Il signor Aurelio, detestava ogni forma di sperpero e di spreco e tenacemente difendeva, come un soldato in trincea, la capacità del proprio stipendiuccio a sostenere per intero le necessità di spesa del budget famigliare.
Pioveva il giorno della finale. Una pioggerella fine e fitta. Gelida.
Il pubblico era accorso numeroso per quella che fin dalla vigilia si annunciava come un’epica sfida.
Dopo tre anni d’incontrastato dominio, la squadra dei Rossocerchiati, una vera outsider, avrebbe provato a togliere ai Bianchi il Trofeo Nazionale.
Andava spesso in cantina dove erano riposti certi bauli. Ne apriva uno a caso e ne estraeva dei fogli di carta, delle lettere. Erano quasi tutte lettere di bambini. E’ tutto un chiedere! sbraitava, non sanno fare altro. E poi promesse, promesse che non mantengono mai! Che razza di fannulloni e di bugiardi! AH! Quest’anno non so proprio se mi va di fare tanta fatica per portare i regali di Natale. Insomma, un po’ dovrebbero meritarseli, mi pare.