Novembre: Commemorazione dei Morti
La Chiesa chiama tutti alla Santità
Tra gli interrogativi di tutti i tempi
Il "Riposo" dei Morti
di Nicola Bruni
Che le anime sante del Paradiso non abbiano età, è una mia supposizione teologica, altrimenti il Paradiso sarebbe popolato prevalentemente da vecchi, come una casa di riposo eterno.

Io trovo che la preghiera per i defunti “L’eterno riposo” sia mal formulata, perché dà l'idea di una noia mortale nella vita eterna, o quella che il defunto "riposi in pace" (senza essere disturbato) all'interno della tomba.
Una volta, a Catania, ho sentito un sacerdote che aveva, opportunamente, riformulato questa preghiera, aggiungendovi "l'eterna gioia" e "l'eterno amore".
Da allora, io prego per i defunti invocando per loro “l’eterno riposo”, “l’eterna gioia” e “l’eterno amore”.

È un mistero che cosa facciano le anime dei defunti nell’aldilà, se siano in grado di conoscere le vicende umane dei viventi, e se mantengano effettivamente con i loro cari sulla terra - come anche io credo - quella “corrispondenza d’amorosi sensi” di cui parla il poeta Ugo Foscolo nel carme “I sepolcri”.
Mi sembra, comunque, inverosimile che se ne stiano perennemente a riposare o a dormire.

Almeno per quanto riguarda il Paradiso, sappiamo dalle parole di Gesù riportate dai Vangeli di Matteo e Luca che i beati ammessi nel Regno dei cieli “vedranno Dio”, “saranno consolati”, rideranno, “saranno saziati” (della fame e sete di giustizia), “troveranno misericordia”, “avranno in eredità la terra”, “saranno chiamati figli di Dio”, e che “grande sarà” la loro “ricompensa”.
Inoltre, abbiamo le prove che i santi del Paradiso siano intervenuti, in molti casi, nelle vicende umane dei viventi ottenendo da Dio dei miracoli.
E se il potere di seguire le vicende umane sulla terra è dato ai santi canonizzati dalla Chiesa, ne consegue che questo potere possono averlo anche i santi del Paradiso non canonizzati. Accade infatti che quando uno di loro, particolarmente vicino al Signore, intercedendo presso Dio ottiene una o più guarigioni miracolose sulla terra, venga riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa come “beato” o “santo”.