ad altri spazi storici e industriali in città e nelle aree limitrofe, di cui Listri sa cogliere la qualità formale, omologandoli teatralmente alla sua grammatica visiva che nulla concede all’idealizzazione e alla nostalgia.
Il 2019 è stato proclamato dall’ONU Anno Internazionale delle Lingue Indigene e, sul suo portale, si legge: «Le lingue svolgono un ruolo cruciale nella vita quotidiana delle persone, non solo come strumento di comunicazione, educazione, integrazione sociale e sviluppo, ma anche come deposito per l’identità unica di ogni persona, la storia culturale, le tradizioni e la memoria».
Anatolia, Mesopotamia e Ararat si incontrano e si confondono, col monte Ararat lontano sullo sfondo, imperioso per l’Arca biblica che nasconde e terribile per i suoi 5000 metri di roccia e ghiaccio, a vigilare sulle terre dove nascono il Tigri e l’Eufrate.
Tra le numerose cascate mozzafiatosono le ‘Fourteen Falls’ 65 chilometri a nord di Nairobi.
Si tratta di 14 cadute consecutive di 27 m di profondità ciascuna ai piedi delle colline Kilima Mbogo.
Durante la stagione delle piogge si fondono per formare un unico immenso torrente d’acqua, con un incredibile effetto sonoro simile a un ruggito. Le cascate sono parte del fiume Athi.
Un vero e proprio ospedale galleggiante che porterà il nome del Pontefice argentino. La nave sarà fornita di strutture per diagnosi, cura, ricovero e prevenzione in medicina, oftalmologia, odontologia, chirurgia, laboratorio di analisi, infermeria, sala di vaccinazione e macchinari per esami di radiografia, ecografia, mammografia ed elettrocardiogrammi.
“L’Abito della Città - Lodi 2015-2019†è il titolo di un progetto fotografico, di una mostra e di un libro/catalogo. Uno sguardo sulla città di Lodi dal punto di vista del paesaggio urbano, delle architetture e del costruito.
Le sue origini, precedenti al X secolo, sono dovute ai frati benedettini che, predicando nella zona, lo usavano come rifugio o luogo di eremitaggio.
All'interno la piccola cappellina custodisce i più antichi affreschi in stile bizantino della Sabina, di particolare bellezza, come il millenario dipinto del Redentore ed altri bellissimi dipinti quattrocenteschi, raffiguranti Madonne con Bambino e Santi Vescovi.
Gran parte della nostra educazione visiva è codificata nel paesaggio. Impariamo presto a leggerlo, interpretarlo e diventiamo sensibili alle emozioni che ci risveglia. Inoltre, ad un certo punto, iniziamo a tradurre le emozioni in paesaggi.
La mostra, la più completa retrospettiva del grande fotografo francese in Italia, presenta 120 immagini vintage, tra cui una decina inedite dedicate a Venezia, e documenti, libri e lettere mai esposti prima d’ora.
Intorno all'anno 1300 su una roccia sopra Ortisei , si trovava un castello. Il castello si chiamava Balest e vi vivevano i contri di Stetteneck. Un giorno nei pressi del castello due cacciatori incontrano un musicista munito di arpa e vestito con una mantellina di pelle. Chiede dove si trova il castello . Il cielo si oscurisce e sta per scoppiare un temporale. Appena in tempo il musicista sudato raggiunge il castello ansimando.
Cosa rappresentano queste sculture lungo la strada del bosco? Mi sono chiesto. Ed osservandole da vicino ho cercato di dare una spiegazione. Mi sono accorto che le sculture in legno ben colorate, presentavano tutte delle mani.
...una serie di immagini, articoli ed impressioni della mostra “Squarciâ€, aperta fino al 29 luglio a Palazzo Fogazzaro a Schio, che sta ottenendo successo di pubblico e attenzione internazionale, anche in ragione del suo inserimento nel contesto delle celebrazioni del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale sul Monte Pasubio.
il National Geographic Festival delle Scienze di Roma è al nastro di partenza con un programma ricco di incontri e conferenze presso l'Auditorium Parco della Musica, per poi aprirsi alla città con il programma 'Eureka!' che porterà le ultime novità scientifiche nelle biblioteche della città .
“La mostra di Marcello Carrozzo con i suoi scatti inquietanti, la disperazione dei rifugiati, sono la migliore occasione per aprire le porte del laboratorio urbano dell’ex mercato coperto comunale sito nel cuore del paeseâ€.