Il romanzo della Nazione
Maurizio Maggiani - Feltrinelli
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Testi - vignetta di Staino - illustrazione di grandi artisti
Dante e la Bellezza
Dante si mostra sensibile alla bellezza, soprattutto a quella femminile, tanto che l’espressione donna bella è ripetuta più volte nella Commedia. Non solo, a “donna bella” anche Virgilio chiede di essere comandato.
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Testi - vignetta di Staino - illustrazione di grandi artisti
Dante e la scienza
E' qui la frase di Dante piĂą conosciuta e pronunciata
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza (Inf., XXVI)
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I Sikh
Fede e Valore nella Grande Guerra
dedicata al contributo di valore e al sacrificio offerto dalle truppe indiane su diversi teatri di guerra, particolarmente sul Fronte Occidentale.
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Testi - vignetta di Staino - illustrazione di grandi artisti
Dante e la pace
Un intero capitolo del De Monarchia, il IV del libro I, è dedicato ai valori della pace, condizione essenziale per l’uomo per poter operare per lo sviluppo e il progresso. La guerra, al contrario, è solo distruzione e arretramento culturale e intellettuale.
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Insegnami di nuovo a camminare
Di Anna Manna
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Tutto il cinema in 100 (e piĂą) lettere
Gian Luigi Rondi - Edizioni Sabinae
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Antonio Pietrangeli
Il regista che amava le donne
a cura di Piera Detassis , Emiliano Morreale e Mario Sesti
Edizioni Sabinae
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Testi - vignetta di Staino - illustrazione di grandi artisti
Dante e il bene pubblico
Sembra incredibile che Dante, uomo medievale, abbia una visione dinamica della societĂ , ovvero di una societĂ che sappia tener conto degli insegnamenti del passato per operare guardando al futuro e al progresso.
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Testi - vignetta di Staino - illustrazione di grandi artisti
La Giustizia
La cosa peggiore che possa accadere a un uomo è non essere sottoposto a giudizio. Dice infatti degli ignavi:
Misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa. (Inf., III)
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Testi - vignetta di Staino - illustrazione di grandi artisti
La politica
C’è un gran peccato nel mondo: l’inganno, anzi la frode, che Dante definisce come colei che tutto il mondo appuzza.
Il nome è Gerione, il mostro è un demone dal viso di uomo saggio e giusto, dal corpo di serpente e coda di scorpione.
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Museo del Cinema - Torino
da Amarcord a Moro all'Iran
Il cinema racconta e documenta
Amarcord restaurato, da Venezia a Torino - L'irrisolto Caso Moro - L'iran girato clandestinamente.
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testi - vignetta di Staino - illustrazioni di grandi artisti
La libertĂ in Dante
Sulla questione della libertà Dante torna più volte nella Commedia ma il vincolo divino appare sempre molto forte: E’ nel De Monarchia che, infine, giunge a dichiarare i principi e i limiti della libertà umana.
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Ucraina la guerra che non c'è
Andrea Sceresini - Lorenzo Giroffi
Baldini & Castoldi Editori
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testi - vignetta di Staino - illustrazioni di grandi artisti
La letteratura in Dante
La descrizione minuziosa, capace di rendere credibile l'impossibile, è un elemento usato fin dall'antichità (è evidente inVirgilio) ma nella Commedia è quasi costante.
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Opera del regista anglo indiano Asif Kapadia
AMY la ragazza dietro il nome
Di Massimiliano Troiani
...documentario biografico, ma l’opera in questione sfugge sia alla definizione di documentario che a quella di film e anche a quella (attualmente molto in voga) di docufilm.
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Roma - inARS Art Gallery e Libreria Arion Montecitorio
Teatri di guerra
Opere di grandi artisti dalla collezione Jacorossi
Guerra descritta come teatro degli orrori e della violenza; Guerra espressione degli alti gradi dell’esercito e della politica combattuta da soldati semplici e dal popolo; Guerra pianificata dalle menti e condotta con le armi.
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MLAC - UniversitĂ La Sapienza - Roma
Ossessione dello sguardo
« Le riprese, come oggetto e come traccia, rivelano questa
ossessione dello sguardo, de l’«esattezza » e della «visibilità »,
che è al centro dell’opera calviniana. »
La mostra indica a che punto la soggettività e l’oggettività fotografiche siano mischiate e si fondano che si tratti d’arte o di scienza, raggiungendo così il proposito letterario di Calvino che ha così bene accordato immaginario e realtà .
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