#360 - 1 febbraio 2025
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Luoghi Emozione

Gaza

Oscurata la memoria della Shoah

di Nicola Bruni

La memoria della Shoah, purtroppo, oggi è oscurata dal genocidio dei palestinesi di Gaza, messo in atto dallo Stato di Israele con metodi peggiori delle camere a gas naziste. Mi riferisco, in particolare, alle decine di migliaia di bambini palestinesi del tutto innocenti assassinati dai bombardamenti israeliani, mitragliati, bruciati da vivi, schiacciati sotto le macerie, lasciati morire di fame, di freddo o per mancanza di cure, o feriti, mutilati, resi orfani e devastati nella psiche. Mi riferisco anche ai circa 47mila morti accertati, prevalentemente civili inermi, ai quali va aggiunto un numero incalcolabile di dispersi sotto l’80 per cento degli edifici di Gaza abbattuti.

Gaza

All’esecrabile attacco terroristico compiuto il 7 ottobre 2023 da Hamas nel territorio di Israele, il governo di Netanyahu ha risposto con una smisurata rappresaglia terroristica, che fa impallidire quelle compiute dai nazisti contro civili innocenti durante la Seconda guerra mondiale.
“Quanta crudeltà! Quanta crudeltà!”, ha commentato Papa Francesco.
La memoria del genocidio nazista degli ebrei doveva servire a dire "mai più!". Invece, 80 anni dopo, abbiamo assistito ad un altro “olocausto” compiuto dagli eredi politici di chi aveva ottenuto dall'Onu l'istituzione dello Stato di Israele a titolo di risarcimento della Shoah, e che ora hanno avuto l’impudenza di bandire gli operatori delle Nazioni Unite.

Gaza

Oggi, la fragile tregua a cui si è piegato il governo del “criminale di guerra” Netanyahu, ricercato dalla Corte penale internazionale, è minacciata dal suo ventilato proposito di riaprire il fuoco a Gaza dopo la liberazione degli ostaggi da parte di Hamas e, ancor più, dalla nuova offensiva bellica scatenata dall’esercito israeliano nei territori occupati della Cisgiordania, con il sostegno della “super-prepotenza” americana di Trump e la complicità dell’Unione Europea e del governo italiano, che non sanzionano i crimini di Israele e continuano a rifornirlo di armi.

Gaza

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