#367 - 1 ottobre 2025
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
letteratura

San Francesco seconno noantri

Testo in lingua dell'urbe (romanesco)

Francesco

Francesco
Di Bartolomeo Rossetti

Disegni di Lucio Trojano

Parte dodicesima

Francesco e la crociata

Un po' de frati ,senza portà gnente,
co' sé , partiti a coppie o in compagnia,
se nanneveno in Francia, in Ungheria,
in Germania, pe' tutto er continente

a predica' er Vangelo fra la gente,
Tanti annaveno in Spagna , pe' la via
der Maroco, pe' anna' ne la Morìa,
a converti' er Surtano, alegramente.

Francesco era rimasto quasi solo,
sognava d'esse ancora cavaliere,
de parti' pe' l'Oriente e pija' er volo.
Voleva portà' aiuto a li cristiani,
ma je diceva pure er su' dovere
d'aiuta' li fratelli mussurmani.

Francesco

San Francesco paciere di Dio

Da Ancona era partito a la Crociata,
ma no a combatte come cavaliere,
c'era venuto a faje da pacere,
pe' metteli d'accordo, mussurmani
da na' parte, e dall'artra li cristiani.

Lui je rompeva l'ova ner paniere,
je predicava de fa' er su' dovere
e stava a stuzzica' li capitani.

Parlava co' fervore a li crociati,
affinché risparmiassero er nemico
e ne convisse certi a fasse frati.

E je diceva. da Bastian Contrario,
che pure er mussurmano era 'n amico,
era un fratello pure l'avversario.

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