#136 - 5 ottobre 2015
AAAAA ATTENZIONE questo numero rester in rete fino alla mezzanotte del 30 giugno quando lascer il posto al numero 365. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore gi in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore superer l'amore per il potere, sia avr la pace (J. Hendrix)
Cultura e Società

Ciclo dalle pagine del diario "Conoscenda" dell'editrice Conoscenza,
interamente dedicato al 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri

testi - vignetta di Staino - illustrazioni di grandi artisti

La libertà in Dante

Libertà va cercando, ch’è si cara,
come sa chi per lei vita rifiuta
(Purg 1)

dice Catone a Dante. Catone, com’è noto, si uccise per non vivere sotto la dittatura di Giulio Cesare: Ma come si concilia questo alto senso della libertà con l’architettura complessiva della Divina Commedia ove non solo l’uomo ma tutto, natura compresa, è emanazione della volontà di Dio? Non è solo la questione del libero arbitrio ma anche quella degli impedimenti limitanti la libertà umana. Dice Dante di Dio:

Nel suo profondo vidi che s’interna,
legato con amore in un volume,
che vola a la giustizia sanza squaderna
(Par.XXXIII)

La libertà in DanteLa libertà in Dante

Dunque in Dio è, come in un unico libro, tutto quello che si apre nell’universo.E altrove:

***Non v’accorgete voi che noi siam vermi
nati a formar l’angelica farfalla,
che vola a la giustizia sanza schermi? (Purg. X)

Sulla questione della libertà Dante torna più volte nella Commedia ma il vincolo divino appare sempre molto forte: E’ nel De Monarchia che, infine, giunge a dichiarare i principi e i limiti della libertà umana:

Occorre sapere che vi sono certe realtà, quali le realtà matematiche, fisiche e divine, che, non essendo assolutamente soggette al nostro potere, noi possiamo soltanto conoscere,ma non fare. Vi sono invece altre realtà che, essendo soggette al nostro potere, noi possiamo non solo conoscere, ma anche fare. (De Monarchia, libro I, II)

La libertà in DanteLa libertà in Dante

Ne consegue che la trasgressione, quindi il peccato, secondo Dante non è l’esercizio della libertà sulle cose che si possono fare ”ma solamente il trapassar del segno”,(Par.XXVI) come fa dire ad Adamo. C’è poi un corollario: di più si può essere liberi con la fantasia, con la scienza e la conoscenza. Nel canto XXXIII della Commedia però compare il limite invalicabile: allo stesso Dante la fantasia viene meno di fronte a Dio, lo vede ma di lui non sa dire.
Le spiegazioni di questo possono essere molto diverse, perfino laiche.

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